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Novembrini condannato dalla magistratura contabile

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La vicenda di Enrico Novembrini, l'ex ragioniere del Comune di Vetto protagonista di un consistente ammanco nei conti dell'ente pubblico per il quale lavorava, al centro di una doppia indagine, contabile e penale, fa registrare la condanna della magistratura contabile.

Enrico Novembrini, tra il 2001 e il 2011, si è appropriato del denaro dell'Amministrazione, distraendolo dalle casse in modo spregiudicato e "fantasioso". Scatterà il pignoramento delle sue case, della sua auto e del suo Tfr. Dovrà risarcire al Comune di Vetto 223.000 euro (più rivalutazione monetaria e interessi) e a breve scatterà il pignoramento delle sue case, della sua auto e del suo Tfr. E’ arrivata la condanna della Corte dei conti per Enrico Novembrini, l’ex tesoriere "infedele". L’ex funzionario, che dell'ente pubblico è stato responsabile dei servizi finanziari e tributi, venne denunciato dal sindaco di Vetto alla fine dell’estate 2011, dopo che le sue malefatte vennero a galla.

Il ragioniere, tra il 2001 e il 2011, si è appropriato di 213.000 euro distraendoli dalle casse del Comune, versandosi stipendi "doppi" per 80.900 euro (emettendo a suo nome mandati di pagamento doppi, ma di importo differente) e negli anni versando soldi a società a lui collegate con cui il Comune di Vetto non aveva niente a che fare.

Ci sono i 35.700 euro versati (tra il 2010 e il 2011) alla fantomatica società “Novembrini Enrico affissioni” (per operazioni inesistenti); ci sono poi bonifici per 84.870 euro all’associazione sportiva “Sci club Vetto”, di cui Novembrini è stato presidente fino all’agosto 2011. E non è ancora tutto: dai conti analizzati e consegnati alla Procura della Corte dei conti dall’Amministrazione di Vetto spuntano anche 12.000 euro versati al Gruppo Michelotti, una società che si occupa di allestimenti e catering (sede a Sala Baganza, nel parmense), a cui il Comune di Vetto non ha mai dovuto nulla.

Novembrini, ritengono i giudici contabili, si è appropriato di tutti questi soldi mettendo in atto una “reiterata, sistematica attività fraudolenta abusando del proprio ruolo e del proprio potere”.

Ai 213.000 euro di danno erariale, i giudici aggiungono altri 10.000 di danno “da disservizio”, ovvero il risarcimento che Novembrini dovrà pagare al Comune per i problemi che gli ha causato. Da un lato, il suo comportamento ha generato “una struttura amministrativa poco affidabile, disorganizzata e inefficiente”; dall’altro, ha fatto spendere dei soldi al Comune per fare accertamenti e verificare i conti gestiti dal ragioniere e, infine, alla luce del disastro scoperto, è stato necessario riorganizzare il serzizio di tesoreria. In tutto, quindi, Novembrini è stato condannato a risarcire 223.000 euro (salvo tener conto di quanto il Comune riesca a recuperare dalla causa civile intentata contro l’ex tesoriere).

La sentenza è stata depositata nelle scorse settimane e di fatto combacia pressochè integralmente con le richieste del pm Pasquale Principato, titolare del fascicolo. Nel novembre 2011, il pm Principato aveva ottenuto dal presidente della Corte dei conti un sequestro conservativo dei beni di Novembrini fino all’importo di 213.000 (per "assicurare" un risarcimento al Comune che da lì alla sentenza sarebbe forse potuto venire meno). Ora, con il deposito della sentenza, il sequestro si dovrebbe tramutare automaticamente in un pignoramento, che colpirà due case che Novembrini ha a Vetto, l’auto Hyunday, lo scooter Piaggio, i 1960 euro che ha sul conto corrente e i 24.600 euro del suo Tfr. Novembrini non si è difeso in alcun modo nel giudizio avviato contro di lui dalla Procura della Corte dei conti. Se il giudizio contro di lui è chiuso, ora la Procura continuerà a lavorare per capire se all’interno del Comune ci siano altri responsabili dell’accaduto: qualcuno che potrebbe aver agevolato i comportamenti illeciti che il ragioniere ha portato avanti per dieci anni.

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Raggiunto telefonicamente dalla nostra redazione, Renzino Fiori, capogruppo della minoranza, parla di "primo atto concreto in questa vicenda".

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2 COMMENTS

  1. Finalmente qualcosa di concreto sulla vicenda Novembrini, speriamo si faccia completamente luce sul totale dell’inchiesta. Novembrini ha iniziato a pagare per aver commesso direttamente il fatto, ma colei che doveva vigilare, quindi oggettivamente colpevole, è immune al suo posto. Cosa aspetta a dimettersi!

    (Giovanni Ferrari)

    • Firma - FerrariGiovanni