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“Il mio prof. Gigli”. Firmato: Nicola Pignedoli

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Ha destato e continua a destare attenzione il pezzo pubblicato sul libro del prof. Cesare Gigli in uscita in questi giorni. In proposito ci è giunta alla casella della redazione una toccante testimonianza - che guarda caso mostra anche una singolare coincidenza temporale - che, rivolta al docente ma "aperta" a tutti, riteniamo interessante da condividere coi lettori. Ringraziamo Luisa Valdesalici che ce l'ha inviata.

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Dopo aver letto l’articolo ed i molti commenti, avrei voluto di getto lasciare anche il mio, di commenti. Purtroppo non ce l’ho fatta perché ha preso il sopravvento la tristezza e non solo.

Sono la mamma di Nicola Pignedoli, un suo allievo diplomatosi come geometra nell’anno 1994 e non posso che confermare quanto scritto in tutti i commenti. Nicola era “innamorato” di lei, Prof. Gigli, perché sapeva coinvolgere gli alunni trattandoli quasi come fratelli minori. Ricordo quando Nicola mi diceva che sarebbe andato a cena con il “suo prof. Gigli”, ricordo le conversazioni che facevamo su tutto e anche su argomenti politici, dove capivo che con il “suo prof. Gigli” anche di questo si parlava! Sì, perché insegnare è una missione che deve preparare i giovani non solo alle nozioni della materia, ma anche alla vita e quindi discutere di ogni aspetto che fa parte del quotidiano vivere.

Dopo aver sostenuto la prova orale all’esame di maturità, io e Nicola siamo andati a berci un caffè e gli chiesi se era contento di aver finito il percorso scolastico. Mi rispose di no, perché in quegli anni, mi disse, era stato bene. Non avendo ambizioni di voti, ma solo di farcela ogni anno, aveva vissuto gli anni delle superiori in armonia con i compagni di classe e gli insegnanti.

Aveva aggiunto di essere consapevole che gli aspettava un periodo più difficile: il militare, trovare il lavoro; di certo non avrebbe immaginato che il 16 maggio dell’anno successivo, era il 1995, la sua vita sarebbe terminata.

Quindi, Egregio prof. Gigli, sappia che oltre ad acquistare e leggere il suo libro che mi darà sicuramente molte emozioni, ha la gratitudine di una mamma per il Suo saper insegnare e, da qualche parte nell’Universo, anche il sorriso ed un grazie da parte di Nicola, per i momenti di studio, ma anche per i momenti passati in allegria.

Grazie di cuore per l’insegnante “VIGOROSO” che Lei è stato e che sarà… Undique pressi… fornices vigescunt… dove gli studenti stanno al Prof. Gigli come gli archi stanno al titolo del suo libro!

(Luisa Valdesalici, mamma di Nicola Pignedoli)

 

10 COMMENTS

  1. Dopo una notte passata letteralmente ad occhi aperti questa mattina l’apatia più totale mi ha tenuta a letto molto di più del solito. Mai avrei immaginato di ricevere la visita, con il libro in mano, del Prof.Gigli. Quando, dopo il suono del campanello, ho chiesto: “chi è?”, mi sono sentita rispondere: “Cesare!”. Debbo confessare che sono rimasta sorpresa e non avrei dovuto, perché l’affetto che Nicola nutriva per il “suo Prof. Gigli” non era riposto senza un valido motivo: vedo il suo sorriso abbozzato e sento la sua voce che mi dice: “mamma non ti devi stupire, il Prof. Gigli è troppo simpatico ed allegro”. Con le lacrime agli occhi, anzi piangendo, ho preso tra le mani il libro lasciatomi dal Prof. con dedica ed ho iniziato a scorrere le pagine, leggendo prima la formulazione degli esercizi, poi le risoluzioni che hanno riportato anche me indietro nel tempo. La lettura è stata veloce, sulle formule ritornerò in queste notti che saranno insonni. Questo è davvero un ottimo metodo per far apprendere una materia complicata come la fisica. E’ una miscela davvero ben riuscita. Anche le immagini aiutano molto, soprattutto per chi possiede una memoria visiva. Bene hanno fatto i genitori che hanno sollecitato la realizzazione di questa pubblicazione che, a parer mio, potrebbe essere un valido supporto scolastico. Per rendere il mio Grazie in sintonia con il libro, propongo il mio esercizio:
    Esercizio n° 50: In quanto tempo il Prof. Gigli riesce a far apprendere un esercizio di fisica?
    Soluzione: Capacità Docente Gigli x Simpatia, Allegria, Competenze = C.D.G. x S.A.C.
    Grazie al professore, grazie alla redazione di Redacon da parte mia e di Nicola.

