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Terremoto / La situazione nelle strutture sanitarie reggiane

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Alcune informazioni in merito alla situazione dei servizi sanitari della nostra provincia.

Sono in numero di 11 i pazienti ricoverati da ieri all’Arcispedale Santa Maria Nuova provenienti dall’ospedale di Carpi. Nessun nuovo trasferimento è stato registrato oggi dagli ospedali delle zone maggiormente colpite dal sisma.

I 5 ospedali della provincia (Correggio, Guastalla, Scandiano, Montecchio Emilia, Castelnovo ne' Monti) sono operativi, agibili e organizzati per ricevere pazienti dalla Provincia di Modena.

I servizi territoriali dei 6 distretti sono completamente operativi, con l’eccezione di Guastalla, la cui sede è stata dichiarata inagibile e si stanno individuando soluzioni temporanee presso l’area ospedaliera.

L’Azienda USL ha istituito una unità di crisi per fare fronte alla situazione in qualsiasi momento in modo coordinato, sia per quanto riguarda l’assistenza ai pazienti che dovessero arrivare da ospedali delle province limitrofe, sia per la sicurezza di utenti operatori delle strutture sanitarie. L’unità di crisi garantirà inoltre i necessari e tempestivi collegamenti conla Prefettura, la Provincia, i sindaci del territorio, l’assessorato regionale, la Centrale operativa 118, le altre aziende sanitarie e tutte le istituzioni interessate.

Ad oggi i pazienti ricoverati, trasferiti dalle strutture della Provincia di Modena in seguito alle scosse sismiche del 29 maggio scorso sono 16, di cui 6 a Scandiano, 8  a Guastalla, 1 a Castelnovo ne' Monti, 1 a Correggio. Nessuno di loro è in gravi condizioni di salute.

Gli accessi ai pronto soccorsi di Guastalla e Correggio, compresi i pazienti provenienti dalle province di Modena e Mantova, nella giornata di ieri sono stati rispettivamente 66 (di cui 8 seguiti da ricovero) e 55, di cui 1 seguito da ricovero.

Si segnala inoltre che in una delle palestre dell’ospedale di Correggio sono ospitate dalla giornata di ieri 15 persone, provenienti dai comuni di Reggiolo e Correggio, che non hanno necessità di assistenza sanitaria, ma che non erano in condizione, per diversi motivi, di rientrare al domicilio. Si tratta di persone in condizioni di fragilità e/o anziani con ridotta autonomia.

Per gli stessi motivi, l’appartamento attrezzato del reparto di riabilitazione dell’ospedale correggese è stato messo a disposizione di una persona disabile e della propria famiglia.

Si segnala inoltre che in provincia la situazione con maggiori criticità riguarda Reggiolo, dove è stato allestito da parte della Protezione civile un centro di accoglienza, che attualmente ospita anche i medici di medicina generale della medicina di gruppo di Reggiolo, la cui sede è al momento inagibile. I Servizi di igiene pubblica dell’Azienda USL sono al lavoro per la valutazione delle condizioni igienico-sanitarie del campo.

Si informa inoltre che alcuni cittadini in condizione di maggiore necessità e ridotta autonomia sono stati trasferiti, in accordo con il sindaco del Comune di Reggiolo, presso strutture socio-sanitarie della provincia.