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Uh mama mia… Stalin

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BOSCHI DI CASINA (5 maggio 2012) Un giro lungo le sue strade della nostra provincia e si potranno vedere bacheche, sotto vetro, come quella nel comune di Casina, con messaggi politici nostalgici che riportano ad un  epoca drammatica della nostra storia. A denunciarlo è il consigliere regionale di Casina, Fabio Filippi.

"Nel ricordare i meriti di guerra del comandante dei partigiani di Paullo e Casina, certo Gildo Protargolini, è stata predisposta una bacheca sulla strada pubblica comunale che porta ai Boschi di Paullo - scrive a Redacon il consigliere regionale Pdl, Fabio Filippi - , nella quale è contenuta una sorta di lapide con le foto del partigiano e della supposta moglie, fiancheggiate, sui lati, dalle foto di due noti comunisti: Togliatti e Stalin. Sotto le suddette immagini, su marmo bianco è stata incisa la scritta: “Viva Stalin perché ha sradicato il Fascismo e ha sradicato la miseria, così i padroni hanno finito di mangiare i capponi”. Non manca nemmeno un finalino in dialetto montanaro: “E si volen magner... che si vaghen a cumprer”. Infine la data, ad imperitura memoria: 1945".

"Che Stalin non abbia mai sradicato la miseria nella società contemporanea è noto a tutti. Invece, che Stalin sia stato uno sterminatore di popoli, compreso quello russo, ce lo insegna la storia. Spero che queste manifestazioni vengano abbandonate, che si apra una nuova fase di riappacificazione, anche sulle montagne reggiane. Sarebbe opportuno, quindi, che quella bacheca venisse rimossa, in rispetto ai valori fondanti di libertà e giustizia che caratterizzano la nostra democrazia. Sono passati 67 anni dalla Liberazione, dobbiamo voltare pagina. Domani a Cernaieto lanceremo un messaggio di riconciliazione e speranza".

La lapide inneggiante, tra l'altro, a Stalin

7 COMMENTS

  1. Mò ce semo, à da venì baffone! Stalin mancava tanto per fare pendant al Lenin di Cavriago. Infatti, nei giorni scorsi nei dibattiti sui talk/show e i media in genere, fra gli argomenti trattati uno in particolare ha vivacizzato le discussioni! E’ stato quello di stabilire se Stalin abbia o non abbia sfamato l’umanità e di fatto sradicato la miseria! Forse ha tolto l’art.18? Fior di economisti si sono sgolati, ognuno per far prevalere la propria tesi, pro o contro questo grande dilemma. Speriamo che negli incontri di Mosca di lunedì 7 maggio p.v. il nostro ex Presidente del Consiglio, altro sfamatore e prodigioso benefattore di tante povere ragazze, avrà con il Presidente russo Putin, liberatore di comunisti e dei popoli caucasici, chiarisca definitivamente questi insanabili dubbi di alcuni nostri ed illuminati politici. E precisamente: 1) come ha fatto Putin a liberare tutti gli ex comunisti sovietici e i cinesi? 2) Stalin ha sradicato o no la miseria? 3) i capponi a Mosca li conosceranno? e se sì, auspichiamo che il nostro ex premier ne porti qualcuno in Italia. Si precisa che la frase definita “dialetto montanaro” è dialetto reggiano. In montanaro suona più o meno cosi: “e se i voli mangiar… chi si vaghné a cumprar”. Riconciliamoci; sembra il titolo di una canzone di Sanremo!
    Saluti.

    (Sergio Tagliati)

  2. Adesso però basta continuare a parlare di fatti di 60 anni fa. Minestra riscaldata che ha stufato. Storie trite e ritrite. Continuamente. E… i partigiani… e la croce… e i comunisti (li mangiano poi i bambini?). Chi scrive non è certamente sinistrorso.
    Vorrei invece sentire parlare di oggi. Strade che sembrano percorsi di guerra, enti inutili con dipendenti in soprannumero, consulenti esterni non necessari, territorio lasciato allo sbando. O no?

    (Paolo Bartoli)