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A Chambery “sflusca”, ma i nostri artisti sorridono. Ci scrive Alma Zanni. AGGIORNAMENTO: Il concerto

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CHAMBERY – 2 dicembre 2012  -  giorno 1

 

I Trimbù a Chambery con Alma Zanni

Partenza di prima mattina,  un po' in ansia visto la giornata di ieri e le previsioni meteo sfavorevoli.

Invece arriviamo al traforo del Frejus con anche qualche sprazzo di sole; la temperatura si abbassa ad ogni sosta. Pranzo a Bardonecchia con un vento gelido che comincia a portare in giro qualche fiocco bianco, preannuncio di ciò che troveremo alla fine del lunghissimo tunnel. Una nutrita pattuglia di Polizia di frontiera imbacuccata e bigia dal freddo fa le solite domande di rito: dove andate? Perchè? Chi siete? Alla dichiarazione di essere un gruppo di musicisti disabili diretti a Chambery per un concerto,  sorrisi e via libera.

Il paesaggio è  da Presepe, casette con tetti spioventi arrampicate sui monti e la chiesetta che svetta con un campanile che sembra il puntale dell'albero di Natale; tutto avvolto in una neve leggera che sembra “zucchero a velo”, come dice Checco.

Arriviamo a Chambery che ancora “sflusca”. Sistemazione in hotel e ottima cena in un locale caratteristico con piatti tipici locali.

Il teatro è giusto di fronte all'hotel, Espace Malreux è una struttura moderna e davvero enorme.

Domattina appuntamento per le prove con i nostri amici e colleghi francesi.

Anche questa volta l'avventura è cominciata.

 

CHAMBERY – 3 dicembre 2012  -  giorno 2

 

Vento freddissimo anche questa mattina.

Alle 11 siamo in teatro in attesa dei nostri amici francesi.

Il colpo d'occhio è emozionante: l'Espace Malreux-Scène Nationale costruito nel 1987 sulle rive del Carré Curial e simbolicamente chiamato "Espace Malraux," l'ultima delle Case della Cultura appare nella magnifica architettura di Mario Botta, architetto ticinese e offre agli artisti e al pubblico di Chambéry e della Savoia l' eccellenza. Per ospitare i più grandi spettacoli europei di teatro, musica e danza, Espace Malraux è una parte essenziale del panorama culturale della regione Rhône-Alpes.
L'edificio combina pura estetica (marmo grigio e cemento grezzo) con eccezionali capacità tecniche e l'attenzione al comfort. Dispone di una grande sala di 950 posti a sedere , una scena  di 450 mq. e una sala prove.

Il tempo di salutare i colleghi di palcoscenico, sistemare il materiale ed è già ora di pranzo.

Però il pomeriggio è intensissimo, si prova, si corregge, si cambia, si perfeziona. I nostri entrano subito in parte, non sembra sia passato un anno dalla rappresentazione di Versailles. Sono sicuri, professionali, non hanno dimenticato neppure una successione dello spettacolo. Luisa non c'è e ci manca tanto, ma Ezio è infaticabile . Alla fine sono tutti sfiniti.

Finalmente interruzione della répétition  alle 18,30.

Si va a cena sotto un'acqua gelida.

Appuntamento a domattina per le prove generali e alle 20,30 si va in scena.

 

CHAMBERY  - 4 dicembre – giorno 3

La nostra lunga giornata inizia alle 10 con la prima prova  a sequenze.

Per il momento sembra non piova, ma tanto noi dobbiamo stare dentro...infatti l'unica uscita è per il pranzo, naturalmente sotto la solita gelida pioggia torrenziale.

Al ritorno relax e chiacchiere nel grande camerino, ma per poco, si ricomincia da capo ancora una volta.

Questa volta lo spuntino pre-spettacolo è fatto di goloserie: plum-cake, cioccolata, biscotti di quelli buoni, praline colorate e perfino  caramelle gommose. I nostri sono morigerati, gli artisti devono stare leggeri, ma si fanno promettere una pizza per il dopo spettacolo.

E' tempo di indossare gli abiti da concerto: rigorosamente scuri, camicia bianca e cravatta, sempre scura, naturalmente a piedi nudi.

Alle 20,15 si aprono le porte e l'enorme teatro Malreux comincia a riempirsi  di spettatori, sono quasi settecento persone, molti disabili e tantissimi giovani. Pubblico attento, concentrato e partecipe.

Le leggere variazioni alla prima versione funzionano bene; tutto scorre veloce, senza tempi morti e genera applausi ad ogni cambio scena. Alla fine, ancora una volta è un tripudio,  chiamati in scena più volte a ricevere meritatissimi applausi.

I Trimbù al brindisi dopo il concerto

Dopo, naturalmente pizza...e domani si torna a casa a preparare le due serate in Italia.

 

Alma Zanni

12 COMMENTS

  1. Il racconto di Alma è emozionante, la descrizione del viaggio e del paesaggio così intensa che sembra di esserci… Bravi, bravi, bravi i nostri artisti!!! A Chambery non ci sono ma conto di non perdermi lo spettacolo del 16 dicembre al Bismantova. Un abbraccio a tutti. Siete un mito!!!

    (Marinella)

    • Firma - (Marinella)
  2. Ma che bravi e instancabili ragazzi, e oggi dopo il ritorno già tutti a riprendere le attività senza sentire la fatica del viaggio e l’emozione del concerto. Vi invidio e ammiro siete speciali. Un bravissima ad Alma che con la sua tenacia ha ottenuto questi risultati.

    (Patrizia)

    • Firma - patrizia