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Estorsione in stile camorristico sventata dai Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti

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Il momento dell'arresto eseguito da un carabiniere in borghese

Sono stati i Carabinieri del Nucleo operativo di Castelnovo ne' Monti a mettere fine all’incubo vissuto da due famiglie reggiane finite nel mirino di un estorsore: dovevano pagare cifre oscillanti tra i 30.000 e 200.000 euro pena “gravi” conseguenze per le rispettive figlie.

Lettere, quelle ricevute dalle vittime, che seppur anonime lasciavano intendere che l’interlocutore ben conosceva le abitudini delle famiglie prese di mira.

I Carabinieri di Castelnovo ne' Monti, a cui le due famiglie si sono rivolte prevedendo la consegna del  danaro nelle vicinanze del cimitero castelnovese, nella mattinata odierna hanno colto con le mani nel sacco l’estorsore mentre si apprestava a prendere il danaro.

Con l’accusa di tentata estorsione dunque i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, coordinati dalla Dott.ssa Maria Rita Pantani, sostituto preso la Procura reggiana, titolare dell’inchiesta, hanno tratto in arresto il 51enne Sebastiano Pannone, artigiano edile residente a Busciano, in provincia di Napoli, e domiciliato a Castelnovo ne' Monti, condotto in carcere al termine delle formalità di rito, a disposizione della Procura reggiana.

Secondo la ricostruzione investigativa dei carabinieri, l’uomo ieri mattina ha recapitato le lettere con richieste estorsive alle due famiglie prese di mira e di cui conosceva molto bene le abitudini avendo svolto lavori edili nelle rispettive case.

Con esplicite minacce di morte alle figlie chiedeva ad una famiglia 200.000 euro ed all’altra 30.000 euro: somme che dovevano essere consegnate nella mattinata odierna, a distanza di un’ora l’una dall’altra, nei pressi dell’ingresso del cimitero di Castelnovo.

Ricevute le due lettere e dopo essersi assicurati delle condizioni delle figlie (una delle due madri si precipitava terrorizzata all’asilo a prendere la figlia, ndr) le vittime si rivolgevano ai militari castelnovesi, i quali imbastivano le dovute indagini appostandosi nei pressi del cimitero del paese dove, come da indicazioni fornite nelle lettere, dovevano essere lasciati i soldi.

Poco prima delle 9 le attenzioni dei militari appostati si focalizzavano su un autocarro che andava e veniva lungo la strada del cimitero. Si trattava dell’estorsore, come poi constatato dai militari, che notavano ad un certo punto il conducente scendere dal mezzo per andare a ritirare il pacco contenente i soldi della prima richiesta estorsiva. L’immediato intervento dei carabinieri consentiva di bloccare l’uomo tratto in arresto.

La perquisizione eseguita nella sua abitazione portava al sequestro di materiale comprovante la responsabilità del predetto come taccuini e buste utilizzate per le due lettere estorsive.

17 COMMENTS

  1. Complimenti alla dr.ssa M.R. Pantani e ai Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti, che con la solita e scontata professionalità, unitamente alla coraggiosa vittima di questo ignobile crimine, hanno potuto colpire in flagranza di reato ed arrestare questo malfattore che dovrà, a mio avviso e di molti altri, essere punito duramente e senza sconti particolari. Auspico che il Collegio Giudicante non tenga assolutamente conto delle eventuali attenuanti che sicuramente la difesa richiederà. In questo tipo di reati la severità e la certezza della pena devono essere applicate senza cedimento alcuno e con la massima severità se si vuole stroncare sul nascere queste azioni criminali. Dobbiamo inoltre prendere anche esempio dalla nostre coraggiose concittadine che hanno denunciato il fatto, senza tentennamenti, alle forze dell’ordine, dando loro possibilità di intervenire tempestivamente. Grazie ancora e cordiali saluti.

