Giorgio La Pira avvertiva che “la povera gente attende che la politica sia adeguata ai bisogni dell’epoca in cui nasce e si sviluppa, portatrice di alcuni beni essenziali alla vita: il lavoro e, con il lavoro, il pane e la pace”. Nell’apertura di questa sera alle 18.30, il responsabile nazionale del PPL, Marco Romani, riprenderà il filo di quel discorso, iniziato nella "Siesta" del 2008 e proseguito nelle molte iniziative degli ultimi anni, alla luce degli avvenimenti del momento presente.
Il programma prevede, alle ore 18,45 una conversazione con Michel Warschawski, (Alternative Information Center-Gerusalemme), giornalista, uno dei più fervidi difensori dell’avvicinamento israelo palestinese.
Warschawski è figlio del grande Rabbino di Strasburgo. Nell’infanzia vive l’esperienza dell’occupazione tedesca e quando, nel 1965 va a Gerusalemme per i suoi studi, si rende conto in prima persona della repressione, delle umiliazioni e del razzismo che il suo popolo ripeteva nei confronti dei palestinesi. Aderisce allora a un piccolo gruppo di opposizione aperta all’occupazione israeliana e, una volta completati gli studi di filosofia e scienze politiche, diviene uno dei più attivi costruttori del Centro di Informazione Alternativa (AIC) per informare l’opinione pubblica israeliana e internazionale sulla situazione dell’occupazione. Ha pubblicato molto sia collaborando a riviste internazionali, sia con saggi sugli avvenimenti della Regione mediorientale.
“Battaglia per la pace” è il titolo della sua introduzione sulla situazione nel Medio Oriente anche alla luce dei gravi tragici avvenimenti delle ultime ore.
Alle 19,45, lo scrittore, giornalista, storico del movimento operaio e sindacale e della storia del fascismo e del dopoguerra, esperto di problemi economici e sindacali, Aldo Giobbio, porrà un interrogativo: “Libertà per chi?”
Il dottor Giobbio ha collaborato con l’Istituto Nazionale per la storia del movimento di liberazione in Italia e ha pubblicato sulle riviste “Letture”, “Inoltre” e “Il Ponte”. Ha tradotto per Mondadori “Anatomia del potere” di J.Kenet Galbraith.
Tra gli invitati di venerdì prossimo l’assessore alla cultura di Casina, Giovanna Caroli, che svilupperà il tema “Cultura come partecipazione”.
Nella fotografia Piazza Fontanesi in uno scatto di Sara Di Antonio.
Forse è proprio il caso di parlare di Pace oggi, perchè i motivi sui quali si è realizzata la pace degli ultimi 60 anni cominciano ad essere usciti di scena con gli effetti di questa crisi. Se è vero come è vero che si è tornati a situazioni analoghe e talora peggiori di quelle che furono la culla di evoluzioni belliche, ecco che c’è da domandarsi se il passaporto di libera circolazione alla speculazione finanziaria non vada invece ritirato. Giusto per riflettere.
(Javert)