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Per la prima volta il Vescovo Camisasca in visita ufficiale in Appennino

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Il Vescovo fra i cresimandi di Toano
Il Vescovo fra i cresimandi di Toano

Scrittore, con oltre 45 testi,  filosofo, e speaker radiofonico Monsignor Massimo Camisasca dal 29 settembre 2012 succede al vescovo Adriano Caprioli alla guida della diocesi di Reggio Emilia-Guastalla.

Domenica ha concelebrato il rito della confermazione alla presenza dei parrocchiani di Toano Massa e Manno.

Nel corso dell'omelia Il Vescovo ha elogiato la bellezza dei panorami visti lungo il percorso, sicuramente luoghi ideali per una serena vacanza che si augura di poter fare in futuro.

Le sue parole, semplici e dirette, hanno fatto intuire l'umanità, l'umiltà e la disponibilità di Sua Eccellenza, e non pochi fedeli, confrontandosi dopo la funzione, hanno ribadito quanto  dell'umile Papa Francesco vedano in Camisasca.

 

 

 

 

 

 

10 COMMENTS

  1. Ringraziamo il Signore (anche il Papa emerito Benedetto XVI che lo ha fortemente voluto a Reggio Emilia) per il dono di questo grande Pastore, già entrato nel cuore della gente. Una guida illuminata e determinata di cui la diocesi ha tanto bisogno, in quest’epoca storica dove la morale cristiana è oggetto di molti, direi troppi, compromessi (don Gallo docet…).

    (Ivano Pioppi)

    • Firma - Ivano Pioppi
  2. Io invece ammiro più chi si è dato da fare come don Gallo, in maniera pratica, che non chi si presenta con abbigliamenti dorati, grandi copricapi. Chi deve rappresentare Gesù e la sua umiltà e viene indicato come Sua Eccellenza, chi spende milioni di euro per adattare la sede secondo i gusti del nuovo vescovo, ecc., pur non mettendo in dubbio che si possa trattare di brava persona. Meglio una morale cristiana con qualche compromesso che l’ipocrisia cristiana…

    (Fernando)

    • Firma - fernando
  3. I milioni di euro li ha spesi il vescovo Caprioli, trasformando una cattedrale cattolica in un tempio calvinista. Caro Fernando, io ammiro i preti come don Oreste Benzi, che operava con le stesse categorie di persone di don Gallo ma rimanendo fedele al Vangelo e al Magistero della Chiesa, senza troppe apparizioni in tv e in cortei politici. Ricordiamoci che San Francesco era povero ma non pauperistico e per il culto a Dio dovevano essere riservati tutti gli onori e bellezze possibili. Grazie.

    (Rowan)

    • Firma - rowan
  4. Da quel che so anche in occasione dell’insediamento di questo vescovo sono stati spesi molti soldi per rinnovare i vari palazzi secondo i gusti di quest’ultimo ma non si vuole fare i conti a nessuno, solo sottolineare come un non credente come me ammira più chi fa concretamente in mezzo ai bisognosi di chi predica e basta in mezzo al lusso venerato dai fedeli (al di là delle qualità personali della singola persona), che sia un don Benzi fedele alla chiesa o un don Gallo meno fedele. Poi mi pare che Gesù non si facesse chiamare Sua Eccellenza e che San Francesco era proprio un difensore del pauperismo, che si proponeva niente di meno che seguire alla lettera l’insegnamento dei vangeli in materia di austerità e di altruismo… Guarda caso anche molti seguaci di questo sistema di pensiero sono stati vittima di massacri da parte della chiesa che non voleva mettere in discussione il diritto alla ricchezza materiale…

    (Fernando)

    • Firma - fernando
  5. Che bello, approfittare dell’articolo di Redacon per schierarsi e battezzare i bravi e i meno bravi. Come se non fossero possibili o apprezzabili le varietà di carismi. Grazie sig. Pioppi per avere dato puntualmente il via.

    (SC)

    • Firma - SC
  6. Ciao Fernando, ti consiglio di leggere: lettera ai custodi ff241, lettera a tutti i chierici ff 208-209,
    testamento ff113-114. Altro che pauperismo. Comunque nella Chiesa ci sono diverse sensibilità, tutte legittime. Un po’ come succede nell’anglicanesimo, dove coesistono tendenze filocattoliche ed evangelicals.

    (Rowan)

    • Firma - rowan
    • Mah, non credo abbia molta importanza quello che faccio io, credo che per fortuna qui è ancora possibile esprimere delle opinioni, tra l’altro senza offendere nessuno, ma dando la mia versione della realtà. Mi sembra così evidente, al di là del pensiero di san Francesco che però ha dato il vero esempio con la sua vita, che c’è molta differenza tra quello che è scritto nel Vangelo e alcuni comportamenti di chi lo dovrebbe rappresentare, soprattutto ai piani alti…

      (Fernando)

      • Firma - fernando