    (Sergio Tagliati)

    • Firma - sergiotagliati
  2. AI Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Castelnovo Monti unitamente alla Dott.ssa Maria Rita Pantani una sola parola, ma forte, chiara, decisa, convinta: BRAVI!!!!! Certo, hanno compiuto, peraltro in modo encomiabile, “solo e semplicemente” il loro dovere, ma in questa nostra Patria sempre più, ahimè, derelitta e disastrata, questo rappresenta davvero una notizia!!! E proprio per ciò che quotidianamente fa e rappresenta l’Arma, unitamente alle altre Forze dell’Ordine ed a tanti giudici che pensano più a svolgere il loro dovere che fare i nomadi politicanti, peraltro sempre di sinistra, in giro per l’Italia, qualche flebile fiammella di speranza rimane accesa. Anche se, purtroppo e davvero nostro malgrado, il nostro, geograficamente unico, ma comunque sempre amato Stivale, assomiglia sempre più alla nave Costa Concordia pericolosamente adagiata su un instabile fondale, immobilizzata e peraltro in attesa di essere demolita. Per questo incredibile naufragio della “nave” Italia, che ci sta invero e ulteriormente rendendo ridicoli dinnanzi al mondo intero, basti pensare all’allucinante vicenda dei due marò, i capitani Schettino, il plurale non è casuale, sono stati più di uno e tutti accumunati da incompetenza, tornacontismo, faciloneria e certamente non di meno dalla mancanza assoluta di senso dello Stato. A seguito del disastro i sopra menzionati capitani, recitando una specie di commedia delle parti e mostrandosi conseguentemente in finto disaccordo tra loro, hanno deciso fulmineamente di seppellire l’ascia di guerra, di cartone, e affidarsi, legati mani e piedi, a quelli che qualcuno inizia a chiamare ingenerosamente incompetecnici. In realtà il governo in carica è estremamente competente, una volta stabilite però quale siano le sue priorità. Il ministro dell’economia, Grilli, con un’aria fintamente preoccupata ma in realtà compiaciuta, ha dichiarato che l’Italia non chiede soldi all’Europa; al contrario l’Italia da soldi all’Europa, soldi estorti con sistemi da strozzinaggio alle classi medie e disagiate, anzi, alle sole classi disagiate visto che la classe media è scomparsa, inghiottita tra i flutti del naufragio. Quindi, questo è il messaggio, prendiamo ai poveri per dare ai ricchi sciuponi: alle banche spagnole, per esempio. Ma darli alle banche spagnole o al governo greco significa salvaguardare gli investimenti delle banche tedesche, inglesi, francesi e, naturalmente, anche italiane che hanno pompato capitali in situazioni dove i tassi di resa erano alti e i rischi altissimi; hanno goduto delle rese fino a quando c’era da prendere e ora, quando c’è da dare, scaricano il conto sui pensionati italiani. Ma la cosa davvero divertente, se di divertimento si può parlare, è che quegli sciagurati capitani ora sono in fibrillazione pre elettorale e anziché ragionare e fare ammenda per aver portato la nave sugli scogli, se ne stanno a litigare su chi deve essere prima rottamato preparandosi peraltro per ritornare su quelle nobili e dorate poltrone di comando per perpetrare altri disastri. Intanto “qualcuno”, in Divisa o con la Toga, silenziosamente e quotidianamente prosegue instancabile nel compiere il proprio DOVERE. Le prossime elezioni saranno molto, molto importanti; vedremo se i passeggeri della Nave Italia se la sentiranno di ridare fiducia a quei capitani.

    (Pierpaolo Comastri)

    • Firma - PierpaoloComastri
  3. Mi vengono i brividi a guardare queste foto e leggere questo articolo. Ho una certa età e non mi ricordo sia mai successo niente di simile. E’ inquietante sapere che certi metodi estorsivi siano giunti fino a qui. Pur non conoscendo le generalità delle vittime di queste minacce, ammiro il loro coraggio, perchè a volte non si denunciano simili fatti per paura proprio di ritorsioni. Ora speriamo che l’estorsore abbia la pena che si merita, sia per l’azione che ha perpetrato sia per le conseguenze psicologiche che subiranno le famiglie in questione.

    (MC)

    • Firma - MC
  4. Premetto che penso che il gesto di quest’uomo sia da condannare assolutamente, però ho un dubbio che vorrei portare alla vostra attenzione. Non è che per caso queste famiglie avessero dei debiti con il Pannone in quanto aveva eseguito lavori presso di loro? Questo non giustificherebbe assolutamente il gesto compiuto, però forse si potrebbe vedere anche uno scenario diverso o no??

    (C.M.)

