Home Cronaca “Il principio di legalità non può essere messo in discussione”

“Il principio di legalità non può essere messo in discussione”

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In seguito alla sentenza della Cassazione a carico di Silvio Berlusconi, il Senato ha dato via in tempi brevissimi (nemmeno una settimana) all'iter necessario per valutare la decadenza del suo mandato parlamentare.

La felinese Leana Pignedoli, senatrice del Pd, dice: "La giunta per le immunità, che si è riunita ieri, 7 agosto, ha infatti stabilito all'unanimità che il relatore farà la sua proposta nella seduta del 9 settembre, riducendo al minimo l'intervallo temporale, così come richiesto dal gruppo del Pd. Le  norme in materia prevedono, infatti, tempi tecnici per permettere la comunicazione all'interessato in merito all'avvio del processo di decadenza, un termine di 20 giorni per lo stesso per eventuali contro deduzioni, la successiva proposta del relatore alla giunta e la decisione di quest' ultima. Questo per quanto riguarda procedure e tempi".

Prosegue: "Nel merito, a differenza della questione di ineleggibilità, che richiedeva valutazioni complesse legate, come si sa, ad una interpretazione di una disposizione di non univoca lettura, la questione della 'decadenza' per sopravvenuta condanna non lascia margini di interpretabilità. Per questo il Partito democratico ha chiesto sin  dal primo momento l'applicazione della legge: in qualsiasi ordinamento democratico il principio di legalità non può essere mai messo in discussione e nessuna esigenza di governo, ancorché nell'emergenza del Paese, può prevalere su un valore fondante come questo. E' un atto dovuto. Berlusconi deve perdere il suo mandato parlamentare".

 

4 COMMENTS

  1. Non è una critica personale alla senatrice Leana Pignedoli (uno solo può far poco ma l’esempio lo si può dare votando in aula secondo coscienza), ma mi chiedo come mai i vertici di ogni sigla succeduta al P.C.I. abbiano sempre avuto paura, o accettato, che potesse governare una persona che già aveva avuto problemi con la giustizia dal 1974. Capisco chi lo ha votato (sono persone che come lui hanno interessi economici o, se sono poveri diavoli, è perché mancano di cultura), ma voi, senatori e deputati all’opposizione, come avete fatto ad accettare!? O, forse, si dovevano coprire magagne anche nell’attuale PD e precedenti? Mi pare lecito porsi tale domanda. Voglio vedere come voteranno senatori e deputati sull’ineleggibilità! Come per la riduzione dei vostri stipendi o del finanziamento ai partiti? Capisco che per fare politica occorra denaro, ma non è lecito che giacciano milioni di euro nelle casse di ogni partito (da spendere non si sa come) e ci siano persone che faticano a rimanere a galla! Con 1429 euro lordi di pensione il caro Monti mi ha tolto l’aggancio al costo della vita, roba di 10 o 20 euro massimo al mese, ma a me li ha tolti! Va beh, anche a voi hanno fatto qualche taglio, tagliare su 10, 12, 13mila euro al mese si può accettare ma su 1.059 euro netti si ingoia male e sale il malcontento! C’é un abisso tra Roma, centro del potere, e il paese reale! E le parole non bastano più! Un saluto caro!

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici
  2. Sono molto contenta, cara amica, per il ritrovamento dell’oggetto rubato e ringrazio anch’io Ezio Barozzi che conosco da una vita; ma sono ancor più contenta per il “discorso” molto importante che hai intavolato – spero che continui – con la sen. Pignedoli. In questi giorni appena passati, dopo aver sentito il vecchio giudice Esposito bofonchiare in un napoletano incomprensibile ai più quello che non doveva dire, mi sono domandata se noi italiani qualche diritto lo abbiamo ancora, come quello di capire quello che un giudice della Suprema Corte, seduto lì – si è detto – da almeno 54 anni stava blaterando… 54 anni! Ma nessuno protesta? Ma quanto guadagna? Con che pensione andrà in quiescenza? Con che liquidazione? Altro che Berlusconi! Il sistema è talmente marcio che spero non venga in mente a nessuno di pensare che saremo felici e contenti perchè “la legge deve essere uguale per tutti e bla, bla, bla, bla”. A me sembra un po’ zoppicante una democrazia che silura un eletto da almeno 8 milioni di persone con un atto giudiziario accelerato e quattro o cinque “rotoli di papiro” che si esprimono come abbiamo sentito. I politici hanno divorato la politica e divorato il divorabile, complici di un sistema marcio a tutti i livelli, con la gente del paese reale che è lontana anni luce dalle varie caste, alcune delle quali assolutissimamente intoccabili, che stanno lì – ingombri inutili – finchè morte non se li rapisca. Non vi crediamo più, non fate i puritani che fate sbudellare dal ridere… “Non saremo complici”… Perchè, cosa siete? A cosa vi siete adattati in tutti questi anni in cui la torta è diventata sempre più piccola per noi, operai, metalmeccanici, lavoratori in genere, insegnanti – la laurea meno valutata in Europa e quanti soldi per arrivarci. Tutti a casa se vogliamo salvarci. Grazie per l’ospitalità e un abbraccio a Luisa, amica di sempre.

    (Paola Agostini)

    • Firma - PaolaAgostini
  3. Purtroppo da un trentennio siamo in una democrazia zoppicante, Paola carissima! E, come gli struzzi, fin che le acque erano calme, tutti zitti; ora che sono molto, molto agitate, protestiamo e giustamente. Un po’ è anche colpa nostra… Fin che non toccano il tuo orticello, la politica non interessa! Ho avuto la fortuna di avere un’insegnante di lettere e filosofia molto brava, si chiamava Gina Caccialupi in Costi… montanara di Collagna… che mi ha fatto capire quanto é importante la partecipazione alla vita politica di ciascuno! Questo dice quanto sia importante il lavoro di un docente! L’anomalia é che una persona sia potuta entrare in politica per risolvere i suoi problemi economici pur essendo già stato processato per frode fiscale comprandosi finanzieri che poi si sono licenziati e sono passati a Fininvest… e via di questo passo fino ad ora… Ma l’opposizione dov’era? Esce ora che esiste un legge del 1957? A scuola si diceva: “Scalda il banco”. Scaldano il banco anche senatori e deputati… O sono conniventi o coinvolti tutti quanti? Mai nessuno ha spremuto un po’ le meningi e si é chiesto cosa stava succedendo? O tutti debbono sottostare a qualcuno!? Convengo con te, Paola, che ascoltando il giudice Esposito tutte le domande te le fai! Io una risposta me la sono data. Non é lì certamente per “il merito” come per nessuna carica, ma per scambi politici! Anche questa intervista é una mossa studiata. “A buon intenditor poche parole”. Il fatto grave é che non vedo alternative. A risentirci, almeno qui! Quanto sono importanti questi spazi! Anche solo per un confronto, uno scambio educato di idee!

    (Luisa Valdesalici)

    • Firma - LuisaValdesalici