Home Cronaca Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano: “Urgono cambiamenti”

Unione dei comuni dell’alto Appennino reggiano: “Urgono cambiamenti”

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Il consigliere capogruppo della minoranza di Busana, "Montagna alternativa", Fabio Leoncelli, ha presentato un'interpellanza al presidente dell'Unione dei comuni dell'alto Appennino reggiano, Alessandro Govi, che è pure sindaco del Comune di Busana stesso.

Leoncelli premette: "In montagna vediamo la situazione di crisi generale, l’aumento vertiginoso delle tasse in genere e la sempre minore operatività dell’Unione dei comuni, adagiata e forte di decisioni prese dalle passate amministrazioni, al punto che negli ultimi consigli si sono trattati soltanto gli atti dovuti, ordinaria amministrazione, rendicontazioni e nessuna proposta concreta utile ad arginare il degrado economico e sociale del territorio".

E, come esempio, snocciola: "Dopo ormai dodici anni nemmeno è stato concluso il Piano strutturale. Addirittura è stato dato altro incarico e sono stati quindi cestinati dodici anni, aspettative dei cittadini, possibilità di sviluppo democratico, programmato e cestinati 168.000 € certi e sicuramente altri; tutto questo a carico dei cittadini della montagna".

Secondo il consigliere "lo spirito ispiratore della nascita dell’Unione dei comuni non doveva essere quello di trasformarlo in un ulteriore ente, piuttosto si doveva utilizzare il personale degli enti soci, razionalizzando ed ottimizzando in tal modo le professionalità ed i costi generali".

Il futuro incerto dell'Unione

"Il futuro dell’ente Unione dei comuni è incerto (sarà accorpato-fuso-ampliato?), l’assetto istituzionale è bisognoso di forti cambiamenti utili, necessari e doverosi in un momento di crisi generale, laddove sarebbe più opportuno accorpare piccoli comuni come i nostri del crinale, razionalizzando in tal modo il personale, i costi e la produttività; è inutile ed assurdo avere responsabili di settore dei quattro comuni ed anche dell’Unione".

La lunga premessa porta Fabio Leoncelli alle domande che seguono: "Per quale motivo è stato predisposto un bando con assunzione a tempo indeterminato di un istruttore direttivo contabile? Perchè non viene utilizzato per tale scopo il personale già esistente? In alternativa, perché non è stato considerato il personale già in forza alla Comunità montana, ente che DOVEVA, a dire degli amministratori, già da tempo aver cessato di esistere?".

"Chiedo inoltre - conclude - di avviare in sede dell’Unione e di conseguenza nei singoli comuni la discussione per l’accorpamento dei tre-quattro comuni del crinale, scelta che potrebbe razionalizzare i costi, il personale e quindi la produttività di un ente unico, con unica giunta, unico sindaco-presidente, unico segretario ed unici responsabili di settore. Le attuali tecnologie possono benissimo lasciare aperte le municipalità con risposte capillari ai problemi spiccioli dei cittadini del crinale".

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Aggiornamento 4.5.2013

Grazie al lettore per la correzione circa la presidenza dell'Unione: non Govi ma Pregheffi.

(red)

 

5 COMMENTS

  1. In altri tempi questo modo di agire degli amministratori si appellava col nome di Allegra Finanza; allegra finanza attuata anche in Cominità montana con la mancata realizzazione del canile comprensoriale che dopo parecchie progettazioni, studi, mutamenti di località si è deciso di abbandonare l’idea; ma il costo di circa 100mila euro per studi vari e progettazioni si è dovuto pagare. In questi tempi di crisi profonda è molto apprezzabile l’idea di Leoncelli di utilizzare il personale degli altri comuni dell’Unione, anzi addirittura di fondere i comuni in un solo comune come stanno facendo Toano e Villa Minozzo. Temo però che Fabio parli al vento. Loro della maggioranza hanno deciso e sanno bene il motivo recondito… e procederanno.

