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“Alle primarie scelgo Matteo Renzi”: lo scrive il sindaco di Busana Sandro Govi

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“Al di là della radicalità e dell’impertinenza di Renzi ammettiamolo: chi ha attraversato l’intera storia della seconda Repubblica porta su di sé la responsabilità oggettiva di appartenere a una generazione che ha contribuito ad una stagione politica conclusa con una sconfitta clamorosa”. Sono parole tratte da una recente e magistrale analisi dell’On. Castagnetti.

Parole che mi convincono ed alle quali mi piace  aggiungere qualcosa.

Il nostro Paese sta attraversando una crisi di credibilità delle proprie istituzioni e delle forze politiche  alla quale non bastano più risposte ordinarie, improntate al buon senso ed alla normale  amministrazione.

Un Parlamento umiliato da ruberie, scandali, vitalizi, incapacità di attuare quell’autoriforma che il Paese reale realizzerebbe in 5 minuti (riduzione dei parlamentari, superamento del bicameralismo perfetto e una camera bassa con rappresentanti dei territori e delle regioni, una legge elettorale che consenta alla gente di scegliere  parlamentari, governo e premier). Un Parlamento che ha perduto l’autorevolezza morale che dovrebbe caratterizzare la  più alta istituzione repubblicana.

Da troppo tempo sono necessari gli scandali (e l’azione della Magistratura) per affrontare i nodi delle riforme più urgenti e necessarie.

Abbiamo dovuto conoscere Lusi per affrontare il tema del finanziamento pubblico ai partiti; dobbiamo – increduli - stropicciarci gli occhi con gli scandali del Consiglio regionale del Lazio per affrontare la spesa pubblica, gli sprechi e i privilegi insopportabili occultati dentro i meandri dei palazzi regionali.

La politica, ed anche il mio partito, hanno affrontato questi temi sempre “dopo”, arriviamo sempre in ritardo e le nostre  buone intenzioni per rimediare sono vanificate dall’indignazione crescente della società civile e della gente comune. Tutto questo è ancora più insopportabile ed amplificato da una crisi economica che  rende ogni giorno molte persone più povere, senza prospettiva e speranza.

Sono stati necessari  l’autorevolezza e il rigore del Capo dello Stato per imporre al Parlamento il governo Monti e per consentirci di rimanere aggrappati all’Europa.

L’avversario politico è tramortito, non ha un  progetto, quasi ha abbandonato il campo: il Popolo delle Libertà e la Lega pagano finalmente il conto di un’Italia peggiore rispetto a quando hanno iniziato a governarla, il conto delle mille promesse non mantenute e di scandali ancora peggiori di quelli che hanno attraversato le nostre stanze; tuttavia anche in questa situazione il Partito democratico non sembra in grado di raccogliere il testimone.

Perfino dopo le macerie e il disastro degli anni di Berlusconi  il Partito democratico (insieme alle altre forze del centrosinistra) non riesce a raccogliere la fiducia per un progetto politico, per una missione di governo del nostro Paese.

Piuttosto che riporre la loro fiducia in noi gli elettori sembrano orientarsi ai massimalismi ed alle esibizioni di Beppe Grillo oppure all’allontanamento dalla politica che si concretizza in una quota sempre maggiore di persone che rinunciano ad andare a votare.

Rimpiango le speranze, la fiducia e gli entusiasmi dei progetti dell’Ulivo e del Pd del Lingotto. C’era una visione,  che tra alti e bassi,  ha fatto bene a noi e all’Italia.

Le risposte dell’oggi non possono certo essere in accordi di palazzo, in alleanze che un giorno sembrano andare nella direzione di Vendola, ma che lasciano spiragli per un dialogo con l’Italia dei valori e a settimane alterne anche  con  l’Udc di Casini.