    (Luisa Valdesalici – mamma di Nicola Pignedoli)

    • Firma - LuisaValdesalici
    • Come vede, Prof., ho dimenticato la T di tempo… Soluzione: T = Capacità Docente Gigli X Simpatia, Allegria, Competenze. T = C.D.G. X S.A.C (merito davvero un brutto voto, anche se la formula è inesistente!). Pazienza, ormai son vecchia e stanca! Ancora Grazie, con tanto affetto!

      (Luisa)

      • Firma - LuisaValdesalici
  2. L’insegnamento è un arte e quando viene dal cuore non può che portare cose positive e fantastiche. Non ci siamo mai sentiti solo alunni e professore, con te eravamo una famiglia, ci hai sempre ascoltato e se avevamo bisogno tu c’eri e sono sicura che ci sei ancora. Dopo 19 anni che la scuola è finita sei sempre nei nostri cuori. Grazie C.D.G. e, grazie Nicola!

    (Barbara)

    • Firma - Barbara
    • Gli anni passano in fretta, i ricordi rimangono e quando sono belli vanno coltivati e conservati gelosamente. I docenti fanno parte di una categoria che si ricorda ad ogni stagione della vita, così come gli amici di scuola, anche se ognuno poi fa le proprie scelte e segue percorsi di vita diversi. Leggi il libro, Barbara, rinfrescherai la memoria e farai due risate! Potrà servire anche alla tua Sofia. Grazie del ricordo e del commento.

      (Luisa Valdesalici)

      • Firma - LuisaValdesalici
  3. Ho un carissimo ricordo del prof. Cesare Danilo Gigli, soprattutto dal punto di vista umano… Per noi era il “mitico”…. e altrettanto caro è il ricordo di Pigna…. la sua Taunus… il suo essere non convenzionale…. Grazie Luisa per questa pennellata di ricordi…. Domani gli rivolgerò il mio pensiero, come ogni anno capita a metà maggio.
    Un abbraccio di cuore.

    (Fede Borel – come ai tempi della scuola)

    • Firma - FedeBorel(comeaitempidellascuola)
    • Hai ragione Federica, avete avuto nel Prof. Gigli un docente che ha saputo e sa cogliere i bisogni dei giovani. Grazie per come hai ricordato Nicola. La vostra è stata una classe ove, soprattutto nei primi tre anni, siete stati molto uniti ed affiatati. Grazie anche a te, Federica, per il commento. È bello comunque sentire un giovane che sa apprezzare momenti di vita trascorsi.

      (Luisa Valdesalici)

      • Firma - LuisaValdesalici
      • Si svolgerà sabato 18 maggio, alle ore 17,30 presso il centro “Onda della Pietra” di Castelnovo ne’ Monti, la presentazione del libro dell’ing. Cesare Gigli, che tanto interesse ha suscitato in tutto l’Appennnino. Si intitola “Undique pressi… fornices vigescunt”.

        (Fede)

  4. Il nostro ragazzo ci ha portato il libro del suo prof. Gigli, lo abbiamo letto a tavola, insieme, divertendoci, riconoscendo alcuni personaggi citati. Certo noi non conosciamo le formule ma per ogni esercizio abbiamo letto il risultato perché sollecitava la curiosità. E’ stupendo vedere come il prof. Gigli possa trasmettere il suo sapere ai ragazzi rendendo una materia certamente difficile in una materia comprensibile. Sono solo due anni che il prof. Gigli insegna al nostro ragazzo e tutto ciò che Luisa ha scritto nella sua lettera lo stiamo scoprendo anche noi, il prof. insegna ancora allo stesso modo, perché lui è così ed è una fortuna per i ragazzi avere prof. come lui. La riforma della scuola non dobbiamo chiederla ai politici ma ai prof. che ogni giorno sono a contatto con i nostri figli. Le famiglie, i genitori debbono insegnare il rispetto per la scuola e i professori. I professori debbono trasmettere il loro sapere la loro cultura con gioia, umanità e cercare di cogliere il meglio in ogni ragazzo perché in ognuno di loro c’è del buono.
    A te, Luisa, un abbraccio grande, le tue parole ci hanno commosso e ci hanno riportato al tuo dolore grande.

    (Fiorella e Gaddo Gatti)

    • Firma - GADDO