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Tra mancanza di lavoro e “buchi” pensionistici

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I conti Inps: nel 2012 un buco da nove miliardi. Il 15,9% del Pil italiano è speso in pensioni. Aumenta l’erogazione per la cassa integrazione.

Sono stati resi noti in questi giorni i conti dell’Inps: la fotografia è quella di un paese invecchiato e di un sistema pensionistico e di sistemi di ammortizzatori sociali che non lascia tranquilli.  Occorre premettere che i conti del 2012 tengono in considerazione la gestione finanziaria di competenza del nuovo Inps nel quale è stato incorporato il sistema pensionistico Inpdap ed Enpals (le casse di previdenza degli ex dipendenti pubblici); il saldo negativo è di quasi 9 miliardi di euro, dovuto esclusivamente alla gestione dei dipendenti pubblici ex Inpdap.

Il disavanzo del 2012, pari a 8,996 miliardi, risulta dalla differenza tra 376,896 miliardi di entrate a fronte di  385,892 miliardi di uscite. A ciò si deve aggiungere la diminuzione del patrimonio Inps: l'incorporazione dell'ente pensionistico dei lavoratori della P.A, già in rosso nel 2011 per 10,269 miliardi, ha fatto scendere il patrimonio netto da 41,3 miliardi nel 2011 a 22 miliardi nel 2012. Ma il presidente Inps afferma sicuro, che il deficit «non preoccupa la stabilità finanziaria del sistema. Il sistema è in piena sicurezza». Altrettanto il ministro del Lavoro Enrico Giovannini, che afferma che la riforma Fornero ha messo in sicurezza il sistema nel lungo termine. Sarà così davvero ? lo scopriremo presto, temo.

Intanto quasi la metà degli oltre 15 milioni di pensionati – vale a dire tre pensionati su quattro - prende meno di 1.000 euro al mese e circa un terzo tra i 500 e i 1.000 euro.

 

E nel 2012 sono stati spesi 261,3 miliardi (15,9% Pil) per 21,1 milioni di assegni

Ammonta a 261,3 miliardi la spesa sostenuta nel 2012 dall'Inps per le pensioni pubbliche e private, il 15,9% del Pil : ogni mese l'istituto eroga 21,1 milioni di pensioni, sia previdenziali sia assistenziali, a 15,9 milioni di cittadini. L'assegno medio mensile è 881 euro per le pensioni Inps, 1.725 euro quello per le pensioni ex Inpdap 1.175 quello per le pensioni ex-Enpals. Lo scorso anno la spesa per le sole pensioni Inps è stata di 198 miliardi, pari all'1,8% in più rispetto al 2011.

 

Nel 2012 sono in cassa integrazione 1,6 milioni di lavoratori

Nel 2012 sono stati autorizzati 1,1 miliardi di ore di cassa integrazione (+12% sul 2011) per oltre 1,6 milioni di lavoratori interessati (+28,5%). L'Inps sottolinea che la spesa totale per le prestazioni è stata pari a 6,2 miliardi di euro (compresa la copertura per la contribuzione figurativa). Sono stati erogati 22,7 miliardi di euro per le prestazioni di sostegno al reddito (compresi i contributi figurativi), tra cassa integrazione guadagni, indennità di disoccupazione e di mobilità; beneficiari  circa 3,2 milioni di persone.

Se questi sono i dati non credo che ci sia da stare tranquilli: la popolazione invecchia, i giovani non trovano lavoro, i lavoratori lo perdono. Il costo pensionistico sul Pil è davvero impressionante. Dove sia vista la ripresa devo - onestamente - ancora capirlo.

2 COMMENTS

  1. Non capisco se l’assenza di commenti sulla crisi economica di questi 5 anni (tra parentesi lunga come la seconda guerra mondiale, con la differenza che non è ancora finita) sia frutto di una diffusa rassegnazione o del fatto che moltissimi stano bene lo stesso. Oppure perché ci hanno così tanto ed ad arte infarciti di tabù che nessuno osa affrontarli.

    (Dantes)

    • Firma - dantes
    • Desolante l’assenza di commenti! L’impressione è che ormai possono fare quello che vogliono, come ad esempio mescolare enti in pareggio con altri in forte negativo, pensioni baby più alte di chi ha lavorato e fatto sacrifici per una vita intiera, con pensioni d’oro spesso immeritate. Un mescolone gigantesco. Come mai l’INPDAP è in forte rosso? Se la domanda è lecita mi chiedo se lo Stato, di recente e da buon contribuente, ha pagato i contributi INPDAP ai suoi dipendenti. Cassa integrazione che paghiamo tutti noi per agevolare la delocalizzazione delle fabbriche in altri paesi e sfruttare la manodopera per poi venderci il prodotto a prezzo italiano. Forse stanno misurando il grado di sopportabilità della gente. E noi italiani siamo molto pazienti!

      (commento firmato)

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