Oggi credo che l’unica possibilità per ricucire un rapporto di fiducia e di speranza tra noi e la gente sia quello di cambiare il passo. Si, credo ci sia bisogno  di una cesura radicale e impertinente. C’è bisogno di questo per essere credibili e per non essere coinvolti con gli errori del passato dove gli elettori (anche sbagliando) non fanno troppe differenze.

Scelgo Renzi perché a mio parere può rappresentare quel cambio di passo, diciamolo quella rottura con il passato che il Paese ci chiede. Scelgo Renzi perché credo che possa interpretare i bisogni di modernità e di innovazione di cui la politica e le forze del centro sinistra hanno  bisogno.

Scelgo Renzi perché sembra essere in grado di raccogliere consensi che vanno  oltre il recinto (troppo piccolo) delle forze tradizionali che compongono il centrosinistra.

Scelgo Renzi perché credo che nelle società del terzo millennio la propensione alla leadership (devo ammetterlo troppo spiccata nel sindaco di Firenze) non sia un difetto ma una necessità.

Scelgo Renzi perché credo che per superare questa tremenda crisi economica sarà necessario dire parole di verità e che per affrontare i temi della competizione dovremo non dimenticare i diritti ma parlare più spesso di doveri e di merito.

Scelgo Renzi perché anche se non vincerà le primarie costringerà il mio partito ad affrontare il tema dell’innovazione e del cambiamento.

(Alessandro Govi, sindaco di Busana e componente esecutivo provinciale Pd)

 

19 COMMENTS

  1. Al di là (come dice lui stesso) dell’immagine che ci appare vorrei provare a suggerire a Govi un’analisi approfondita del “retroterra” di Matteo Renzi. Veniamo da una triste esperienza di anni in cui l’immagine” ha dominato la politica. Dall’edonismo craxiano al berlusconismo mediatico, un’intera generazione, i nati dopo il 1980, hanno visto solo questo modo di far politica. Proviamo, con i fatti, a recuperarli nei “valori” e non nel “contro”. La politica è sostenere le proprie idee, rispettando gli altri, ma con coerenza, rettitudine ed esempio. Beh, guardando un po’ tra i suoi trascorsi, la carriera, le “mani pulite”, Renzi non brilla certo in tutte queste cose. E’ saltato varie volte da un treno in corsa ad un altro; ha “usato” a suo tornaconto varie istituzioni, benefiche, pubbliche, sociali; ha “sfruttato” la “sponda” di un po’ di “torbidi soggetti”. Non gliene si può fare una colpa, è figlio di questi tempi, ha cavalcato l’onda, come tanti (fra cui i vari Lusi, Fiorito, etc) senza raggiungere il “punto di non ritorno”, ma non può dichiararsi “vergineo”! Solo recuperando nella nostra gioventù i valori profondi morali, civili e sociali potremo pensare di recuperare la politica con la P maiuscola! Lo dimostra la coesione che tutti noi recuperiamo davanti al Presidente Napolitano, uomo di apparato ed istituzioni, alfiere di specchiata e profonda integrità e custode dei valori fondanti della Nostra Repubblica.
    Se il “nuovo” è Renzi, preferisco la solida coerenza di Bersani!

    (Tonino Fornesi)

    • Firma - ToninoFornesi
    • Anch’io non conosco il signor Fornesi ma sono di Reggio Emilia e sono stata tre anni (gli ultimi) a Firenze, e sono rimasta felicemente impressionata da quanto è benvoluto il sindaco di Firenze dai suoi cittadini (non è stato per lui facile all’inizio, giovane, troppo giovane, era criticato per questo e i cittadini fiorentini sono anche piuttosto diffidenti, ma si è fatto amare perchè fa quello che dice, dice quello che pensa, lo vedi in mezzo alla gente, lo fermano, si ferma e risponde alle tante domande, e non è uno che va in mezzo alla gente solamente durante le campagne elettorali, si è saputo far amare in tanti modi; inoltre è stato formato nell’associazione Agesci e chi ci è stato sa cosa voglio dire…); sono concorde con il S. Tagliati, Lei con queste accuse, signor Fornesi, non può sparare nel mucchio, a cosa si riferisce? Ci sono gli estremi per una denuncia. Lei accenna a delle cose, senza circostanziarle, gravissime e diffamatorie. Che non dicono il vero sulla persona di Renzi. “Saltato su treni” e “torbidi soggetti” vuole dire l’incontro ad Arcore? Renzi, ha incontrato, in un incontro segreto, ovvero non pubblicizzato anche Monti, per parlare della sua città. Non capiamo davvero a cosa si riferisca, elenchi avvenimenti, date, nomi e fatti se non le dispiace.

