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Arrestata dai Carabinieri per numerosi furti in un supermercato di Castelnovo ne’ Monti

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Sabato mattina 10 novembre non le è riuscito il "giochetto" di nascondere merce del supermercato nella borsa personale senza passarla al controllo delle casse.

Gli addetti l'hanno scoperta con un paio di ciabatte non pagate e l'hanno affidata ai Carabinieri che, visionando i filmati dei giorni precedenti, si accorgevano che già altre volte la donna si era comportata nello stesso modo.

Da ciò la denuncia alla Procura della Repubblica della trentenne residente a Castelnovo ne' Monti che dovrà rispondere di furto aggravato.

10 COMMENTS

  1. Come sempre… una trentenne del luogo: se era albanese, marocchina, tunisina ecc. avremmo trovato nome cognome anni lavoro situazione sentimentale e chi più ne ha più ne metta. Quando inizieremo a non fare differenze? Un criminale è un criminale che sia bianco nero giallo o blu!

    (Commento firmato)

    • Firma - anonimo
    • Per me è la gente, come sempre, ad essere prevenuta e piena di pregiudizi… Non bisogna leggere quello che che nei testi non c’è scritto.. Una ragazza del luogo non necessariamente ne è nativa… Prima di scrivere informati perchè forse si tratta proprio di persona di altra nazionalità…. Saluti…

      (Marchesi Fabio)

      • Firma - MarchesiFabio
  2. Brutto il commento di “commento firmato”! L’ articolo recita “residente a Castelnovo ne’ Monti” e non “di Castelnovo ne’ Monti”. Come fa, caro “commento firmato”, a sapere che si tratta di una persona DEL luogo? Io non sono e non sarò mai razzista. Sia che la trentenne sia bianca, nera, gialla o blu deve pagare. Non importa il colore della pelle o il credo religioso. Così, però, si fa razzismo preventivo di ritorno. E questo è inaccettabile.

    (Elio Peri)

    • Firma - ElioPeri
    • C’è scritto nel titolo: “E’ una trentenne del luogo che nascondeva il bottino nelle borse”. Ma indipendentemente da questo, probabilmente commento firmato intendeva dire che non è corretto specificare la nazionalità o la provenienza del reo: non è più o meno grave se è o meno del luogo.

      (A.M.)

      • Firma - A.M.
  3. Scusate, stiamo parlando di una ragazza di 30 anni che rubava ciabatte e alimenti e non di un pluriomicida! A me non importa di dov’é ma mi preoccupa e mi dispiace che probabilmente c’è gente disperata anche nella nostra oasi di benessere fatta forse solo di apparenza. Non condanniamo ma facciamo un esame di coscienza e magari ci accorgiamo che il nostro vicino ha bisogno…

    (Cristian)

    • Firma - cristian
  4. Rubare non solo è brutto, è proprio sbagliato, a prescindere dalle difficoltà economiche in cui uno versa. La Caritas fa quello che può ed è moltissimo, ma se intorno non c’è una comunità unita e solidale inutile sperare che piova manna dal cielo… Inoltre è irrilevante la nazionalità di chi ha commesso il gesto, un furto è tale che lo abbia commesso un italiano, un albanese, un marocchino, ecc.

    (Monja)

    • Firma - MonjaBeneventi
  5. E’ chiaro che se qualcuno ruba per fame (non sappiamo se la ragazza in questione lo abbia fatto con queste motivazioni) non ha la stessa colpa di chi lo fa per semplice disonestà, ma lasciar perdere queste cose, tollerandole, significa incoraggiare gli “indecisi”, che magari hanno ancora un po’ di timore della legge. Rubare, qualsiasi sia la motivazione che spinge a farlo e chiunque sia il reo, è reato e come tale va perseguito. Sono d’accordo con Luca; chi ha davvero fame o ha altri problemi ha la possibilità di rivolgersi a istituzioni come la Caritas, ai centri di ascolto o alle tante altre associazioni che si occupano di persone in difficoltà. Certe affermazioni fanno capire che ormai, in Italia almeno, siamo talmente impotenti davanti al crimine, organizzato o meno, che possiamo solo scegliere il danno minore, oltre che trovare sempre una giustificazione per tutto… Che tristezza.

    (Paolo Romei)

    • Firma - PaoloRomei