    • Firma - C.M.
  5. Caro C.M., non condanno il suo pensiero ma me ne viene in mente uno differente… Crisi edilizia = pochi soldi nel settore = debiti per le imprese. Per alcuni soggetti (fortunatamente nelle nostre zone casi sporadici se non unici) risulta molto “semplice” ricorrere alla minaccia e al terrore per ottenere soldi. Inoltre mi riesce altresì difficile pensare che una famiglia facoltosa possa avere debiti con un artigiano edile.
    Se anche fosse corretta la sua ipotesi, i metodi per la riscossione di un credito penso che ad oggi nel 2012 siano un attimo differenti… non trova?

    (FB)

    • Firma - FB
  6. Sono d’accordo con lei, FB, che i metodi di riscossione siano altri, infatti condanno il gesto senza alcun dubbio. Però mi chiedo anche se potrebbe essere il gesto di un artigiano disperato che non riesce ad incassare i soldi per i lavori svolti. Le garantisco che esistono purtroppo anche le persone facoltose (magari all’apparenza) che poi non pagano i debiti… Magari non è questo il caso… Però a me resta il dubbio….

    (C.M.)

    • Firma - C.M.
    • Il dubbio rimane sempre ed è lecito… ma “giustificare” o scusare soggetti del genere lo trovo irresponsabile ed ignobile… Perchè non tornare alla famosa legge del taglione?.. In fondo trovando persone come lei si potrà essere sempre giustificati…mah!!!…

      (FB)

      • Firma - FB
  7. Io conosco bene Pannone e non è da lui un gesto simile, ci deve essere stato un motivo ben valido a portarlo ad un gesto del genere. Se la gente che esegue i lavori nelle proprie case pagasse il conto a fine lavoro secondo me per quello che conosco Pannone non sarebbe successo niente. Con questo non voglio dire che l’atteggiamento di Pannone sia stato corretto.

    (Lorenzo)

    • Firma - lorenzo
  8. Sig. C.M., ma perchè cerca di insinuare questo dubbio tra noi lettori? Ci sono altri modi, leciti, per fare valere le proprie ragioni. Quello che ha fatto questa persona è aberrante e da condannare assolutamente. Questo episodio è un fatto certo e accertato, la sua solo una pessima illazione.

    (MC)

    • Firma - MC
  9. Caro MC, io non voglio certo mettere dubbi nei lettori, questo è un mio pensiero che come tale manifesto! Io non conosco Pannone, ma so che ha lavorato nel mio paese e nessuno ha mai avuto problemi con lui.. Ho provato solo a riflettere sul perché di un gesto tanto assurdo… Magari mi sbaglio…

    (C.M.)

    • Firma - C.M.
  10. i “modi leciti” per riscuotere i propri crediti lo sanno tutti che ci sono, ma tutti sanno anche che sono troppo lenti, persino costosi, e che sono esposti a mille scappatoie di controparte.
    Sicuramente bisognerebbe che le leggi a cui deve attenersi la Giustizia siano diverse e aggiornate a degli standard internazionali molto più rapidi ed efficaci: speriamo che questo venga deciso dai legislatori.
    Il fatto descritto in se rimane un episodio di crimine, tuttavia dalla mia esperienza e non solo, è noto che c’è che non può pagare (e in questo caso non avrebbe neanche dovuto commissionare opere, prestazioni e forniture) e che che ci sono anche quelli che ci “marciano” su questa consapevolezza collettiva di “stato di crisi”.
    Dunque in generale l’argomento è molto delicato in linea di principio e molto pesante negli affetti pratici, per cui, come in tutte le cose, bisognerebbe poter sperare che il problema sotteso venga affrontato dai legislatori con uno spirito nuovo e con immediatezza.
    (marco)

