I consiglieri di minoranza, Mirco Costetti (capogruppo), Luisa Bezzi, Monica Comastri, Corrado Ovi e Luciano Roffi hanno ritenuto di non partecipare, nel Consiglio del 30 aprile scorso, alla discussione del documento su Casa Pound presentato su proposta dell’Anpi.
"Noi abbiamo più volte ribadito in Consiglio comunale che è nostro desiderio trattare in Consiglio unicamente le problematiche di CARPINETI, mentre siamo disponibili a discutere altre problematiche al di fuori del Consiglio. In un Consiglio comunale che si teneva dopo 4 mesi di latitanza, l’ultimo risale al 29 dicembre 2011, con un ordine del giorno ricco ed impegnato come quello della serata del 30 aprile scorso, non ci è sembrato opportuno intavolare una discussione su questo argomento. Noi non simpatizziamo certo né con Black block né con quegli individui fanatici e facinorosi che si intrufolano in movimenti di destra o di sinistra da No Global, No Tav, Centri sociali o Casa Pound quando essi commettono episodi estremi e ledono la libertà di altri cittadini".
I consiglieri di minoranza dichiarano di non accettare lezioni di democrazia da nessuno e di non dover assolutamente dimostrare ad alcuno, tanto meno al Circolo Pd di Carpineti, la loro condivisione dei “valori della resistenza che hanno portato l’Italia alla liberazione dal nazifascismo” in quanto questi valori appartengono al nostro dna.
(Mirco Costetti, capogruppo minoranza in Consiglio comunale)
Paragonare i NO TAV a Casapound mi sembra non solo senza senso, ma anche vergognoso!… Indipendentemente da come la si pensi sulla TAV…
(Monja Beneventi)
CasaPound è un problema per tutte le persone DEMOCRATICHE, anche dei nostri comuni. Si viena a parlare di DNA, di Valori della Resistenza e non si vota un documento importantissimo, anzi non si partecipa nemmeno, altro che vergognoso.
(L.C.)