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Tra suoni e leggende si cammina in Valcalda, si ascolta e si medita

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Camminare sui sentieri di montagna ascoltando i suoni della natura, ma anche seguendo la narrazione di storie e leggende d’altri tempi, sulle note di un violino. Respirare e meditare secondo l’antica pratica cinese del Chi Kung e, infine, liberare la mente tra sonorità indiane al fresco del bosco.

“Suoni e leggende nella magia della Valcalda. Itinerari di musica e racconti verso il Passo della Volpe”, il trekking che l’associazione “Villacultura” propone per domenica 11 agosto su un tratto dello splendido crinale dell’Appennino reggiano, “non vuole essere una semplice passeggiata ma un vero e proprio percorso di esplorazione sensoriale, un cammino di meditazione per ritrovare l’energia del corpo e della mente”, spiega la presidente Elisabetta Guidetti. Una formula che Villacultura ha già sperimentato con successo in due precedenti occasioni e che ora si arricchisce del sostegno e della collaborazione del Consorzio di Bonifica dell’Emilia Centrale e della Pro Loco di Civago.

Il ritrovo dei partecipanti è previsto per le ore 8,30 in Piazza del Volontariato a Villa Minozzo, per poi raggiungere tutti insieme Case Cattalini di Civago e da qui partire alle ore 9,30 in direzione del “Passo della Volpe” (sentieri CAI 681 e 607) sul monte Ravino (Alpe di Vallestrina). “Ci muoveremo con lentezza e tranquillità – comunicano gli organizzatori - per dare modo a tutti di vivere serenamente questa esperienza, conquistando insieme la meta. E’ un percorso di sei km complessivi, con un dislivello di settecentotrenta metri circa, che effettueremo in tre ore di cammino”.

Il trekking, condotto dalla guida ambientale escursionistica Davide Malvolti, sarà intervallato dalle narrazioni di Angela Delucchi, dalle sessioni di Chi Kung di Susan Reed e dalle performance musicali del maestro Ezio Bonicelli. Al termine dell’escursione sarà possibile pranzare all’ombra del ciliegio.

Ma la giornata non è finita qui perché alle ore 17,00, nella località “Pianello di Valle Calda” a Civago (vicinanze raggiungibili coi mezzi), è previsto un suggestivo e affascinante concerto tributo al compositore, maestro e scrittore indiano Ravi Shankar con i musicisti Giovanni Mareggini (flauti), Simone Beneventi (marimba) e Stefano Grazia (tablas indiane) che, oltre ad alcuni brani del virtuoso di sitar più noto al mondo, eseguiranno pezzi di Alec Wilder, Gareth Farr e David Lang.

“Questo progetto musicale – comunicano dal gruppo - volge lo sguardo ad uno specifico spaccato della storia recente, quello che ha visto numerosi compositori abbracciare le filosofie e le pratiche zen ed estremo-orientali, tradizione musicale indiana in primis. Il grande maestro Ravi Shankar ha invertito la direzione di questo processo volgendo viceversa il suo sguardo all'Occidente, facendosi ambasciatore di successo della propria cultura musicale nel mondo”.

I prezzi: pranzo e concerto 10 euro, solo concerto 7 euro, bambini (0-12 anni) 3 euro tutto compreso. La sola escursione è libera.

Per info e prenotazioni (obbligatoria per il pranzo): 328/8219012 (Betty) – 339/2713647 (Barbara) - www.villacultura.it

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Note biografiche

Simone Beneventi

BeneventiPercussionista, svolge un’intensa attività nell’ambito della musica del XX e XXI secolo. Suona come solista in festival quali la Biennale di Venezia, Milano Musica, Festival Aperto di RE, Festival Traiettorie,Manca di Nizza, Gaida di Villnius, l’ Espace sonore di Basilea. Percussionista dell' ensemble Repertorio zero, collabora inoltre con ensemble internazionali quali Klangforum Wien, musikFabrik, Ensemble Modern, Barcelona 216, Icarus, mdi, Algoritmo, Prometeo e con compositori quali Battistelli, Casale, Dufourt, Fedele, Francesconi, Goebbels, Gee, Lachenmann, Lopez-lopez, Nova, Sciarrino, Verrando. Collabora con le principali orchestre lirico-sinfoniche italiane quali: Teatro alla Scala di Milano, Maggio Musicale Fiorentino, Orchestra Mozart di Claudio Abbado. Parallelamente all’ attività d' interprete si occupa di edizioni musicali per percussioni e nel 2012 pubblica per Casa Ricordi la ricostruzione dell’opera inedita Golfi d’ombra di Fausto Romitelli.

