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Frane, un centinaio di abitazioni a rischio isolamento tra Modena e Reggio: la Bonifica interviene sulla viabilità minore

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APPENNINO REGGIANO E MODENESE (29 marzo 2013) – Emergenza frane in Appennino, anche il Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale in campo.

Le intense e prolungate piogge di questi giorni hanno fortemente aggravato,  dopo le nevicate invernali,  le difficoltà nei collegamenti dovute al dissesto di cui soffrono tanti piccoli centri montani.  Si stima che siano circa un centinaio le abitazioni isolate o a rischio di isolamento e ciò comporta l’adozione di misure straordinarie ed urgenti per consentire di dare una prima risposta alle numerose segnalazioni di smottamenti che i tecnici consortili stanno raccogliendo, in attesa di reperire i fondi per i lavori di consolidamento strutturale.

E’ per questo che il Comitato amministrativo dell’ente, riunitosi proprio nelle ore dei drammatici eventi che stanno segnando molti luoghi di montagna tra Modena e Reggio Emilia, ha disposto uno stanziamento straordinario di 50.000 euro. Si tratta di risorse attinte dall’apposito fondo spese per imprevisti (e costituitosi con le economie conseguite nelle gare d’appalto). Queste risorse saranno destinate a interventi provvisori di ripristino della viabilità minore tra Modena e Reggio. I fondi ora impegnati si aggiungono a quelli già stanziati per gli ordinari interventi di bonifica montana programmati e tutt’ora in corso d’attuazione.

“Questo stanziamento – si legge in una nota del Consorzio - costituisce un segno tangibile dell’attenzione che il Consorzio dedica ai problemi della montagna e dei propri consorziati che vivono e operano nel territorio montano”.

(G.A.)

4 COMMENTS

  1. Direi che con tutti i milioni che la bonifica incassa ogni anno anche dai montanari la cifra stanziata farebbe quasi sorridere, se non fosse che le frane purtroppo sono una cosa seria, specialmente quest’anno con tutta l’acqua e la neve che continuano incessantemente a martellare la montagna. Vorrei sperare che si tratti solo di una caparra, come si usava dare una volta, e che il grosso arrivi più tardi altrimenti si è tentati, quando arrivano puntualmente le bollette, di respingerle al mittente, non riconoscendo più detto ente come ente preposto a tutela della montagna.

    (Beppe)

    • Firma - BonicelliBeppe
  2. In merito all’articolo pubblicato da Redacon ed ai commenti ad esso seguiti occorre fare la seguente precisazione: i 50.000 euro stanziati non riguardano l’attività annuale di interventi che il consorzio ha previsto per l’area montana nell’ambito del bilancio 2013, interventi che comportano una spesa di oltre 1.200.000 euro derivanti dalla contribuenza dei singoli cittadini e che saranno impiegati per opere di difesa del suolo a principale salvaguardia della viabilità pubblica e per opere di regimazione idraulica dei rii minori. Trattasi al contrario di un ulteriore stanziamento destinato ad opere di pronto intervento resesi indispensabili per la riapertura di strade di accesso ad abitazioni isolate o per la riapertura di fossi a cielo aperto atta ad evitare il peggioramento di movimenti franosi in atto causati dalle piogge costanti degli ultimi mesi. Naturalmente tale somma sarà impiegata nell’intero territorio montano delle province di Parma, Reggio Emilia e Modena e servirà solo a tamponare l’emergenza attuale per gli interventi definitivi si dovrà al contrario passare attraverso una successiva pianificazione tecnico-economica da concordarsi con la regione Emilia-Romagna.

    (Pietro Torri – Dirigente area montana Consorzio di Bonifica Emilia Centrale)

    • Firma - Ing.PietroTorriDirigenteareamontanaConsorziodiBonificaEmiliaCentrale