Home Economia Siamo a duemila miliardi di debito pubblico: ricomincia il commissariamento?

Siamo a duemila miliardi di debito pubblico: ricomincia il commissariamento?

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La notizia di questo nuovo traguardo raggiunto dal debito sovrano dl nostro paese è notizia assolutamente preoccupante. L’ultimo dato che era a nostra conoscenza riguardava la misura di 1.911 miliardi di fine 2011. Se non erriamo aver aumentato di circa 90 miliardi di debito in soli 4 mesi, costituisce un record negativo di tutto rispetto. Nel corso del 2011 l’aumento medio del nostro indebitamento si aggirava sui circa 10 miliardi al mese. Avere aumentato di circa 90 miliardi in soli 4 mesi, non è una notizia rasserenante. Riteniamo di essere in buona compagnia in questa valutazione.

E’ di oggi la notizia che la Bce avrebbe di nuovo “consigliato” al nostro Governo misure di abbattimento della spesa pubblica; la prima lettera della BCE risale ad agosto 2011, e tutti ce la ricordiamo. Oggi la Bce avanza un monito meno severo, ma, ad avviso di chi scrive – proprio per tale cautela –, ancora più preoccupante. Bce auspica l'accorpamento delle province e chiede di rinvigorire il capitolo concorrenza e liberalizzazioni per rilanciare la crescita; un occhio di attenzione viene rivolto alla spending review (la razionalizzazione della spesa pubblica). Accorpare le Province «sarebbe l'unica, vera misura di taglio di costi della politica». L'osservazione della Bce arriva alla vigilia della presentazione in consiglio dei ministri, da parte del ministro Giarda, del dossier spending review.

Non avviene per caso: la spending review si dimostra ampiamente insufficiente; si parla di risparmi di 4 miliardi nel 2012. Ma se ne abbiamo creati di nuovi di debiti (90 miliardi in 4 mesi) ci è dato capire chi può sperare che un risparmio di 4 miliardi sia “risolutivo” ?

La Bce sta ricominciando a puntare il faro sul nostro Paese che dimostra ancora la assoluta inefficienza nel mettere mano alle riforme radicali e necessarie. Il monito inizia dove potrebbe apparire più semplice e meno impopolare ottenere risparmi, ma temo che tale monito sia solo un garbato inizio di “corrispondenza” dai contenuti decisamente più forti. Si tratta di aspettare qualche settimana (in questa è previsto il downgrade da parte di Moody’s di 114 banche europee), e lo scambio epistolare potrebbe intensificarsi.

 

5 COMMENTS

  1. Questa sig.ra Terminator Ognibene (agente per la montagna reggiana dei mercati che ci chiedono…) si guarda bene dal rispondere ad ogni obiezione e sforna giudizi definitivi ad ogni articolo, tanto che madama Fornero al confronto pare una vincitrice del premio Bontà.
    Ci dica, sig.ra Ognibene, cosa sono per lei le riforme radicali necessarie? Un ospedale ogni quattrocentomila abitanti? Le scuole a pagamento per tutti? Pensioni tagliate del 50 per cento? Età pensionabile a 75 anni? Benzina a 4 euro al litro?..
    Attendo una risposta che ne sono certo non arriverà…

    (ellebi)

    • Si rilassi caro ellebi

      in Italia, come dimostra la pressione fiscale alle stelle, ci sono sforamenti di spesa pubblica che nemmeno lei si immagina e, in modo retorico, cita settori dove non è auspicabile insistere col prelievo o i tagli. Ma, intanto, è abituato a pagare a prescindere, forse perchè lei sarà uno di quelli che traggono beneficio?
      Alle volte oltre al dito occorre guardare la luna. E se qualche mente ‘informata’ contribuisce ad aprire alcune visioni… gliene sono grato.

      (IE)

  2. Mah… io sono perplesso… Certo parlo da profano e non da esperto di economia come alcuni… Da sempre sapevo che nei periodi di crisi economica lo Stato aumenta il debito pubblico, spendendo molto di più nel welfare, negli aiuti, negli ammortizzatori sociali, servizi, ecc.. e così facendo aiuta i cittadini a risollevarsi pian piano e fa “girare” l’economia: se si lasciano un po’ di soldi alla gente questa li spende. Oggi avviene l’opposto: lo Stato aumenta le tasse e taglia servizi, assistenza, ecc., perchè “l’Europa, i mercati” ce lo impongono… La gente perde il lavoro, nessuno li aiuta (le banche in primis) e poi si pretende che spendano?! Stamattina sentivo alla radio che il nuovo super manager-consulente Bondi (che ha assunto il figlio del premier… ma pensa te il caso… e chissà quanto prende!) ha escluso tagli a Quirinale, Parlamento, ecc. dicendo che interverrà sulla sanità…
    Francamente non so fino a quando i cittadini lasceranno che l’Europa, le banche, i mercati, ecc. decidano della loro vita… Non so voi ma io vedo uno Stato che assomiglia ad una sanguisuga che chiede senza dare e impone con arroganza sacrifici alla povera gente mentre i soliti noti se la spassano come se la crisi non li riguardasse.

    (Floriano Nizzi)

  3. Lei, caro I.E., che guarda la luna, ci dica quali sono le riforme radicali necessarie e semmai, se non lo ha ancora fatto, lo comunichi alla Presidenza del Consiglio che in questi giorni chiede pareri, raccomandandosi di evitare in futuro nuovi tagli “retorici”.

    (ellebi)