 Stefano Grazia

GraziaLaureato in Indologia (Università di Bologna, 1985) ha iniziato fin da giovane (1978) lo studio dei Tabla e della musica indiana, in particolare presso l’ Istituto interculturale di Studi Musicali Comparati – Fondazione CINI di Venezia, sotto la guida del Maestro Pandit Sankha Chatterjee di Calcutta. Nel 1998 ha dato origine al progetto MUSA intensificando le collaborazioni e i progetti musicali tra cui quello con l’ensemble ANANKE’ con il quale ha effettuato diverse tournée all’estero di cui una in Israele nel 2007. Nel 2003 ha realizzato per la TACTUS una incisione discografica con il maestro di Sitar Ustad SHAHID PARVEZ con cui ha effettuato alcune tournée nel 2004, 2008 e 2011. Oltre a questa prestigiosa collaborazione, ha accompagnato in concerto numerosi celebri musicisti indiani oltre che in Italia, in Francia, Svizzera, Austria e Grecia. Con l’ Associazione MUSA ha realizzato a Bologna  tra il 2004 e il 2008 numerose rassegne musicali tra cui La  Via della Seta, La Seta e il Cotone, L’India e l’occidente e East meets West con la partecipazione di musicisti indiani ed europei di fama internazionale. Dal 2005 sta proseguendo e perfezionando la propria formazione musicale con il Pt. Pooran Maharaj rappresentante della più importante famiglia di maestri di Tabla di Benares. Tiene conferenze e promuove attività didattiche sulla musica e cultura indiana e sulle tematiche interculturali tra Oriente e Occidente.

 Giovanni Mareggini

MaregginiFlautista, si esibisce nei più importanti teatri italiani come solista e con varie formazioni tra cui Gli Archi italiani, il quartetto di flauti "Accademia Ensemble" da lui fondato, in duo con Giorgio Gaslini, con i flautisti Andrea Griminelli e Jan Anderson. Nell'ambito della musica contemporanea fonda "Icarus Ensemble" una delle realtà più attive e riconosciute nel panorama della nuova musica, proseguendo il suo impegno nell' approfondimento e divulgazione dei nuovi linguaggi musicali. Ha collaborato con i più importanti autori contemporanei: Bussotti, Manzoni, Donatoni, Morricone, Sciarrino, Levinas, Hurel, Goebbels, Clementi, Guarnieri, Solbiati, Romitelli, Fedele, Sani, Paris, Trigos, Rasgado, Nova, Casale e molti giovani compositori,..Direttore dell' Istituto Diocesano di Musica e Liturgia di Reggio Emilia, è stato Direttore dell'Istituto Superiore di Alta Formazione Musicale"C. Merulo" di Castelnovo ne' Monti dove oggi è titolare della cattedra di flauto. E’ Direttore Artistico della rassegna di concerti e incontri "Phos Hilaron" della Chiesa Madonna dell' Uliveto di Albinea (RE) e del Teatro Bismantova di Castelnovo Monti.

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Ravi Shankar (Benares 1920 - San Diego 2012)

(da Treccani.it)

Compositore e suonatore di sitar indiano, è considerato uno dei maggiori virtuosi del sitar del Novecento e ha contribuito in modo determinante alla diffusione in tutto il mondo di questo strumento e della musica indiana in generale. Si è perfezionato nella musica strumentale con Ustad Allaudin Khan a Maihar, a partire dal 1936. Dopo aver composto le musiche per balletti quali “Immortal India” e “Discovery of India” (1944; basato sul libro di J. P. Nehru), dal 1949 al 1956 ha diretto l'ensemble strumentale dell'All-India Radio di Nuova Delhi. Grande improvvisatore, tanto nell'ambito della tradizione indiana quanto in altri territori musicali, ha collaborato con numerosi musicisti occidentali, da Y. Menuhin a G. Harrison, J. P. Rampal e P. Glass, e con virtuosi di strumenti tradizionali giapponesi. Ha preso parte ai festival pop di Monterrey (1967) e di Woodstock (1969) e ai concerti a favore del Bangla Desh (1972). Nel 1962 ha fondato a Mumbai la Kinnara music school, della quale nel 1967 è stata aperta una sede anche a Los Angeles, per la diffusione e l'insegnamento della musica indiana in Occidente. Nel 1986 è stato nominato membro del Parlamento indiano. Fra le sue composizioni: i due concerti per sitar e orchestra, su commissione della London philharmonic orchestra (Concerto n. 1, 1970) e della New York philharmonic orchestra (Concerto n. 2, Raga mala, 1981); Raga Jogeshwari (1981), Tana mana (1987); l'opera Ghanashyam (Il ramo spezzato, 1989); ha collaborato con P. Glass per Passages (1990). S. ha composto inoltre la musica per numerosi film, tra cui Kabuliwala ("L'abitante di Kabul", Orso d'argento al Festival di Berlino del 1956), A chairy tale (1957), Charly (1968), Gandhi (1983).Tra i suoi scritti le autobiografie My music, my life (1968) e Ravi. The autobiography of Ravi Shankar (1996). Nel 1998 gli è stato assegnato il Polar Music Prize, e nel 2002 il suo album Full circle - Live at Carnegie Hall 2000  ha vinto un Grammy award.