      (Marta Bertucci)

      • Firma - MartaBertucci
  2. Sono a condividere il pensiero del sindaco di Busana, la sua scelta è anche la mia! Questo non vuole dire che non ho rispetto per il mio segretario Pierluigi Bersani, ma credo sia arrivato il momento di cambiare, di vivere fino in fondo lo spirito per cui è nato il Partito democratico, lo spirito del cambiamento! Basta con ex Margherita, basta con ex diessini, dobbiamo essere noi stessi, persone, amministratori e politici, pronti a cogliere le motivazioni che ci hanno portati a vivere un esperienza nuova ed entusiasmante.

    (Luca Marco Cagnoli, assessore Comune di Ligonchio)

    • Firma - LucaCagnoli
  3. Condivido pienamente ciò che scrive Govi e sono anch’io convinto che se vogliamo cercare di cambiare questo modo senza regole di fare politica dando ampio spazio a “bande di canaglie” senza scrupoli dobbiamo assolutamente dare spazio a personaggi ed anche a nuove generazioni non condizionate da un passato che purtroppo stiamo pagando molto caro. Pur stimando BERSANI quale persona onesta e corretta, anch’egli però, come tanti politici di lungo corso, viene vissuto, dalla stragrande maggioranza dei cittadini italiani, corresponsabile dell’attuale situazione in quanto condizionato dai “notabili” del partito e quindi legato alla vecchia e fallimantare classe politica italiana. Ecco dunque l’utilità di avere quale candidato alla presidenza del Consiglio italiano un personaggio come Matteo RENZI che potrà allargare i consensi anche tra coloro, e sono milioni di cittadini, che hanno rinunciato a farsi sentire, non andando a votare perchè i candidati loro proposti, nella stragrande maggioranza, erano sempre i soliti personaggi consumati da anni di promesse non mantenute e comunque “cercatori d’oro” che nulla avevano a che fare con i problemi reali del Paese. Non conosco Tonino Fornesi e non ho capito dove voglia parare con ciò che scrive, credo però che abbia preso un grande abbaglio confondendo Renzi con qualche suo conoscente perchè il sindaco di Firenze ricopre con onore e competenza questa carica in quanto votato, in prima istanza dagli iscritti e simpatizzanti del Pd fiorentino alla primarie, successivamente alle elezioni comunali, dalla maggioranza dei fiorentini. Renzi è persona onesta, corretta e competente, non imparentato con quei tizi che il Fornesi nomina con tanta confidenza. Sarebbe anche opportuno, visto che ha parlato a piena bocca di “valori”, comportarsi in modo corretto e non sparare nel mucchio con similitudini che possano falsare la verità. Fornesi è per Bersani? Bene, Bersani è persona corretta ed onesta e degna di credito. Io sono per Matteo Renzi che per onestà, correttezza e competenza non è secondo a nessuno. Dice quel che pensa e pensa quel che dice. Grazie.

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati
  4. Gentile Sig. Tagliati, non conosco Lei ma conosco personalmente Matteo Renzi, Suo padre e gran parte del suo “entourage”. Quello che ho affermato è noto in tutto il circondario fiorentino, provi a informarsi sulla “brillante e luminosa carriera” del Nostro!

