Non solo sbandati, vandali e ubriachi: il tristemente noto “quadrilatero del degrado”, ovvero l’area del centro storico di Reggio Emilia ricompresa tra le vie Secchi, Roma, Sessi e vicolo Bonini sembrerebbe essere meta “gradita” da chi si dedica al business degli stupefacenti su ampia scala.
A scoprirlo sono stati i carabinieri del Nucleo operativo della Compagnia di Castelnovo ne' Monti, che in un blitz, condotto insieme ai colleghi del Comando provinciale cittadino, hanno localizzato in un appartamento di vicolo Bonini la base operativa del’attività di spaccio praticata da due reggiani tra cui proprio un montanaro, che ha trasferito il suo domicilio da Castelnovo ne' Monti al quadrilatero del degrado, probabilmente ritenuta area più remunerativa.
Con l’accusa di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti i militari castelnovesi e reggiani hanno arrestato due giovani di 21 e 23 anni, rispettivamente residenti a Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti che avevano però stabilito il domicilio in vicolo Bonini, nel centro storico reggiano.
All’interno della camera da letto i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato oltre mezzo chilo di hashish (564 grammi in parte suddiviso in dosi pronte allo spaccio), alcuni grammi di marijuana, il classico armamentario per il confezionamento delle dosi (bilancino e bustine di cellophane), unitamente a un migliaio di euro, provento dello spaccio. All’atto del blitz nel covo dello spaccio sono stati sorpresi anche due giovani acquirenti.
Si alza quindi il livello di attenzione dei carabinieri su questa zona cittadina presidiata non solo da sbandati e ubriachi ma anche da spacciatori, che la scelgono come zona dove fissare la base dello spaccio. I carabinieri del Nucleo operativo di Castelnovo ci sono arrivati proprio mettendo sotto la lente il giovane “parrocchiano” che da poco si era trasferito nel centro storico reggiano. Localizzata la casa in vicolo Bonini, i militari hanno sostituito i servizi “visibili” da tempo in atto nella zona con servizi “discreti” in quanto posti in essere da personale in abiti civili. Si è quindi appurato che l’appartamento era frequentato da giovani assuntori, per cui ieri sono stati rotti gli indugi con il blitz che ha portato ai due arresti ed al maxi sequestro di droga sottratta al mercato del “quadrilatero del degrado”.