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Viabilità in Appennino / Ecco gli ultimi due appalti per gli interventi previsti sul tratto Ca’ del Merlo-Croce

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Galleria della Croce (Repertorio Redacon)

A circa sei mesi dall'incontro svoltosi a Roma fra la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini, e l'assessore alle infrastrutture Alfredo Gennari con il presidente di Anas Pietro Ciucci e il suo staff – e dopo i contatti tra la senatrice Leana Pignedoli e rappresentanti Anas - ecco già pronti e pubblicati gli appalti per gli ultimi due interventi previsti sul tratto stradale della statale 63 compreso fra le località Ca' del Merlo e Croce, tra carpinetano e castelnovese.

Il progetto di risistemazione e messa in sicurezza della statale 63, elaborato dalla Provincia di Reggio Emilia, prevedeva cinque interventi, tre dei quali già appaltati da Anas all'inizio di quest'anno: per gli ultimi due il bando di gara si è chiuso proprio in questi giorni. Il progetto, voluto dalla Provincia di Reggio Emilia, prevede opere fondamentali per migliorare la viabilità in montagna ed è frutto anche della proficua collaborazione tra Palazzo Allende e Anas. I cinque interventi aumenteranno sicurezza e fluidità del traffico, riducendo i tempi di percorrenza a beneficio di cittadini e imprese.

Gli ultimi due appalti riguardano il lotto 1, tra Ca' del Merlo e Pignedolo, dove i lavori saranno indirizzati al risezionamento della sede stradale e alla realizzazione di un raddoppio da affiancare all'attuale ponte, così da dimezzare il transito sul vecchio ponte, che sarà usato in un solo senso di marcia: in entrambe le direzioni, quindi, lo spazio a disposizione degli automobilisti raddoppierà, assicurando maggiore sicurezza e traffico più scorrevole.

Il lotto 2 prevede invece la rettifica del tratto stradale fra Pignedolo e Felina Matta con la costruzione di un nuovo ponte di raccordo fra i nuovi tratti.

"Siamo veramente soddisfatti perché Anas è stata in grado di anticipare i tempi di questi due appalti, nonostante non vi fosse alcuna certezza sul reperimento dei finanziamenti già a metà del 2012 – commenta la presidente della Provincia di Reggio Emilia, Sonia Masini - In questo periodo di così grande difficoltà economica degli enti pubblici, un ringraziamento va dunque al presidente Ciucci per la sua disponibilità e per l'impegno, condiviso con la Provincia, a proseguire rapidamente con questi importanti lavori finalizzati a migliorare la sicurezza e l'accessibilità alla nostra montagna".

"E' stata davvero preziosa la collaborazione che si è attuata sia con Anas di Roma sia con il Compartimento di Bologna, dove c'è stata la massima attenzione da parte del direttore Arcoleo e dello staff tecnico che ha interagito continuamente con gli uffici del nostro Servizio Infrastrutture che hanno elaborato con cura e meticolosità le progettazioni dei cinque interventi", aggiunge l'assessore provinciale alle infrastrutture, Alfredo Gennari, cogliendo l'occasione per "ringraziare i tecnici della Provincia e gli uffici di Anas di Bologna che hanno seguito le complesse e articolate procedure che ci hanno consentito di giungere all'appalto: ora confidiamo in un rapido affidamento dei lavori".

Altre novità sulla statale 63

Dopo che, qualche settimana fa, il responsabile dell'ANAS di Bologna ha assicurato che nella prossima primavera si avvieranno i lavori per superare l'abitato del Bocco con due gallerie, un viadotto e gli svincoli relativi, si ha notizia che nei prossimi giorni sarà pubblicato l'appalto per i lavori relativi al Ponte Rosso con probabile avvio dei lavori nel prossimo anno. Il 2013 potrbbe quindi essere un anno importante per la SS 63 nel tratto tra Castelnovo ne' Monti e Casina. Rimangono ampiamente irrisolti i problemi del tratto a monte di Castelnovo!

 

4 COMMENTS

  1. Bella iniziativa e bel risultato. Mi preoccupa come ANAS gestisce l’assegnazione dei lavori. Gare al massimo ribasso che secondo me sono pericolose e poco sicure. Non serve firmare i protocolli a gare assegnate. Guardiamo bene durante l’espletamento della gara chi sono i partecipanti, la loro storia la consistenza dell’impresa da quanto questa e’ costituita. Non so se per l’assegnazione di questi lavori sono stati questi criteri elementari. Perché le imprese locali non riescono a vincere? Perché le imprese che vincono e vengono da fuori cercano di subappaltare ad imprese locali?
    Grazie.

    (Enrico Bini)

    • Firma - EnricoBini.
  2. Leggendo Redacon apprendimao con piacere che finalmente qualcosa si muove. Spulciando le carte in nostro possesso scopriamo che nel corso del 2009, in occasione della “salita” in montagna di esponenti di spicco della Regione Emilia Romagna, si davano come imminenti e cantierati nel corso del 2010 GLI STESSI TRATTI DI STRADA menzionati nell’articolo. Ammettiamo di essere un po’ sfiduciati da tante PAROLE e POCHI fatti, attendiamo l’avvio dei cantieri, auspicando come riportato nell’incontro avuto con l’ingegner Bussei, che in fase di progettazione si sia tenuto conto dei marciapiedi nel tratto degli abitati di Ca’ del Merlo e Cantigalli, nel comune di Carpineti. Attendiamo anche la cantierizzazione del tratto Boaro e di conoscere il progetto della rotonda sull’incrocio con la SP 9.

    (Roberto Malvolti – coordinatore comitato Strada Statale 63)

    • Firma - MAlvoltiRobertocoordinatoreComitatoStradaStatale63
  3. I soliti interventi tampone non strutturali, sempre che vengano realizzati. A questi spot bisognerebbe dare un taglio, evitando di evidenziare i nomi degli interessati, che tanto lo sappiamo chi è che fa (o non fa) le cose. Perchè si parla di drizzare due curve e non del rifacimento del tratto franato a Collagna anni fa, del tratto Bocco-Canala e tanti altri? Oppure parlando di fantascienza di una vera opera che colleghi montagna e pianura? Che poi provincie nostre vicine hanno realmente… Amministratori piccoli, interventi piccoli: è una equazione dal risultato certo.

    (Andrea Ganapini)
    P.s.: sul discorso assegnazione lavori fatto dal Sig. Bini condivido in toto.

    • Firma - AndreaGanapini
  4. Il commento di Bini mi sembra molto appropriato, peccato che la legislazione italiana in tema di appalti pubblici guardi tutto ciò che è molto formale ma quasi nulla di ciò che è sostanziale, in quanto le imprese locali non riescono mai ad aggiudicarsi un appalto ANAS. Forse la causa è dovuta alle dimensioni dell’imprenditoria locale, tale per cui le nostre imprese analizzano il lavoro per realizzarlo, le grandi o medie imprese quasi solo ed esclusivamente per subappaltarlo, tanto chi lo esegue lo si trova sempre e forse si riesce anche a non pagarlo. Oggi è quasi una certezza non essere pagati se si lavora in subappalto. Non sarebbe il caso rivedere la normativa che regola il subapplato? La professionalità, il sapere fare, in questa società non contano più nulla per una impresa, conta molto di più un ottimo ufficio commerciale ed un altrettanto ottimo ufficio acquisti. Grazie.

    (Umberto Manari)

    • Firma - UmbertoManari