    (Tonino Fornesi)

    • Firma - ToninoFornesi
  5. Gentile Tonino, la mia esclamazione “parole sante” era riferita alla posizione di Govi, solo che è stata riportata a seguito delle sue considerazioni e perciò è apparsa favorevole, ma non è così.
    A proposito: l’edonismo era poi quello “reaganiano” non quello “craxiano”…
    Precisato ciò, condivido il pensiero di Govi perchè davvero c’è bisogno di rinnovare l’atteggiamento della politica e Renzi è uno che si propone in questa direzione: questa è la sostanza. Tanto più viene per questo osteggiato tanto più ha colpito nel segno.
    Non voglio citare gli scivoloni di D’Alema e di Marchionne perchè sarebbe troppo facile usarli a rinforzo delle ragioni di Renzi, ma voglio affermare anch’io, senza legare il rinnovamento all’età, che così come il mondo è radicalmente cambiato anche in senso negativo, altrettanto deve essere adeguata, rinfrescata e avvicendata una nuova classe dirigente.

    (Marco)

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    Chiariamo che il commento non è che sia “stato riportato a seguito ecc. ecc.” ma “si è inserito da sè” in ordine cronologico. Ricordiamo che vi è la possibilità, per evitare fraintendimenti, di “rispondere” espressamente ad un commento. Il sistema, in questo caso, lo posiziona in modo ordinato e chiaro rispetto ciò cui si riferisce.

    (red)

    • Firma - marco
  6. Egregio signor Foresi, lei ribadisce di conoscere bene Renzi e tutto il suo entourage, io invece l’ho conosciuto di persona alla presentazione del suo libro, perciò una cosa estemporanea senza possibilità di poter avere nè confidenze nè conoscere particolari segreti. Ufficialmente io so quello che sanno tutti e che viene spesso riferito dai mass-media. Posso però dirle, questo sì, che il sindaco di Firenze, dottor Matteo Renzi, già da quando fu eletto a tale carica e successivamente mi è stato lungamente raccontato ed illustrato da amici fiorentini di pura ed antica fede di sinistra e persone non degne, ma degnissime, che io e mia moglie da anni frequentavamo (dico frequentavamo perchè purtroppo uno di questi amici a Natale del 2011 ci ha lasciato). Le farò anche una confidenza, l’ultima volta che questo amico mi parlò di Renzi mi disse questa frase: “purtroppo ce lo porteranno via perchè prima o poi avrà sicuramente incarichi molto più importanti e noi dovremo trovarci un altro sindaco”. Renzi, con i suoi comportamenti, la sua cocciutaggine, l’impegno morale e le sue innate doti di comunicatore e di persona che sa quel che si deve fare di buono per il proprio prossimo, ha conquistato alla sua causa anche i fiorentini più ostinati. Concludendo, la stima per Renzi rimane immutata anzi, aumenta perchè le falsità che ogni tanto qualche “sprovveduto” tenta di fare trapelare come verità mi rinforzano nelle mie convinzioni. Viva Bersani ma sempre Renzi. Cordiali saluti

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati
  7. Caro Alessandro, qualcuno molto più intelligente di me ebbe a dichiarare ormai molti anni fa che si sarebbe fatto uccidere, purchè chi aveva una idea diversa dalla sua potesse esprimerla, e per me questo è rimasto un dogma. Quindi, se ne sei convinto, Que viva Mexico! Que viva Zapata! Evviva il rinnovamento, se davvero ci credi. Una sola domanda: ti firmi con Nome e Cognome, ed è giusto. Ti firmi come Sindaco di Busana: altrettanto corretto. Poi ti firmi anche come componente esecutivo provinciale Pd. Devo pensare che l’esecutivo provinciale la pensa come te? Le firme e le cariche sono importanti, a casa mia.

