Ancora un episodio di stalking ai danni di una donna di Castelnovo ne' Monti che la notte scorsa ha chiamato i Carabinieri a seguito del comportamento dell'ex convivente che, non avendo accettato la separazione, ha raggiunto il balcone della signora, nella sua abitazione di Carpineti, e si è messo a sbattere i pugni contro la porta finestra urlando minacce di morte. I Carabinieri sono intervenuti, ma nel frattempo il 41enne castelnovese è scappato, ma solo per ritornare dopo una ventina di minuti per ripetere l'azione.
Questa volta i Carabinieri l'hanno colto sul fatto ed arrestato per affidarlo poi al Tribunale di Reggio che stamane lo giudica per direttissima per violazione di domicilio e minacce. Tutto questo è avvenuto intorno alle 2,30 della notte.
Però mettono i nomi solo di chi vogliono. Ma scusate, se questa persona può essere anche pericolosa per gli altri pechè non saperlo?
(Carla Delucchi)
Signora Carla, mi sembra piuttosto evidente che gli inquirenti hanno preferito tutelare e rispettare (giustamente) la privacy della vittima, piuttosto che la morbosa curiosità di alcuni lettori…
(RL)
Sempre questa storia dei nomi! Ma proprio non ce la fate a farvi i fatti vostri!?
(Monica)
Signora Carla, forse lei ha chiesto di sapere il nome dello stalker perché, essendo donna, ha timore che possa “nuocere” a qualche altra persona o a lei in prima persona! Timore questo, parzialmente condivisibile! Deve sapere che lo stolker non si diverte ad andare a bussare alle finestre e minacciare di morte altre persone; se non quella di cui è stato invaghito e coniuge, come in questo caso. Persona, quindi, che è stata molto vicina allo stesso e probabilmente, se coniugi, anche innamorata dell’ex marito. Il pensiero dello stolker, come sapete, è “o mia o di nessuno”. Dal momento in cui tale pensiero si insinua nella mente dell’ex iniziano i pedinamenti, le telefonate, le minacce e purtroppo, come spesso la cronaca ci informa, accadono fatti ben più gravi! Quindi signora Carla, a meno che lei o altre signore non siate così sfortunate da incontrare lo stolker dell’articolo e di lui innamorarsi, credo proprio che non abbiate nulla da temere. Concludo dicendo che, in questo caso, il nome dell’arrestato probabilmente non è stato reso noto per tutelare la privacy della vittima. E credo che sia anche abbastanza logico e scontato!
Cordialmente.
(Simone C.)