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Viaggio nell’acqua

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Paolo L. Capanni
L'autore, Paolo Capanni

Per riflettere sull’importanza di questo bene indispensabile e festeggiare i cinquant’anni di vita dell’acquedotto comunale, celebrati lo scorso 31 marzo, giorno di Pasqua, a Toano si è deciso di dedicare il 2013 interamente all’acqua.

Tra le varie iniziative di sensibilizzazione verso l’acqua come bene comune e non mercificabile organizzate per l’occasione, è stato realizzato anche un volume, "Viaggio nell’acqua", a cura del giornalista Paolo Lazzaro Capanni, che vuole ripercorrere ‘la storia millenaria dell’acqua nelle terre di Toano’, raccontando le origini, la realizzazione e gli sviluppi dell’acquedotto.

Dalle antiche terme di Quara, già note in epoca romana, la storia dell’acqua nel toanese si dipana attraverso varie gestioni dell’acquedotto Destra Secchia, inaugurato il 31 marzo ’63, fino ad arrivare, tra ostacoli, sacrifici e successi, alla scelta comunale vincente del 2001 di continuare nella gestione autonoma della propria rete idrica, con la conduzione della municipalizzata Ast (Azienda servizi Toano), che lo gestisce attualmente, amministrata da Luigi Fioroni.

Inaugurazione 31.3.1963
Un momento dell'inaugurazione, il 31 marzo 1963

Ricco di immagini e di schede con spunti storici molto interessanti, il libro si sviluppa su quattro parti: un capitolo dedicato all’acqua in generale, uno alla storia delle risorse idriche a Toano prima del ‘grande acquedotto’, uno alla progettazione, nascita e inaugurazione dell’acquedotto Destra Secchia, nel ’63, e l’ultimo alla conduzione dell’azienda municipalizzata Ast, dal 2001 fino ai giorni nostri.

“Per il nostro territorio il 2013 è un anno tutto dedicato all’acqua – ha esordito il sindaco Michele Lombardi –. Era infatti il 31 marzo 1963 quando fu inaugurato l’acquedotto comunale, che ancora oggi è gestito direttamente dai toanesi grazie alla municipalizzata Ast. La costruzione dell’acquedotto portò rilevanti benefici con l’arrivo dell’acqua direttamente alle case, senza più dover faticare per raggiungere pozzi, fonti e ruscelli. Abituati in un lontano passato a notevoli sforzi, per i nostri anziani l’acqua nelle abitazioni costituisce ancora oggi una vera e propria benedizione, una conquista di importanza indescrivibile. Bisogna continuare – ha proseguito – a impegnarsi a fondo per preservare con attenzione questo ‘grande acquedotto’, che rappresenta un patrimonio collettivo di immenso valore, anche da un punto di vista simbolico”.

Fra le altre attività, l’Ast ha organizzato un percorso in collaborazione con l’istituto comprensivo Foscolo, diretto da Silvia Razzoli, con incontri tra gli allievi di medie e elementari e alcuni esperti sul tema acqua, e un concorso per la creazione del logo dell’acquedotto. Inoltre prosegue con successo il concorso fotografico "Acqua fonte di vita" ed è in corso l’opera di ristrutturazione della fontana in piazza della chiesa, simbolo della rete idrica comunale.