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Per rendere omaggio a Don Domenico Orlandini, il partigiano “Carlo”

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Don Domenico OrlandiniRicorrendo quest’anno 2013 il centenario della nascita di Don Domenico Orlandini, “Carlo”, l’Associazione liberi partigiani italiani-Partigiani cristiani (Alpi-Apc) di Reggio Emilia, aderente alla Federazione italiana volontari della libertà, ha ritenuto doveroso solennizzare questa ricorrenza nel suo paese natale, Poiano di Villa Minozzo, dove, dal 1941 al 1943, fu anche vicario sostituto del parroco e dove, all’indomani dell’armistizio dell’8 settembre 1943, iniziò la sua generosa attività sia a favore degli ex prigionieri angloamericani in fuga dai campi di prigionia sia dei nostri soldati reduci dal disfacimento del Regio esercito, per sottrarli alla cattura da parte delle forze armate tedesche trasformatesi in forze di occupazione.

La ricorrenza ha avuto luogo questo poemeriggio, alla presenza del presidente dell’Alpi-Apc reggiana Danilo Morini, del sindaco di Villa Minozzo Luigi  Fiocchi e del presidente dell’Associazione nazionale alpini di Reggio Emilia Emilio Schenetti. Alle 17 S. Messa celebrata dal vescovo reggiano-guastallese Mons. Massimo Camisasca, che volentieri ha voluto prendere parte all'appuntamento. Nell’occasione è stato anche presentato un libro biografico su Don Domenico Orlandini, “Carlo, prete e comandante partigiano”, scritto dal prof. Giuseppe Giovanelli, già autore della storia della 284a Brigata Fiamme Verdi “Italo” (per il Regio esercito: “Battaglione Fiamme Verdi del Cusna”), fondata a e comandata dallo stesso  don “Carlo”.

 

2 COMMENTS

  1. Complimenti agli organizzatori di questa iniziativa e grazie a tutti coloro che si impegnano per ricordare chiunque abbia fatto del bene a chi ne aveva bisogno, indipendentemente dal colore della camicia che indossava. Mio Padre era un partigiano del Don Pasquino e spesso mi parlava di brave persone che combattevano nelle Fiamme Verdi, ne ricordo una in particolare, il Prof. Marconi di Castelnovo.

    (Lino Franzini)

    • Firma - LinoFranzini
  2. Sono la nipote di Don Carlo. A nome mio e degli altri nipoti ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per la riuscita della bella manifestazione che ci ha veramente commosso. Un grazie particolare all’avv. Danilo Morini, presidente A.L.P.I.-A.P.C., agli alpini, al prof. Giuseppe Giovanelli, autore del bellissimo libro, ed al Vescovo, Mons. Massimo Camisasca, che nella sua omelia ha perfettamente colto non solo il valore storico di Don Carlo ma anche e direi soprattutto il suo essere prete e uomo di fede nel terribile periodo della guerra. Grazie ai sindaci, alle autorità presenti e a Elio, comandante dei vigili urbani. Insomma, grazie a tutti quelli che si ricordano del mio indimenticabile zio.

    (Rita Scali)

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