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L’ospedale in montagna? Non è solo a presidio della salute, ma è un vero baluardo per la stabilità sociale. Nei commenti la risposta del sindaco Gian Luca Marconi

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"Castelnovo ne' Monti è il comune capoluogo della montagna reggiana, alcuni esponenti che governano il nostro territorio a volte lo dimenticano". Così l'incipit di una nota diffusa quest'oggi da Fabio Filippi, consigliere regionale Pdl, che ha indirizzato un'interrogazione in tema al parlamentino di Bologna (che riportiamo in calce).

"La sanità è parte fondamentale del welfare e diventa estremamente importante nelle aree più deboli come quelle di montagna, più isolate e più lontane dai centri produttivi. Occorre, quindi, una particolare attenzione per le strutture ospedaliere come quella di Castelnovo, che non possono per nessuna ragione essere sottoposte a tagli indiscriminati, di personale, dei beni, senza valutare quale sia il livello di servizi necessari al sostentamento del sistema comunità, senza pensare alla rilevanza di ciò che viene erogato".

"La sanità in montagna - rileva ancora l'amministratore di Casina - non è solo erogazione di servizi alla popolazione, permette la permanenza di nuclei familiari in montagna, produce reddito ed indotto, nel commercio e nei servizi. L’ospedale è la più grossa industria della montagna reggiana, garantisce sicurezza in un territorio complesso che copre oltre un terzo della superficie dell’intera provincia di Reggio Emilia. In molti, soprattutto anziani, hanno deciso di prendere la residenza nel capoluogo della montagna, comodi all’ospedale. L’ospedale Sant’Anna è in grado di erogare servizi di qualità: eccellenti sono i reparti di cardiologia, chirurgia, ortopedia e urologia".

Ci chiediamo: perchè questa premessa? Va tutto bene? Prosegue nel suo scritto Filippi: "Problemi, invece, sono sorti per il servizio di pediatria (quello che garantisce il futuro dei nostri figli): i pediatri che vi operavano sono insufficienti, il pronto soccorso per i bambini è inoperoso. Le sovvenzioni regionali sono erogate in base alla popolazione e non tengono in alcuna considerazione l’ampiezza dei territori. Peraltro sono in aumento le cure domiciliari, con un abbattimento dei costi. La Regione Emilia-Romagna dovrebbe finanziare maggiormente i territori montani in base non solo alla popolazione ma anche alla vastità del territorio. Come si sta giustamente finanziando e potenziando l’ospedale di Guastalla, occorre sostenere, e non solo a parole, il Sant’Anna di Castelnovo ne' Monti, il più distante da Reggio".

Chiusa: "Alcuni esponenti devono smetterla di raccontarci bugie, di dire che nessuno è più disposto a lavorare in montagna, a Castelnovo né Monti. Non è vero, sono moltissimi i giovani, pronti e  felici di lavorare nel nostro Appennino. L’Ausl deve smetterla d’inventare scuse, con l’obiettivo di attuare le solite politiche dei tagli contro i più deboli".

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Interrogazione a risposta scritta

Il sottoscritto, Fabio Filippi, consigliere regionale del Popolo della libertà,

premesso:

- che il sistema sanitario regionale è componente fondamentale del nostro welfare, del fare comunità ed è tanto più importante nei territori più deboli, dove si produce minore ricchezza come nell’ Appennino e, in generale, in montagna;

- che non possiamo tagliare in modo lineare i costi del personale, senza valutare quale sia il livello di servizi necessari al sostentamento del sistema comunità;

- che la sanità nella montagna emiliana, non è solo erogazione di sevizi sanitari alla popolazione, permette la permanenza dei nuclei familiari, produce reddito ed indotto, nel commercio e nei servizi, è la più importante industria della montagna e garantisce la sicurezza di vita, in un’area che si estende per oltre un terzo delle province emiliane;

rilevato

- che l’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti svolge un ruolo fondamentale di riferimento per rispondere ai bisogni di ricovero e assistenza specialistica in considerazione anche delle elevate distanze da altri presidi sanitari;

- che è compito della politica assicurare pari opportunità, anche in tema di salute, ai cittadini;

-che l’ospedale Sant’Anna ha una dotazione di 105 posti letto utilizzati per ricoveri ordinari e per ricoveri in day hospital e day surgery: modalità di ricovero che permettono risposte tempestive, differenziate ed adeguate ai reali bisogni della popolazione;

sottolineato

- che le paventate rimodulazioni e riorganizzazioni di reparti e servizi, soprattutto in tempo di ristrettezza delle risorse, preoccupano moltissimo la cittadinanza e gli operatori sanitari della montagna;

- he per il reparto di Pediatria non si prevedono cambiamenti positivi, nonostante le promesse dei vertici, come pure per altre unità chirurgiche del Sant’Anna;

interroga la giunta per sapere

- se corrisponda al vero che siano previsti significativi cambiamenti nell’organizzazione dell’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti e nel caso affermativo quali siano e in che direzione;

- se con la nuova organizzazione ospedaliera si creino pari opportunità di tutela della salute, considerando anche la precaria viabilità che aumenta la distanza tra la montagna e la città, osservando fra l’altro che la popolazione montana è più anziana e con maggiori difficoltà di spostamento;

- se reputi opportuno mantenere i servizi sanitari attualmente erogati dall’ospedale Sant’Anna di Castelnovo ne’ Monti;

- se giudichi equo finanziare i territori montani in base non solo alla popolazione ma anche in base alla vastità del territorio.

