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Come un grande musical. Ma si è ballato. Il ringraziamento del Centro Danza Appennino

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Occorrerebbe fare una capatina a Londra. Ammirarsi un musical di quelli che fanno grandi le notti sul Tamigi. Quindi tornare in Appennino e gustarsi una serata al Bismantova, senza paura di annoiarsi ma, al contrario, assistendo a due ore di grande cultura che spazia oltre la danza. Dove al mondo del balletto, tra il classico e il moderno, si aggiunge il fascino della musica classica e leggera, da Michel Jackson a Roberto Vecchioni, e del cabaret nella presentazione.

E’ questa una piccola sintesi di quanto è stato il saggio di danza delle allieve e spettacolo di balletto del Centro Danza Appennino (CdA), diretto dal maestro Francesco Melillo, andato in scena mercoledì 13 giugno, con un pubblico giovane fatto di mamme, papà, amici ma anche di affezionatissime “nonne” che, per un anno intero – tanto decorso dall’arrivo dall’artista beneventano a Castelnovo – hanno spesso coadiuvato i genitori nel coronare il sogno dei figli.
Ed ecco il loro momento più bello: una serata, affollatissima, brillantemente presentata – lo scriviamo, pur essendo di parte ma obiettivi ndr - da Mimmo Delli Paoli (nostro speaker e anche presidente del CdA) e Cristina Casoli, anima e voce di Radionova e Redacon.
Il programma ha visto protagoniste assolute le piccole allieve del Corso di predanza (classica), la allieva del 3° Corso regolare e le allieve di danza moderna: hanno colpito anche i non addetti al settore il loro impegno, la loro bravura (erano presenti anche due piccole ballerine di 3 anni e mezzo!) e i loro vestitini.
Incantevole, per altro, la scelta di inserire nello spettacolo la presenza di due stelle della danza classica, i ballerini professionisti del Teatro San Carlo di Napoli Ignazio Ferracane e Anna Gaiano, capaci di incantare il pubblico e i piccoli allievi senza eccessivi virtuosismi ma con i movimenti più puri della danza. “Non eravamo mai stati in Appennino – diranno a fine serata a Redacon – ci piacerebbe, certo, poter tornare. Ci ha colpito molto questa presenza e questo teatro, per altro con lo spazio per l’orchestra”.
C’è stata, anche, una sorpresa. L'esibizione di Francesco Melillo, che ha interpretato, su sua coreografia, il brano di Ennio Morricone “Tema de amor”. Un ritorno alle danze, quello del maestro, che ha stupito anche chi non lo conosceva, per l’eleganza del balletto proposto e compreso nello spazio di due sedie al limitare del palco. A proposito, non è passata inosservata la scenografia: dal telo di scena, alle proiezioni di diapositive, ai coriandoli preparati da mamme e nonne a Pasqua ritagliando gli incarti delle uova di Pasqua.
Il pubblico, durante la serata, ha applaudito le allieve e i professionisti, con un piacevole connubio di affetto e di gioia. Anche se, certo, è un mistero – per noi che abbiamo potuto visionare il dietro le quinte durante lo spettacolo – capire come è possibile indirizzare la gioiosa vitalità e allegria dei bambini in un attento balletto che cerca simmetrie e precisione.
Salendo d’età, le allieve del Corso di Danza moderna hanno ballato su musiche di Michael Jackson e di Grease e Laura Rossi, del 3° Corso regolare di classica, ha interpretato una versione della Carmen di Bizet, il tutto coreografato dal maestro Melillo.
Nutrita poi la presenza delle autorità in sala: il sindaco di Castelnovo Gian Luca Marconi, l'assessore alla scuola Mirca Gabrini, l'assessore alla cultura Francesca Correggi e in rappresentanza di Casina l'assessore Giovanna Caroli. Sono stati ringraziati, anche, l'assessore allo sport Paolo Ruffini, il sindaco di Vetto Sara Garofani, il direttore del teatro Bismantova, Emanuele Ferrari e il direttore artistico Giovanni Mareggini.
In conclusione un commosso Francesco Melillo ha ringraziato tutte le sue allieve regalando ad ognuna un delicato bouquet floreale. Ne ha ricevuto, in cambio, una toccante lettera di un’allieva dove, nel ricambiare per quanto ricevuto, “ci scusiamo per le volte in cui l’abbiamo fatto arrabbiare”. Nella galleria fotografica di Loretta Amorini e Redacon che proponiamo, una foto di una bambina che sale al collo del maestro immortala proprio questo momento meglio di tante parole.
Chi, come chi scrive, ricordava la danza come qualcosa di “impegnativo” ora è lieto di ricredersi. Professionalità ed eleganza sono un ottimo viatico. E il Bismantova merita tutta la tradizione dei grandi spettacoli. (G.A.)

 

La gallery di Loretta Amorini e Redacon (G.A.) 

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Francesco Melillo e Mimmo Delli Paoli desiderano ringraziare quanti hanno, in questi giorni, manifestato apprezzamento ed interesse per il saggio messo in scena.

Un ringraziamento particolarmente affettuoso a Loretta Amorini e Gabriele Arlotti per l'attenzione e la professionalità dimostrate nel realizzare il servizio fotografico che così bene ha immortalato il primo saggio del Centro Danza Appennino.

8 COMMENTS

  1. Son rimasto basito dalle immagini delle scarpette. Non, certo, quelle dei ballerini. Ma quelle dei due presentatori. Nella sua sobrietà slanciata e accattivante, con un filo di tacco per lei (ideale all’uso anche per schiacciare i pìs o piantare i chiodini nei quadri), lucide come la brillantina sulla testa di mio zio, quelle di lui. Che quasi quasi ci puoi ballare il Tip tap se non fosse che son troppo impedito e mi inciamperei. Dove le posso comprare di così belle io pure per il mio 48?

    (Fulminant La Penna)

  2. Io e Francesco desideriamo ringraziare di cuore tutte le persone che in questi giorni continuamente ci rivolgono attestati di stima e di affetto per quanto organizzato. Vogliamo inoltre rivolgere un grazie enorme a Gabriele Arlotti e Loretta Amorini per questo servizio su Redacon che definire superbo sarebbe ancora poco (più che un articolo è un vero e proprio reportage sul nostro saggio di danza). Grazie a Gabriele e Loretta per la stima e la grande amicizia. Un grazie va ancora a Cristina Casoli per la preziosa collaborazione. Tutto questo ci spinge a fare sempre meglio e a voler proseguire nel nostro progetto. Grazie a tutti, di vero cuore.

    (Mimmo Delli Paoli e Francesco Melillo)

  3. Siete i migliori artisti… i migliori uomini e i migliori amici che conosco… Sono una donna fortunata, poichè condivido tanto con voi e di voi… LO SPETTACOLO è STATO INEGUAGLIABILE, AL PARI DELLA VOSTRA RICCHEZZA INTERIORE… DEL VOSTRO TALENTO E DELLA VOSTRA UMANITA’…

    (MG)