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I risparmi: quando si è in balia di notizie più o meno catastrofiche…

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Scegliere e condurre i nostri investimenti in un mare tempestoso...

Il nostro viaggio nel mondo degli investimenti prosegue senza mai dimenticare da dove arriviamo e dove vogliamo andare. Obiettivi chiari, pianificazione, metodo e disciplina, check up finanziario e costruzione del portafoglio con forte attenzione alla diversificazione.

Bene, siamo partiti, le notizie rimbalzano, i mercati talvolta sono sonnolenti come una strada deserta, altre volte  turbolenti come una tempesta che si abbatte con raffiche di vento e grandine.

Questo è il momento di stringere forte il volante e guardare avanti. Magari rallentiamo, facciamo una sosta, ma senza perdere di mira la nostra meta e senza farci travolgere dagli eventi.

Il sole come sempre tornerà e noi dobbiamo essere pronti a proseguire ancora con maggiore convinzione il nostro percorso.

Finalmente siamo "investiti" e possiamo guardare ora per ora l’andamento, essere in balia delle notizie più o meno catastrofiche che certo i media non ci faranno mancare e tormentarci la vita oppure, forti delle nostre scelte consapevoli possiamo scegliere di viverle con serenità sapendo che il tempo è galantuomo e che il lavoro, la serietà, la determinazione, l’attenzione e l’utilizzo di adeguate esperienze (nostre o alle quali possiamo attingere tramite il nostro consulente), portano sempre a risultati positivi anche negli investimenti.

In sostanza non siamo qui a dirvi che dopo avere fatto le nostre scelte dobbiamo chiudere gli occhi sperando di non uscire di strada, ma piuttosto diciamo che dobbiamo monitorare i nostri investimenti  analizzando l’andamento in rapporto all’orizzonte temporale che abbiamo scelto con la consapevolezza che oscillazioni di breve periodo possono crearci apprensione e preoccupazione, ma stemperate nel medio lungo periodo possono del tutto rientrare.

In pratica dobbiamo considerare di avere un range di oscillazione dalla nostra rotta ideale. Ci saranno periodi favorevoli dove i rendimenti saranno anche oltre le nostre aspettative come altri dove purtroppo soffriremo. Solo in presenza di forti scostamenti dovremo intervenire ribilanciando il nostro portafoglio.

Con il nostro consulente potremo concordare che a fronte di eventi veramente importanti che possono influenzare significativamente l’andamento del nostro portafoglio od eventualmente di alcuni titoli che possediamo, dovremo intervenire con tempestività. Altrimenti ci limiteremo ad una attività di manutenzione ad intervalli regolari, magari trimestralmente con eventuali piccoli aggiustamenti in particolare dell’asset allocation che non a caso abbiamo definito tattica.

In questa attività di  manutenzione dovremo alimentare virtù che restano fondamentali per avere dei buoni risultati. Un sano buon senso, la pazienza, l’umiltà che potremmo tradurre anche con il coraggio di sbagliare. Un vecchio detto cita: vendi, guadagna e pentiti! Sul mercato non vince chi non sbaglia. Tutti sbagliano prima o dopo ma vince chi sbaglia di meno, chi ha il buon senso e l’umiltà di riconoscere e correggere lo sbaglio al contrario di chi, per dimostrare forza e coerenza (ma in questo caso è solo ostinazione), rimane fermo su scelte sbagliate o peggio le persevera.

Diversificare significa anche percorrere scelte diverse con la consapevolezza che qualcuna inevitabilmente non andrà bene ma proprio la decorrelazione dei prodotti è fondamentale per una diversificazione efficace. Se abbiamo sbagliato una previsione ed il titolo che abbiamo scelto scende anziché salire dobbiamo sforzarci di capirne le ragioni e nel caso avere l’umiltà di bloccare la perdita (il cosiddetto stop loss)  anziché  restare con il cerino in mano aspettando che si consumi completamente.

Oggi i mercati alimentano molte incertezze. La sensazione  è di uno sfondo macroeconomico globale a tre velocità. I mercati emergenti, presumibilmente beneficiando anche di una politica monetaria più accomodante da parte delle autorità centrali, continueranno a guidare una crescita globale. Europa e Regno Unito sembrano destinati ancora a soffrire per le note vicende legate ai debiti sovrani, inadeguata coesione politica e monetaria nonostante la forte presenza della BCE che continua ad assicurare ossigeno al mercato. Lo spauracchio della Grecia sta alimentando non pochi dubbi sulla tenuta dell’euro ed il possibile effetto contagio continua ad alimentare una forte apprensione e volatilità dei mercati.

Gli Stati Uniti si trovano all’incirca a metà, con i mercati immobiliare e dell’occupazione in via di stabilizzazione e forte attesa per le prossime presidenziali dove non mancheranno manifestazioni (speriamo non solo verbali ma anche concrete) rivolte alla ripresa ed al rilancio dell’economia.

Crediamo che oggi più che mai si debba puntare sulla qualità, scegliendo gestori che hanno dimostrato nel tempo competenze, professionalità, capacità di generare valore e tutelare i patrimoni dei clienti nei momenti di crisi. Rating, grafici, analisi, approfondimenti e non ultimo il nostro consulente potranno aiutarci in questa selezione e forse oggi non guasta privilegiare tatticamente strategie flessibili vista la scarsa direzionalità del mercato.

Spesso ci si concentra sulle previsioni e sui trend dimenticando che i migliori affari si fanno ricercando il valore intrinseco di titoli snobbati dal mercato. Seguire le mode, avere la presunzione del market timing porta più a delusioni che a soddisfazioni. Le incongruenze del mercato vengono stemperate e riallineate dal tempo. Impariamo a guardare oltre la notizia ed a scegliere con la testa e non con il cuore ne tantomeno con la pancia.

Nel prossimo capitolo comunque proveremo ad analizzare i trend globali, i grandi cambiamenti in corso che ragionevolmente segneranno quantomeno il prossimo decennio con importanti ripercussioni sui mercati.

La loro corretta individuazione sarà fondamentale per guidare le nostre scelte di asset allocation strategica e capiremo meglio come in mercati globalizzati sia fondamentale modificare l’approccio all’investimento guardando e cogliendo le opportunità anche molto lontano dal nostro orticello.

1 COMMENT

  1. Grazie Quaretti. Un buon gestore oltre che abile deve essere anche oculato e prudente. Il suggerimento di usare la tattica trimestrale o semestrale mi sembra corretta per evitare brusche oscillazioni del proprio portafoglio.

    (Gino Farina)