 

1 COMMENT

  1. Il consigliere Filippi lo scopre solo ora che l’ospedale Sant’Anna è un vero baluardo per la stabiltà sociale? I sindaci del nostro distretto lo sanno da sempre ed ogni giorno, con attenzione, seguono e difendono i servizi sanitari e l’ospedale della Montagna. Non è neanche immaginabile pensare ad un ridimensionamento del nostro Ospedale come gli stessi Sindaci ed anche il Direttore generale dell’Ausl provinciale, Dottor Fausto Nicolini, hanno recentemente ribadito. Sarebbe davvero un disastro sociale ed economico per la nostra montagna, porterebbe ad un’ulteriore fuga dei cittadini, soprattutto dei più giovani dai nostri territori e questo non è assolutamente accettabile. Dobbiamo garantire un servizio sanitario di buon livello al nostro territorio, certamente in rete con gli altri ospedali della provincia, non solo per i residenti nel distretto ma anche per i turisti e per coloro che trovano nella nostra montagna cure servizi sanitari, ambiente ed accoglienza di ottima qualità. Certo l’attuale crisi socio- economica con tagli alla spesa sanitaria regionale (-280 milioni di euro) e provinciale (-27 milioni di euro) impone razionalizzazioni e ristrutturazioni dei servizi socio sanitari anche ospedalieri. Ristrutturazioni che comunque garantiscono continuità assistenziale e risposte di qualità ai bisogni sanitari della nostra montagna. La recente nomina, ad esempio, del Dottor Giuseppe Ghirardini, attualmente primario a Sassuolo, responsabile dell’unità operativa di Ginecologia-Ostetricia del Sant’Anna-Santa Maria Nuova ne è una chiara dimostrazione. Il rapporto con l’ospedale di Reggio Emilia è per il Sant’Anna storico e consolidato ed ha permesso la presenza della Cardiologia e della Riabilitazione cardiologica a Castelnovo ne’ Monti, della urologia, della terapia intensiva cardiologica e di quella respiratoria grazie al Servizio di Anestesia e Rianimazione del Santa Maria-Sant’Anna. In quest’ottica anche la nostra chirurgia e la nostra ortopedia entreranno a far parte del Dipartimento Chirurgico del Santa Maria, continuando a portare cittadini di tutta la provincia al nostro ospedale per interventi programmabili, pur garantendo e questo è fondamentale, anche le urgenze e la programmabilità degli interventi ai residenti in montagna. La Pediatria, in sofferenza da alcuni mesi, avrà da maggio altri due medici ed una struttura operativa semplice (SOS) dipendente dal Dipartimento materno-infantile del arcispedale reggiano. La Medicina continuerà la sua importante e fondamentale attività per il nostro distretto nell’ambito del dipartimento internistico aziendale garantendo continuità, qualità ed esperienza. Il Pronto Soccorso è una realtà centrale nell’asse dell’emergenza-urgenza provinciale ed offre circa 15.000 prestazioni annuali. Il laboratorio ed il Servizio di Radiologica hanno potenziato le loro capacità diagnostiche sempre in collegamento ed in rete con i servizi degli altri Ospedali dell’azienda ed il Santa Maria di Reggio Emilia. Nel nostro Ospedale abbiamo cinque guardie mediche attive 24 ore su 24:medico di pronto soccorso, anestesista, cardiologo, internista, chirurgo. Sale operatorie dove operano, oltre a chirurghi, ginecologi, ortopedici anche oculisti, urologi, otorinolaringoiatri e neurochirurghi del rachide. Siamo l’unico o certamente uno dei pochi ospedali dell’Appennino italiano e forse della montagna italiana ad avere queste preziose… “opportunità”. Nel mese di maggio, come comunicato ai Sindaci dalla Responsabile di Distretto Dottoressa Muzzini, riprenderanno le attività per l’ultimazione dei lavori dei poliambulatori e del primo piano del nostro ospedale. Infine l’affermazione del consigliere Filippi “il PS pediatrico è inoperoso,ecc” non è vera ed anche scorretta nei confronti dei professionisti che in questi mesi, pur essendo sotto numero hanno garantito la copertura 24 ore su 24 del Pronto Soccorso, del Reparto di Pediatria, del Nido, della Pediatria di Comunità ed anche degli ambulatori pediatrici di Toano e Villa Minozzo. Se poi conosce davvero giovani medici pediatri o di altre specialità disponibili a lavorare in esclusiva a Castelnovo ne’ Monti li segnali alla Direzione dell’Azienda Sanitaria. Sono ormai 10 anni che il concorso per la zona carente di Pediatria di Villa-Toano va deserta e che nei concorsi di pediatria o di altre specialità si trovano pochissimi medici disposti a partecipare solo per il Sant’Anna. Quelli disponibili dopo pochi anni, appena è possibile, se ne vanno vicino a casa od in ospedali più grandi e non in montagna. Caro Filippi, lasci perdere la demagogia, oggi c’è un po’ di confusione tra destra e sinistra, lavori anche lei con attenzione e sincerità per il nostro ospedale.

    (Gian Luca Marconi – Sindaco di Castelnovo ne’ Monti)

    • Firma - GianlucaMarconiSindaco