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I soldi del finanziamento ai partiti (160 milioni) andranno ai terremotati

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Leana Pignedoli

La senatrice Leana Pignedoli invia una nota a firma dei parlamentari PD della nostra regione per smentire la notizia diffusa ieri dai media nazionali secondo cui l'impegno di destinare i 160 milioni di una tranche del finanziamento ai partiti relativo agli anni 2012 e 2013 non sarenne stato rispettato.

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"L’impegno che abbiamo assunto con i terremotati destinando loro le risorse risparmiate sul finanziamento dei partiti nel 2012 e nel 2013 con il taglio dei rimborsi elettorali (160 milioni in totale) sarà assolutamente rispettato dal Partito Democratico. E’ del tutto destituita di fondamento dunque la notizia secondo la quale si sarebbe manifestata una volontà diversa da quella sancita dal voto palese e convinto dei deputati al disegno di legge che contiene questo provvedimento. Dopo il voto alla Camera il disegno di legge è ora al Senato che lo approverà rispettando i tempi (10 luglio) e gli impegni assunti".

E’ quanto dichiarano i deputati e i senatori del Partito democratico dell’Emilia-Romagna al termine di una riunione di lavoro conclusiva sul decreto sulla normativa antisismica e che contiene il pacchetto di misure destinate appunto alle zone terremotate dai Comuni alle aziende, dai beni artistici e architettonici alle scuole.

"Duole davvero dovere constatare che anche su un tema così delicato e centrale nel rapporto fiduciario tra l’istituzione più alta del Paese e i cittadini si insinuino dubbi se non accuse senza almeno verificarne la fondatezza. Di vero nella falsa notizia c’è solo che nel passaggio dalla Camera dei deputati alla competente Commissione del Senato c’è stato un intervento emendativo che ha ritardato i tempi dell’approvazione del decreto, ma non in una misura tale da metterne in discussione l’entrata in vigore nei tempi previsti. Da quando il sisma ha colpito le nostre terre, abbiamo lavorato in stretto raccordo con il Commissario straordinario Vasco Errani, per portare a termine il prima possibile tutto quanto è possibile fare sul piano legislativo per ricostruire le nostre scuole, le nostre aziende, i nostri monumenti e per individuare ogni fonte di finanziamento possibile. In questo lavoro, che è condotto in prima persona dai deputati e dai senatori dell’Emilia-Romagna, abbiamo trovato il sostegno convinto e totale di tutti i colleghi dei nostri rispettivi gruppi parlamentari che, insieme a noi, hanno anche concorso a destinare, versando su un conto corrente messo a disposizione appositamente, un contributo personale. Vorremmo pregare chi ha l’importantissimo compito di informare i cittadini e in questo caso i nostri concittadini, di verificare alla fonte le notizie per evitare che alle ferite inferte dal terremoto si aggiungano quelle, forse ancora peggiori, e certo altrettanto difficili da guarire che derivano dal dubbio che chi ha il compito di rappresentarli li tradisca. Questo spirito non ci appartiene e ci indigna che si possa sostenere il contrario".

 

6 COMMENTS

  1. Le solite parole e parole. Non è ancora chiaro che siamo stanchi di parole? E i fatti?????? I terremotati non hanno ancora visto un euro (appunto) e delle (vostre) promesse non se ne fanno proprio niente. Consiglio (soprattutto a voi politici) di riscoprire, ogni tanto, il sentimento della VERGOGNA.
    Saluti.

    (Francesca Davoli)

  2. Mi sa che questi politicanti non sono andati nelle zone terremotate per rendersi conto che lo Stato è totalmente assente… fortuna che ci sono ancora molti volontari che si danno da fare.

    (Simone)

    P.S. – Vorrei sottolineare come questi politicanti fanno grandi proclami, ma quando gli vengono mosse critiche spariscono nel nulla!… Mi piacerebbe vedere una risposta.. mi piacerebbe capire se hanno visto con i loro occhi… mi piacerebbe sapere se si sono “sporcati” le mani per fare qualcosa di concreto… mi piacerebbe… ma forse è più comodo stare seduti a Roma o magari sdraiati in una lussuosa spiaggia… Ah, dimenticavo… magari pagata da non si sa chi.. tanto va di moda!!!

  3. Vorrei dire a Simone: chi paga le lussuose vacanze dei politici siamo sempre e solo noi, perchè comunque tutto grava sulle nostre spalle.. Sul ceto medio che suda e lavora e se poi risparmia e costruisce qualcosa, per esempio una casa, la deve ripagare mille volte in tasse per mantenere tutti questi signori, per lo più incapaci, che vivono sulle nostre spalle presenziando e festeggiando qua e là col ruolo istituzionale, godendo di faraonici stipendi, sperequazioni e privilegi a non finire… Hanno distrutto l’Italia. Questo è un dato oggettivo. La cosa grave però è continuare a votarli. Questi signori devono andare a casa a mani vuote. Ci vuole rotazione, una generale pulizia, gente nuova…

    (m.m.)

  4. Vorrei ricordare alla senatrice e ai vari commenti che, con queste “false” iniziative di buonismo, i politici ci allontanano dalla realtà, la quale realtà è che “IL SOVVENZIONAMENTO DEI PARTITI, NOI ITALIANI, ABBIAMO DECISO DI ABOLIRLO CON UN REFERENDUM”. Senatrice, quello che Lei e tutti gli INUTILI senatori e deputati che siedono sui dorati scranni romani devono fare IMMEDIATAMENTE (e non da una prossima legislatura) è decidere di RINUNCIARE al rimborso di luglio a favore delle casse dello Stato, mettendo in pratica un vero atto di RISPARMIO ed emanare un decreto legge che ABOLISCA il finanziamento, il rimborso e ogni eventuale mantenimento pubblico di quei VETUSTI CARROZZONI che sono i partiti. Giacchè ci sono, le dico anche che sono assolutamente INUTILI mille persone, tra Senato e Camera, che si limitano ad ufficializzare con la pressione di un “ditino sul bottone” ciò che già i capigruppo hanno deciso per loro. Siete un INUTILE SPRECO di denaro pubblico e sarete in futuro una voragine senza fine di denaro per le vostre LUSSUOSE PENSIONI. Prendetene atto: come lo è stato per i dinosauri, anche per voi è giunta l’ora della augurabile estinzione. Sono convinto che la vera politica la si possa fare dal basso, con soli pochissimi rappresentanti per ogni regione, che possano proporre ad un governo tecnico di professionisti (quindi non di espressione politica) eletto dagli stessi, ciò di cui ogni realtà territoriale regionale necessiti. Abbiamo bisogno di qualcosa di nuovo, di aria pulita e soprattutto di rappresentanza federale nella gestione economica locale e nazionale. La confederazione Svizzera sarebbe un buon esempio da seguire.
    Buona vita a tutti, ne abbiamo davvero bisogno.

    (Fabio Mammi)