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Pianificazione successoria e servizio di “private insurance”

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Quali sono i pericoli ritenuti più gravi per se stessi, per la famiglia e per il lavoro? Quali problematiche possono emergere nella gestione del passaggio generazionale di patrimoni personali ed aziendali?

Il servizio di private insurance risponde a queste esigenze ed in particolare a problematiche legate a:

- protezione del patrimonio;

- gestione della successione;

- mantenimento del tenore di vita;

- possibilità di accedere a servizi sanitari di alto livello;

- ottimizzazione della gestione del business aziendale.

In base ad uno studio della McKinsey nel passaggio generazionale dei beni relativamente alle aziende di famiglia il 7% dei beni viene venduto dalla prima generazione, il 13% trasferito dalla seconda e l’80% chiude andando quindi a vanificare in sole due generazioni il lavoro ed il valore creato nell’aziende stesse. Attaccamento all’impresa, gestione accentrata, impulsività e sottovalutazione di queste criticità portano ad una assenza o scarsa pianificazione del passaggio generazionale, spesso con scontro tra due generazioni (padre/figlio), competizione fra eventuali fratelli e riscontro di scarso collante familiare dovuto a frizioni fra generi e nuore.

Con l’istituto del "patto di famiglia" l’imprenditore trasferisce in tutto od in parte l’azienda ad uno o più discendenti con un contratto concluso per atto pubblico. Senza entrare nel complesso mondo delle imposte di successione con le varie aliquote e franchigie, può essere altresì utile in questa sede richiamare agli aspetti fiscali legati alla pianificazione successoria gestita con l’utilizzo di polizze vita:

- impignorabilità/insequestrabilità (art. 1920 e 1923 c.c.);

- esclusione dall’asse ereditario;

- esenzione tasse di successione;

- esenzione tassazione della prestazione caso morte.

Da non sottovalutare inoltre la possibilità di designare un beneficiario anche al di fuori dell’asse ereditario (pur nel rispetto della quota di legittima) con facoltà dello stesso di renderlo irrevocabile (beneficio accettato). I clienti mostrano scarsa sensibilità al tema del rischio ed alle problematiche assicurative in genere indirizzandosi verso scelte finanziarie poco efficienti e spesso immobilizzando grandi quantità di denaro in strumenti liquidi od investendo nel mattone. L’offerta finanziaria, anche la migliore, si limita necessariamente alla gestione del patrimonio e dei rischi connessi ma non copre il cliente da quei rischi che potrebbero mettere a repentaglio il tenore di vita raggiunto.

E’ quindi opportuno sollecitare e cercare di allineare il rischio percepito con il rischio reale per andarlo a coprire sfruttando le caratteristiche implicite di prodotti assicurativi che spesso con troppa sufficienza vengono accantonati perché ritenuti costosi ed inefficienti mentre spesso sono gli unici che realmente possono rispondere e coprire con le prestazioni assicurate, specifici rischi personali.