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A Ligonchio si parla del mondo

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Il tavolo dei relatori

"Le cose che cambiano nel mondo" è il tema dell'intervento che Romano Prodi ha sviluppato ieri presso la Centrale Enel di Ligonchio, in cui trova posto anche l'Atelier delle acque e delle energie "Di onda in onda". L’iniziativa è stata promossa dal Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano e da Reggio Children. Accanto a lui, Carla Rinaldi, presidente di Reggio Children, che ha introdotto, Fausto Giovanelli, presidente del Parco, e Giorgio Pregheffi, sindaco di Ligonchio.

Romano Prodi ha intrattenuto una platea numerosa e attenta. Oltre ad Iva Zanicchi, in vacanza nel suo paese natale, erano presenti la sen. Leana Pignedoli, la presidente della Provincia Sonia Masini, il presidente della Camera di commercio Enrico Bini, il presidente del Gal Luciano Correggi, il capitano della compagnia carabinieri di Castelnovo ne' Monti Mario Amoroso, i sindaci di Busana, Collagna, Ramiseto, Fivizzano, Monchio delle Corti e alcuni assessori al turismo alla cultura e allo sport dei comuni montani.

Prodi a LigonchioProdi ha raccontato di essere stato a Ligonchio 60 anni fa quando ancora c’era un carrello dell’Enel che trasportava cose e persone da Tarlanda a Presa Alta: “Tanto tempo è passato da allora e molte cose sono cambiate”. Complimenti per il lavoro svolto da Reggio Children e dal Parco sul progetto dell’Atelier "Di onda in onda" legato proprio alla sostenibilità ambientale. Un atelier diffuso nel territorio, dove esplorazioni e sperimentazioni esterne e interne si possono intrecciare e alimentare tra di loro, generando una sensibilità più ampia sui temi della scienza e dell’ecologia da cui far emergere l’idea che l’uomo e il suo habitat sono in costante interazione e modificazione reciproca.

Le considerazioni del prof. Prodi sono state soprattutto incentrate sul quadro internazionale, tanti temi trattati si trovano anche nel suo recente libro "Capire il mondo, il futuro sfida l'Europa": Prodi e Zanicchila globalizzazione sta ridisegnando i profili del pianeta, generando un cambiamento vasto e profondo. Alla Centrale Enel, in questo luogo "trasformato", si comprende questa trasformazione epocale: la crisi degli Stati Uniti e dell'intero Occidente, l'ascesa della Cina e dei paesi emergenti, i compiti e le responsabilità dell'Europa delineano i contorni del mondo nuovo che sta nascendo. "Nonostante le gravi difficoltà del momento, non mancano i segni di speranza nel futuro".

 

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