    • Firma - marco
  11. Voglio esprimere una mia opinione su quanto fatto da SEBASTIANO PANNONE. Lo conosco da diverso tempo e lo conosco come UOMO ONESTO e GRANDE LAVORATORE. Ha fatto una cosa TREMENDA e su questo non discuto, ma so anche che era in gravi difficoltà economiche perchè persone per le quali aveva lavorato non lo pagavano. Questo lui mi aveva riferito. So che faceva la spola con il suo paese di origine dove, in questo momento di stallo lavorativo qui da noi in montagna, là riusciva a fare qualche lavoretto, con il quale poter pagare le pendenze che aveva verso i fornitori qui da noi. Mi è capitato di parlare con lui del brutto momento che sta vivendo il settore edile in generale e che i soldi che lui aveva fuori per lavori fatti faceva fatica a farli rientrare. Una persona non si può mai dire di conoscerla fino in fondo e quindi non mi permetto io di farlo nei confronti di SEBASTIANO, ma posso solo dire che lui non è il malfattore come è stato dipinto sui giornali e da alcuni commenti qui riportati. E’ un uomo che ha sbagliato, ha fatto una cosa gravissima ma dettata da un momento gravissimo in cui lui si trovava. Chi non lavora in proprio ma si limita a percepire uno stipendio, non sa, o forse non vuole sapere, cosa sta accadendo alla piccola imprenditoria italiana. Non sa che solo quest’anno 6000 partite iva sono saltate in Italia, e tra queste moltissime di commercio e di artigianato, soprattutto edile. I pagamenti, anche dei privati, quando va bene vengono dilazionati negli anni e quando va male li perdi completamente. Ripeto, non giustifico l’uomo nell’atto che ha compiuto, ma capisco in che stato d’animo si trovava quando l’ha compiuto. Lui ha sbagliato e lui dovrà pagare. Ma non trattatelo da camorrista incallito. Fino a ieri era un gran lavoratore e quelli che lo conoscono lo possono dire (come ha detto LORENZO); ora non può essere diventato di colpo un tremendo malfattore. Io non so se le persone che ha ricattato gli dovessero dei soldi, ma se questo fosse vero sappiate che ciò che ha fatto è anche responsabilità vostra. E’ un uomo con famiglia, non distruggetelo per un errore. Tutti sbagliamo, chi più, chi meno, ma io dico sempre che tutti abbiamo diritto ad una seconda opportunità. In bocca al lupo, SEBASTIANO.

    (Fabio Mammi)

    • Firma - fabiomammi
  12. Capisco la crisi dell’edilizia e la crisi economica che colpisce diversi settori. Il gesto è da folle, non c’è ombra di dubbio.
    Non condivido però il fatto che avendo famiglia non lo si possa “distruggere” per un errore; non pensate che Sebastiano ne possa avere distrutte due per un gesto del genere? Forse solo vivendolo si riesce a comprendere. Se lo ha fatto come recupero crediti la maniera di agire (nel caso in cui il lavoro sia stato eseguito con regolare fattura) è completamente differente. Si possono inviare ingiunzioni di pagamento e i fornitori non potranno così “tormentare” più di tanto un creditore. Mi pare quindi un gesto da condannare viste le minacce del sig. Pannone.

    (Fabrizio)

    • Firma - fabrizio
  13. Mi viene da pensare: ecco già fatto il processo, ed eccolo già assolto. I veri colpevoli sono le vittime dell’estorsione. Una brava persona, non si comporta come lui: sono gravissime le minacce fatte a quelle due famiglie e a quelle bambine. Poi la storia e le traversie del Sig. Pannone, tutte comunque da dimostrare, sono uguali a tutte quelle persone che hanno perso il lavoro, e tra questi ci sono anche gli stipendiati, non solo i lavoratori in proprio. Chi se la prende con i bambini non è una persona per bene.

    (MC)

    • Firma - MC
  14. Premetto. Modo assurdo e ingiustificabile. Detto questo, ho avuto rapporti lavorativi col Sig. Pannone, suo fornitore. Puntuale, onesto, schietto e anche gioviale. Il fatto mi turba, ma mi porta a pensare che non si possono azzardare giudizi se non si conosce l’intera faccenda, tutte le campane. Il momento, purtroppo, viene da molti cavalcato e sfruttato, perchè? Tutti quei sistemi leciti sopracitati vengono calpestati e denigrati. Ho molti clienti in fortissime difficoltà, perchè oramai è prassi tra i committenti trovare tutti i cavilli, scusate il termine, spesso carognate per non corrispondere il giusto a persone oneste che svolgono il loro duro lavoro. Spero vivamente che il tutto si ridimensioni e che la verità salti fuori. Sicuramente potrei giurare che, anche se scritto, mai Sebastiano userebbe violenza, soprattutto verso adolescenti.

    (Massimiliano)

    • Firma - massimiliano