    (Maurizio)

    • Firma - Maurizio
  8. Dopo Veltroni ecco Renzi, nel circo Barnum della politica si bruciano in modo continuo ed incessante nuove proposte che odorano di un politicismo che oramai prescinde dai temi reali per concentrarsi invece in una ritualita di dichiarazioni fini a se stesse, completamente prive di collegamento con il Paese reale. Il nuovismo renziano tanto caro ad una parte di elettorato PD e stranamente, ma non troppo, anche di destra è pienamente incanalato nel corso aperto dalla discesa in campo di Berlusconi. Il paradigma per tutti è la stantia ripetizione di gestualità e riti mutuati a piene mani dalla politica americana, quanto di più lontano cioè dalla piena affermazione di una reale democrazia partecipativa in favore invece di una guerra tra ceti dirigenti avvezzi oramai da decenni alla gestione di un potere fine a se stesso, che ha il solo scopo precipuo di impedire ogni tentativo di innovazione e cambiamento; ultimo esempio il vergognoso scippo del referendum sul’acqua pubblica. Senza remissione questi personaggi duellano in modo del tutto cialtronesco, ben sapendo che in ogni caso, Franza o Spagna, la linea sarà sempre la stessa: sottomissine continua e duratuta ai poteri forti. E’ probabile che il primo portato di una eventuale vittoria di Renzi alle primare possa essere una deflagrazione del PD ed una scomposizine del quadro politico con la nascita di un partito di ispirazione socialdemocratica. Si vedrà se questo sarà sufficiente a dare risposte ad una crisi sempre più pesante. Per tornare al renzismo, i supporter più accaniti, come già avvenuto in passato, fideisticanente invocano il nuovo santo come il salvatore unico ed inimitabile della malandata Patria, dimenticando le perle già inanellate solo nell’ultimo anno: sì al nucleare, no all’acqua pubblica, stima incondizionata per Marchionne salvo rettifica in camera caritatis. Renzi si colloca nella peggiore tradizione democristiana, quella per intenderci che ha prosperato sulla paura dell’arrivo dei cosacchi. Scompasro il pericolo comunista non rimane che lo scontro generazionale ma, gratta gratta, ciò che interessa è mantenere, alla fine della fiera, i rapporti di forza esistenti nella società, del tutto inalterati. Tomasi di Lampedusa docet.

    (Luigi Bizzarri)

    • Firma - luigibizzarri
  9. Non credo che si possa sostituire il racconto, la Storia di valori che Bandiera Rossa contiene, con gli stornelli fiorentini dove “…alle hascine Messer Aprile fa il ruba cuor…”. Se poi, la sponsorizzazione viene dall’On. Castagnetti, esponente di spicco “di una generazione che ha contribuito ad una stagione politica conclusa con una sconfitta clamorosa” si può solo aggiungere: “timeo Danaos et dona ferentes”.

    (mv)

    • Firma - (mv)
  10. Perchè comunque si vedono ancora e sempre (?) le stesse persone in plancia di comando, già protagoniste nelle sue versioni precedenti della cosiddetta Prima Repubblica, con posizioni storicamente anche molto diverse. Ora sembra che si stia verificando una Tangentopoli 2, almeno così si è sentito affermare dal Ministro di Giustizia, e dunque c’è aria di ennesimo cambiamento: allora viene da sperare che non si tratti di gattopardismo ma che si tratti di cambiamento vero, anche di nomi: tra quelli che ci sono, certi si potrebbero coniare sulle monete! Avanti così, a parte le belle parole, le frasi riuscite e gli slogan centrati, appare che i partiti siano molto bravi a cambiare nome pur di non cambiare i protagonisti ben saldi sulle loro poltrone. L’unico problema che vedo, sempre in materia di contenimento della spesa pubblica, è che a mandare via gli attuali protagonisti ci sarebbe da accollarsi una grande spesa in tappezzeria, perchè gli resterebbe attaccato il velluto delle poltrone a brandelli, nel pubblico come nel privato… D’altra parte la classe politica forse uscente, non è che abbia prodotto un gran risultato ad oggi, addirittura ha più che raddoppiato il debito pubblico dal ’92 ad oggi.

