Home Cronaca “Noi siamo contro le aperture domenicali: sciopereremo ogni giorno festivo”

“Noi siamo contro le aperture domenicali: sciopereremo ogni giorno festivo”

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Pur apprezzando il patto di indirizzo siglato dal Comune di Reggio Emilia (sempre assenti le organizzazioni sindacali dei lavoratori) con alcune Associazioni e catene della grande distribuzione  che escludono l’apertura degli esercizi commerciali per una parte delle Festività, la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl  ritengono la liberalizzazione degli orari commerciali  inutile e dannosa sull'intero territorio provinciale.

A fronte del ricorso di alcuni Regioni contro la legge del Governo per la liberalizzazioni degli orari, la Corte Costituzionale ha ritenuto la nuova normativa coerente con quanto disposto nella seconda parte della Costituzione al Titolo V articolo 117, che demanda alle Regioni la possibilità di normare le aperture domenicali e festive.  Una risposta che delude profondamente e che accentra una materia giustamente consegnata dalla Costituzione alle Regioni e ai Comuni per cogliere le giuste differenze territoriali.

Nella consapevolezza che la battaglia contro la totale deregolamentazione degli orari sarà lunga e difficile , la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl  intendono  proseguire con una iniziativa di contrasto ad una legge ingiusta, promuovendo anche per l’anno 2013 una serie di azioni che tengano alta l’attenzione sul disagio che questa normativa sta provocando alle migliaia di lavoratrici/lavoratori, in maggioranza donne che, costrette a lavorare 7 giorni su 7, non trovano una risposta adeguata in termini di servizi. Se gli esercizi commerciali sono aperti 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, francamente ci sfugge il perché si debba aprire durante le Festività laiche e religiose . Il 6 Gennaio 2013 molti supermercati e negozi saranno aperti inutilmente, visto il perdurare della crisi  che ha  prosciugato le risorse economiche delle famiglie .  Nel 2012, unitariamente, abbiamo prodotto una serie di iniziative di contrasto alle liberalizzazioni  che intendiamo ripetere anche nel 2013.

In attesa di  preparare un percorso di manifestazioni e azioni  per l'anno prossimo che prevedano non solo la giusta opposizione alla legge, ma anche una nuova iniziativa contrattuale legata alla regolamentazione degli orari e all'organizzazione del lavoro,  la Filcams Cgil e la Fisascat Cisl   ritengono  opportuno proclamare sciopero per tutte le festività laiche e religiose del 2013 a partire dal 6 gennaio, festa dell’Epifania, e per Pasqua, Lunedì dell'Angelo, 25 Aprile, 1 Maggio, 2 Giugno, 15 Agosto, 1 Novembre, 25 e 26 Dicembre, nel commercio privato e cooperativo per l'intero turno di lavoro.

10 COMMENTS

    • Allora: conosco una ragazza che lavora in un centro commerciale, in un negozio, in cui viene “sfruttata” facendo un orario massacrante. E’ assicurata per 30 ore, ma lavora anche oltre le 50 ore; quando ne lavora ad esempio 50 ore, viene pagata per sole 39 ore e le restanti ore vengono messe come recuperabili in giorni di ferie che non farà mai; non ha mai il riposo che tra l’altro è FONDAMENTALE! Ricordo che ha provato a lavorare 21 giorni consecutivi.
      Ditemi voi se è normale una cosa del genere!? Credo non sia neanche legale!! Non ce la fa più!!…E non è l’unica commessa!
      Lavorare in questo modo non da modo di riposare e avere un pò di tempo libero per rigenerarsi!!
      Hanno utilizzato la scusa delle aperture domenicali per assumere personale nella crisi del lavoro,assumere personale: invece, i Negozi non assumo, ma sfruttano le proprie commesse spremendole in modo non rispettoso; fanno contratti breve termine, e schiavizzano mettendo in condizione di non rifiutare nulla per 800 euro! MA STIAMO SCHERZANDO!!
      Spero che qualche autorità faccia un controllo e multi quelle persone!!
      (Luca)

      • Firma - Luca
  1. Sono solidale e perfettamente d’accordo, con l’esagerazione delle aperture festive e domenicali.
    Vi sono festività sia laiche che religiose, dove tutti hanno diritto di stare a casa con la propria famiglia.
    L’attuale normativa che vede l’apertura continuata, specie in occasione di festività importanti, quale Pasqua, Natale, 2 giugno, 15 agosto,1 novembre, ecc.. ..non hanno fermato la chiusura dei piccoli negozi, anzi… è stata incentivata, non potendo competere con la grande distribuzione. Quindi l’apertura continuata a pro di chi ??? se non dei grandi gruppi commerciali.
    La Montagna, i centri storici delle città, sono i più penalizzati con l’orario libero. Credo che le liberizzazioni siano giuste, ma fatte con equilibrio e a salvaguardia, dove è possibile… dei diritti di tutti.