    (Bruno Tozzi, capogruppo Pdl Comunità montana)

    • Firma - brunotozzi
  2. Far cadere tutto in occasione di polemica a me non piace perchè non risolvono i problemi che, in gran parte, stanno a molto a monte. Che sia necesario avviare fin da subito la discussione sulla fusione dei 4 comuni dell’Unione, come deciso arbitrariamente dalla Regione, sono d’accordo, che si debba vigilare sulle spese sbagliate pure, anche se quelle citate per il canile sono opera della Comunità montana e non dell’Unione. Quanto al Piano Strutturale (strumento urbanistico che sostituisce il più noto PRG), secondo una logica complicativa e burocratistica che sta distruggendo l’economia italiana, c’è da augurarsi che in questa fase non proceda, poichè ll mondo sta cambiando radicalmente e fare programmi secondo leggi concepite in regime di boom economico in una fase di recessione significherebbe farli in modo non adeguato e dannosisssimo. C’è in programma un referendum sulla fusione di questi quattro comuni e ho l’impressione che se non si comincia a discuterne e ad esprimerne una chiara posizione da parte dei cittadini, finirà tutto coll’essere nuovamente deciso dalla Regione e, trattandosi di scelta storica e secolare, sarà proprio il caso di cominciare subito ad affrontare il problema in sede pubblica. Se una mano può venire da questi 4 Comuni, già strangolati da mille leggi e leggine che ne mortificano l’autonomia e da riduzioni crescenti di denaro pubblico a disposizione, nonostante l’imposizione fiscale sui cittadini sia sempre più alta, questa dovrebbe essere diretta a favorire i settori dell’economia maggiormente colpiti (edilizia e commercio) da questa crisi epocale e drammatica. Prefereirei infatti maggiori sforzi, pur nei limiti economici che ci sono, nella promozione delle attività possibili sul territorio, cercando di dirottare sull’iniziativa privata dei giovani (sempre che ne abbiano voglia) l’erogazione dei servizi gestionali. Certe funzioni amministrative e contabili indubbiamente è bene che siano accorpate per ridurne il costo, ma ogni Comune deve mantenere un suo contatto tradizionale coi suoi cittadini e con le sue imprese, altrimenti si annula anche l’ultimo momento di contatto con questo Stato.

    (Marco Leonardi)

    • Firma - marcoleonardi
    • Caro Marco, non capisco parte del tuo commento, non mi sembra che in merito al PSC o a nuove assunzioni ci sia “polemica”, semplicemente fatti concreti. Assumiamo oggi una nuova figura, poi domani assumeremo anche parte del personale della Comunità Montana, oppure questo lo dirottiamo in altri lidi? Non mi sembra corretto. Spiace che da un tecnico non escano proposte concrete per il nuovo PSC, vanno forse bene gli attuali strumenti urbanistici ultraventennali? Oppure vanno bene le “varianti ad personam”? Ti sembra normale che dopo 12 anni si cestini tutto il lavoro fatto, forse d’obbligo perchè già vecchio? A seguito del nuovo PTCP piano territoriale di coordinamento… dove sono state colorate nuove zone boscate e nuove frane quiescenti ed attive, gli amministratori “vicini ai cittadini” si sono preoccupati delle conseguenze che potrebbero scaturire dalla situazione geologica di interi centri abitati? Hanno forse preteso, dagli enti superiori, indagini approfondite, studi mirati per prevenire disastri, non sul nuovo ma sull’esistente, edificato con tanto di autorizzazioni dei vari enti? Concordi che quanto speso inutilmente ha soltanto creato disagi? Concordi sull’appiattimento dell’Unione? Hai notato sull’ultima uscita del notiziario dell’Unione, si sbandierano ancora i “micronidi”, ottima iniziativa, condivisa, appoggiata, sollecitata, concordata, studiata alla sua nascita, anche dal sottoscritto, ma ormai non è più una novità, spero di sbagliarmi, ma non so cosa succederà il prossimo anno, le voci sono poco confortanti. Sentiremo comunque in Consiglio le eventuali risposte e posizioni degli amministratori, di maggioranza e di minoranza, della giunta e dei consiglieri. Cordialmente

      (Fabio Leoncelli)

      • Firma - fabioleoncelli