    (Marco)

    • Firma - marco
  11. Anche io, pur da una posizione politica diversa e opposta, condivido quello che ha detto il sindaco Govi. E alle primarie andrò a votare Renzi: per la sua rettitudine, per il suo coraggio, perchè ci vuole coraggio, oggi, ad andare contro ai capi di lista e a chi ti “precede” per cambiare le cose e solo chi ha avuto coraggio ha cambiato davvero un pezzo della storia. Penso che in questo momento, da destra a sinistra, ce ne sia davvero bisogno di coraggio, e anche di qualcuno che non abbia paura…

    (Marta Bertucci)

    • Firma - MartaBertucci
  12. Caro Sig. Tagliati, vede, io non l’ho mai tacciata di falsità, ma lei si documenti sulla situazione delle Misericordia di Firenze, sulla Provincia di Firenze e/o sul sig. Tiziano Renzi, ex democristiano, attualmente massone e “berlusconiano” nell’animo. Però, mi creda, non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire e, se dopo il CAF il nuovo era Silvio, oggi abbiamo Matteo. Io personalmente, oggi come allora, NON CI STO!

    (Tonino Fornesi)

    • Firma - toninofornesi
  13. Egregio Fornesi, mi dispiace che lei abbia assunto come accusa di falso a ciò che ha enunciato un po’ vagamente a proposito di Matteo Renzi lasciando intendere che nel passato del sindaco di Firenze e nel suo “entourage” vi siano stati momenti molto dubbi e cose poche chiare, quindi, se desidera essere preso sul serio e da uomo libero quale penso sia, dica chiaramente quali sono i fatti che dimostrano la inopportunità di sostenere democraticamente e politicamente Renzi. Lei cita dei nomi che io non conosco, primo perchè io vivo a Reggio Emilia da 58 anni e poi perchè delle cose della “misericordia” fiorentina non mi sono mai occupato e se vuole proprio saperlo non me ne importa un fico secco. Lei sa qualcosa di più? Lo dica e avrà la riconoscenza di tanti iscritti e simpatizzanti del PD. Non conosco quel Tiziano Renzi che lei cita e per favore, nel nostro dibattito, visto che lei è un sostenitore di Pier Luigi Bersani e questo mi tranquillizza, non evochi certi nomi perchè mi fanno venire la “rogna”. Piuttosto, se vuole ringraziare qualcuno per averci regalato qualche lustro berlusconiano mandi due righe al presidente Bertinotti ed ai “suoi” imperterriti adepti. Questo scambio di opinioni mi ha riportato indietro di 17 anni quando fui uno dei primi fondatori dei comitati per “Prodi presidente”, per intenderci dopo Valestra e dopo il teatro Olimpia di Reggio Emilia. Da quella meravigliosa stagione non mi ero più fatto sentire perchè la delusione successiva fu grande. Questa volta mi auguro, fortemente, che le cose vadano diversamente e perciò teniamo sempre presente che lo scontro vitale saranno le elezioni politiche generali. Pertanto, confrontiamoci, discutiamo anche energicamente, ma attenti a non vendere la pelle dell’orso prima di averlo preso perchè questo grosso animale ha sette vite.
    Con cordialità.

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati
  14. Leggo commenti ridicoli, ma possibile che una persona non possa schierarsi o con quello o con quell’altro senza innescare polemiche? Io mi schiero apertamente con Renzi, ma non taccio nessuno che si vuole schierare con Bersani o Vendola! Si chiama PARTITO DEMOCRATICO, mi sembra!! Ognuno faccia il suo, rispetti quello che fanno gli altri.

    (Luca Cagnoli)

    • Firma - LucaCagnoli