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Situazione meteo in zona Lagastrello

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Una nottata da paura sulle terre alte con un vento temibile ed impetuoso che è soffiato per tutto il tempo causando continue interruzioni dell'energia elettrica su Valcieca e l'alta Val d'Enza. Le terre alte sono anche nella morsa del ghiaccio che specialmente alla sera e alla mattina causa problemi alle auto in transito su per le valli: andamento lento per il traffico, senza per fortuna nessun problema di incidenti. Il mese di novembre se ne è andato lasciandoci il "regalo" della neve. I primi fiocchi sono caduti giá dal primo mattino di venerdì scorso ma è solo dal tardo pomeriggio che da Valcieca al passo del Lagastrello (in pratica il territorio del crinale che va dagli 850 metri in su) il territorio è completamente coperto da uno strato di neve di 10 centimetri che ha fatto arrivare l'inverno anzitempo grazie anche alle temperature precipitate di ben 10 gradi, arrivate a toccare quote da brivido, che si sono mantenute per tutto il fine settimana favorendo il contenimento della neve. Circolazione regolare anche se difficoltosa al passo del Lagastrello con il ghiaccio che resiste sulla sede stradale causando non pochi problemi agli automobilisti in transito da e per la Toscana.

Le stazioni invernali di Prato Spilla e di Schia si fregano le mani: è possibile che la stagione invernale dedicata agli appassionati di sci si inauguri addirittura fra pochi giorni, per la festività dell'Immacolata. Ben arrivato "Generale Inverno" (anche se gli automobilisti la pensano diversamente) e addio all'"autunnaccio" che ha "regalato" diversi nubifragi con tanto di tuoni fulmini saette e tanti danni ben poco novembrini.

Diverso l'andamento rispetto all'autunno dello scorso anno: nel 2011 il bel tempo precedeva e poi si ripresentava subito dopo le precipitazioni mentre nell'anno in corso il tempo variabile ha dominato i periodi di intervallo fra un evento disastroso e l'altro e la stabilita' e' stata più rara con i diversi diluvi succedutesi lungo la stagione con l'anteprima di fine agosto e poi gli eventi di fine settembre, fine ottobre e poi del 4-5, 10-11, 27-28 novembre. Ora novembre se ne e' andato dopo giornate di intensa pioggia che aveva compromesso il difficile, precario e fragile territorio montano.

Ma i montanari sono comunque contenti perchè domenica, in cui si festeggiava S. Bibiana, il tempo volgeva al bello e come dice l'antico proverbio per Santa Bibiâna quarânta dì e ‘na stmâna, intendendo che il tempo sarà uguale a quello del 2 dicembre per circa cinquanta giorni. L’usanza è antichissima. Se ne hanno già tracce nel Rinascimento: Ut Bibianæ dies, sic quadraginta dies [Com’è il giorno di santa Bibbiana così sarà per quaranta giorni]. Come dicono gli anziani: se piove per Santa Bibbiana piove quaranta dì e una settimana. Le terre alte sorridono speranzose su un mese di dicembre che almeno sarà bello (secondo le previsioni degli antichi proverbi).

(Francesco Compari)