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Carpineti fa rima con sport

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Carpineti e lo sport, la storia di un legame sempre più saldo ed intenso, oltre che baciato da grandi risultati. Questi mesi sono ricchi di soddisfazioni e di conferme sull'eccellente vocazione sportiva del territorio carpinetano, sia con le attività portate avanti da appassionati nostrani, sia per la parte del turismo sportivo, che ha come fiore all’occhiello la presenza del Sassuolo calcio, appena promosso in serie A ed ormai amico storico del paese.

Il Torneo della montagna, la più sentita manifestazione di calcio estivo di tutta la Provincia, sta decisamente parlato carpinetano. Sia il Carpineti, squadra del capoluogo, che il Valestra hanno infatti raggiunto la semifinale, dove si sono sfidate fra loro per decidere la finalista (gara vinta dal Valestra, a cui vanno i complimenti dell'amministrazione). Ma qualunque fosse stato il risultato, di certo è stato un successo e ci sarà finalista del territorio. Una doppia grande impresa, che riempie di orgoglio l'Amministrazione comunale per quanto fatto dai dirigenti e dai giocatori delle due società, persone che amano lo sport ed il loro paese e che cercando di valorizzarlo con i fatti, sul campo.

Ma le soddisfazioni si allargano.

Sempre rimanendo al Torneo della montagna, va ricordato che l’impianto sportivo del capoluogo ospiterà la finalissima, il 4 agosto scorso, e non si può certo definire una novità. Da anni i campi da calcio carpinetani paese sono fra i migliori della montagna reggiana, sia per qualità delle strutture in sé sia per l'accoglienza per gli spettatori; e le conferme certo non mancano. Al massimo ogni tre anni il nostro campo sportivo è sede della finale del Torneo della montagna e da oltre un lustro le strutture ricettive e sportive carpinetane accolgono il ritiro precampionato del Sassuolo, appena promosso in serie A.

Matteo Rossi
Matteo Rossi

E qui si arriva ad un’altra bella gioia. Il rapporto fra Carpineti e il Sassuolo calcio è sempre più solido, tanto che anche l’approdo in serie A non ha fatto cambiare idea alla società neroverde (e le tentazioni certo non sono mancate): la formazione sassolese, anche nel 2013, ha scelto Carpineti, le sue strutture, la sua accoglienza, come base per la preparazione estiva. Con tutte le positive ricadute sul territorio. La possibilità di assistere agli allenamenti di una squadra di serie A richiama ogni giorno parecchie persone ai campi sportivi e il “movimento” genera opportunità di lavoro per le strutture ricettive. L’Amministrazione comunale non può che ringraziare il Sassuolo calcio per questa bella conferma, giunta nell’anno più bello per i neroverdi, quello del salto nella massima serie. E neppure le offerte che questo successo ha generato hanno impedito alla società sassolese di tornare a Carpineti. Un fatto che parla della serietà e dell’umanità dei dirigenti del Sassuolo, ma che testimonia anche della buona qualità dell’offerta, ricettiva e sportiva, che il lavoro di tante persone carpinetane ha costruito negli anni.

Ecco dunque l'orgoglio dell’assessore allo sport di Carpineti, Matteo Rossi, che dice: “Quando si parla di realtà sportive di eccellenza nella nostra montagna, io concordo pienamente, ma va sottolineato che si tratta di un sistema-territorio, nessun paese da solo può realizzare grandi imprese: un paese da solo, per quanto efficiente, non potrebbe avere un grande impatto, la presenza di diverse realtà alza il livello è utile per tutto l’Appennino. Questo va ricordato e sottolineato. La presenza di tante realtà sportive di eccellenza nella nostra montagna è frutto del lavoro di tutto l'Appennino e porta vantaggi a tutta la zona”. Per quanto riguarda Carpineti, poi, Rossi si concede una digressione: “La vera serie A l’abbiamo noi qui, verrebbe da dire, e a confermare la tesi ci sono sia i risultati sul campo delle nostre formazioni, sia la presenza del Sassuolo e quella, prossima, di altre società che scelgono il nostro territorio come ritiro”.

 

1 COMMENT

  1. Da anni i campi di calcio carpinetani paese sono tra i migliori… Eh no, signor Rossi, nel suo Comune ci sono gli impianti sportivi a Marola dell’A.S.D Tricolore Marola che per la posizione dove sono ubicati per il contorno dei boschi e della loro funzionalità non invidiano nessun altro impianto limitrofo. Per di più hanno un’altra caratteristica, sono privati. Mi spiego meglio. Sono stati costruiti dagli aderenti dell’A.S.D Tricolore Marola nell’arco di oltre 50 anni senza nessun onere a carico della collettività. Nessun paese da solo può realizzare grande imprese… Ebbene, la A.S.D Tricolore Marola per tutti gli anni ’70 ha realizzato grandi imprese, ha portato per la prima volta in ritiro a Marola la Reggiana di serie B togliendola al comune di Zocca. La stessa Reggiana ha scelto il ritiro di Marola per un decennio contribuendo allo sviluppo affermativo del turismo a Marola. In questi anni la Reggiana ha cambiato diversi allenatori, ma tutti manifestavano un alto gradimento degli impianti e dell’ubicazione. Per informazione Marola è stata sede di ritiro prima di Carpineti dell’A.C. Sassuolo all’epoca del presidente Costi, dell’A.C. Carpi, di tutto il settore giovanile dell’A.C. Livorno e di numerose squadre di categoria e nel tempo abbiamo dovuto rifiutare richieste dell’A.C. Parma, A.C. Ternana, A.C. Livorno per mancanza di disponibilità alberghiera, non certo per negatività degli impianti. Come vede una piccola società da sola può anche realizzare grandi cose e le continua a realizzare mantenendo in efficienza i suoi impianti privati ad uso pubblico. Se nel frattempo come assessore allo sport volesse ricordarsi delle promesse fatte un paio d’anni fa di contribuire con un aiuto comunale alla manutenzione di tali impianti sarebbe ben riconosciuto…

    (Tiziano Bertacchi, presidente A.S.D. Tricolore Marola)

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