    (Italo Pietra)

    • Firma - ItaloPietra
  2. Suvvia Sig. o Sig.ra Mazol, la sua è solo provocazione, vero? Oggi si è svegliato/a male e se la prende con il primo che capita. Ma i lavoratori e non, la perdonano, perchà sa, siamo abituati a sentire esternazioni di vario tipo e le dirò che la sua ci fa solo sorridere.
    (MC)

    • Firma - MC
  3. Ieri sera sul TG2 delle ore 20.30 hanno trasmesso un servizio sulla obsolescenza programmata. Ottimo servizio, ma i nostri “bravi” giornalisti se ne accorgono soltanto ora, quando molti artigiani e piccoli commercianti hanno già chiuso. Purtroppo chi comanda è la grande distribuzione, la produzione e la finanza sopratutto, noi siamo soltanto dei consumatori obbligati a consumare appunto, lavorare per parecchie ore, correre dietro alle novità che ci rendono necessarie e pagare numerose tasse che sono diventate infinite. Per chi vuole rivederlo ecco l’indirizzo: http://www.tg2.rai.it/dl/tg2/Page-51fc176a-1c60-4232-a024-732f3ba3f42a.html
    Scegliere l’edizione integrale a minuti 15.00 circa
    (elio bellocchi)

    • Firma - eliobellocchi
  4. Al Sig. Mazol voglio dire, che se ha così voglia di lavorare, può benissimo fare il commerciante e tenere aperto per 365 giorni e 24 ore al giorno per ogni anno solare (è quanto consentito oggi).
    Non ci vogliono raccomandazioni o tessere di partito, basta comunicare in Comune, aprire una partita IVA ed è fatta.
    Forse avrebbe meno tempo per scrivere certe affermazioni.
    Se un commerciante lavorasse anche solo 1 ora al giorno, sarebbe una sua scelta, e certamente costerebbe solamente al suo datore di lavoro (se medesimo) e non alla comunità.
    (giannizannini)

    • Firma - giannizannini
  5. Purtroppo noi italiani siamo soffocati dalle cattive abitudini.E’ vero,anche io alla domenica mattina se trovo aperto un supermercato,se mi manca qualcosa,vado e lo prendo.Al giovedì pomeriggio,se è aperto e mi manca qualcosa,lo prendo.invece fino poco tempo fa se mi mancava qualcosa,aspettavo il giorno dopo,o cercavo di fare due calcoli di cosa dovevo assolutamente avere (pane,olio,pasta) per non trovarmi sprovvista.Ma se mi mancava qualcosa alla domenica,non era un dramma.La passeggiatina alla domenica o altri festivi a fare shopping per negozi la si può fare anche al sabato.La domenica è sacra anche per le commesse/i dei vari supermercati e negozi.Sono anche loro esseri umani che hanno dei lavori lasciati addietro a casa e sono stanche anche loro.Magari una passeggiatina all’aria aperta non gli fa male.Eppoi non è assolutamente vero che lavorare domenica ed altri festivi aumenta il capitale.Cambiano solo le abitudini.Così lavorano di più,prendono tanto uguale,per cosa poi?Per sentirsi dire che non hanno voglia di lavorare!!!ROBA DA MAT!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ([email protected])

  6. E’ un comandamaneto il riposo domenicale. Credo che ci sia un motivo insito. Anche nella laicissima Tel Aviv, per non dire laicista o, forse massona (sono voci) il sabato non ci sono mezzi pubblici per lo Shabbat.
    Possibile che il denaro debba portare la gente indietro?

    Il senso intrinseco delle feste è la contemplazione del lavoro fatto, che ogni lavoratore dovrebbe saper apprezzare, a meno che giudichi il lavoro SOLO un mezzo. E l’instaurazione di relazioni nella propria comunità, vero RIMEDIO anticrisi, in un tempo in cui le risorse umane sono svalutate. Poi si sa, pare che oggi comandi il cuoco di bordo.
    (Marco Notari)

    • Firma - MarcoNotari