Home Economia Il Consorzio CONVA: “L’economia territoriale riparta dalle eccellenze delle aziende”

Il Consorzio CONVA: “L’economia territoriale riparta dalle eccellenze delle aziende”

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“Una proposta articolata per lo sviluppo dell’Appennino, capace di unire le tipicità territoriali a quelle culturali e, così, di generare offerta turistica. Un modello esportabile alla pianura”. E’ quanto affermano Gabriele Arlotti, nuovo presidente del Consorzio Conva e 

Montruccoli, Tarabelloni, Pavesi, Bertani, Leuratti, Arlotti (foto Silvano Sala)
Montruccoli, Tarabelloni, Pavesi, Bertani, Leuratti, Arlotti (foto Silvano Sala)

Simone Bertani, direttore, entrambi chiamati a nuovi ruoli nel consorzio attivo dal 1991 e che, ora, si propone con un nuovo statuto rinnovato e ampliato.

“Dopo oltre 22 anni di attività – spiega Gabriele Arlotti, 40 anni, titolare di uno studio di comunicazione – e a fronte dei mutati rapporti di collaborazione con gli enti a seguito della crisi, abbiamo deciso di fare leva e innovare le migliori esperienze attuate in questi anni e che in molti casi, hanno dato risposta ai produttori: un settore, però, per metà non tutelato da marchi d’impresa o europei e che vale oltre 300 milioni di euro per la sola provincia di Reggio Emilia”.

Dalla sua nascita il Consorzio Conva (che ha sede a Castelnovo Monti in via Micheli 3/M) si è attivato per la valorizzazione delle attività di impresa, dei territori e della persona. Tra gli esempi salienti la qualificazione e il rilancio di alcune produzioni tipiche del reggiano e del modenese, come il Parmigiano Reggiano di Montagna, il Furmaìn, il Pecorino dell’Appennino Reggiano, il salame Fiorettino, la Pancetta Canusina, il Culatello di Canossa, lo Zucco, ma anche iniziative territoriali, come gli 850 anni del Formadio, la nascita della Nazionale del Parmigiano Reggiano, attività di assistenza tecnica, il calendario d’eventi di Buon Appennino e, anche l’organizzazione di eventi culturali come La via dei presepi, il Pane di Matilde o la partecipazione a fiere locali e internazionali.

“Questo Consorzio associa imprese con diverse peculiarità – rileva Simone Bertani, 34 anni, tecnico presso un’associazione di categoria – e oggi proponiamo iniziative mirate sul territorio per il rilancio di un’economia segnata dalla crisi. Da qui la proposta, ad enti e imprese locali, per la qualificazione dei marchi di impresa per la tutela e la valorizzazione delle principali eccellenze non ancora tutelate nel reggiano”.

Sul fronte delle iniziative turistiche legate al territorio, il Consorzio Conva, in collaborazione col Parco nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano e il Comuni dell’Appennino, propone l’edizione 2013 del Festival Artumanze, festival artistico che propone un insieme di installazioni e performance d’autore (e biodegradabili) in Appennino.

Il nuovo consiglio del Consorzio Conva, che ha sede a Castelnovo ne’ Monti, esprime come consiglieri: Ivano Pavesi (presidente uscente, nominato presidente emerito), Agostino Leuratti (vicepresidente, titolare de La Natura), Silvia Tarabelloni (La Maestà Bio), Ubaldo Montruccoli (Agriturismo il Crocicchio).

4 COMMENTS

  1. Vengo a sapere di questo consorzio solo oggi, nonostante sia stato fondato nel 1991; gli obiettivi solo lodevoli e sicuramente il nuovo direttivo ha una grandissima voglia di fare, mi dispiace solo che nel Consiglio non è rappresentato il crinale, niente rappresentanti di Villa Minozzo, Ramiseto, Collagna, Busana, Ligonchio. Non so di chi sia la colpa, comunque un peccato.

    (Mauro)

    • Firma - mauro
  2. Grazie degli apprezzamenti, Mauro. In merito alla questione posta ricordo solo che trattasi di consorzio e non di ente pubblico. I soci titolari o rappresentanti d’impresa aderiscono liberamente al consorzio e sono rappresentati in consiglio – per quanto il Conva sia affettivamente legato all’Appennino e al crinale, come hanno dimostrato negli anni i progetti su Pecorino dell’Appennino reggiano, piccoli frutti, Buonappennino, la via dei Presepi ed altri – semplicemente in virtù dell’espressione d’impresa tout court, in base alla mission sociale e non a confini fisici o provinciali.

    (Simone Bertani, direttore)

    • Firma - BertaniSimone
  3. Tanti auguri al nuovo Consiglio e ringraziamenti al vecchio che per vent’anni ha cercato di valorizzare il meglio del nostro Appennino, nel nostro Paese e anche all’estero, e sono sicuro che continuerà quest’opera anche negli anni a venire. Di nuovo tanti auguri e buon lavoro.

    (Domenico Amidati)

    • Firma - DomenicoAmidati
  4. Buon lavoro a tutto il nuovo consiglio, in particolare al presidente e ad alcuni consiglieri, di cui conosciamo bene la competenza, la passione e i prodotti, certi che lo sviluppo turistico di un territorio si possa raggiungere unendo tipicità territoriali a quelle culturali di cui tutto l’Appennino è dotato.

    (Betty Gazzetti, Edda Chiari, Fabrizio Carponi di Ideanatura)

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