Home Cultura Rosse laccate lucide

Rosse laccate lucide

8
2

Una poesia di Simona Sentieri parte di una raccolta in corso di realizzazione dal titolo "Parolepipedi e altre forme", ovvero righe di poesie scritte su quadreni a righe, a quadretti e su carta di giornale. Si tratta di poesie sempre ispirate ai colori e alle forme, scandite e ripetitive,  che sono una riflessione ossessiva dei propri dubbi e monologhi coi propri pensieri nelle cose quotidiane. "Sostengo che l'arte - spiega Simona a Redacon - la si ritrovi nel quotidiano, anche in un pezzo di carta buttato via che il vento porta sotto una tua scarpa, la malinconia come la gioia non stanno solo in un cielo stellato o in un bel tramonto, ma anche nelle situazioni casuali e banali... e il nostro immaginario puó rendercele straordinarie, basta lasciar fuoriuscire la propria sensibilitá".

 

* * *

ROSSE LACCATE LUCIDE

 

Mi fanno impressione

quelle scaffalature di ferro

davanti ai negozi

che mostrano

file di scarpe

in offerta speciale...

 

mi ricordano

quando un tempo

i macellai esponevano

i polli spennati

o i prosciutti in fila...

 

 

scarpe

abbandonate cosí

al loro destino,

una sola scarpa per paio,

scarpe in vendita

per persone

con una gamba sola...

amputata ...?

scarpe di morti  ?

 

scarpe morte...

come i polli spennati

 

e  implorano

“comprami...comprami...

sono fatta di buon materiale

e costo poco...sono un affare..”.

 

io sento il loro pianto...

la loro solitudine

di non essere state scelte...

di essere antiquate...

avanzate...

cosí malinconiche...

perdute....

mi fanno tenerezza...

dimenticate negli scaffali

senza adozione...

una sorta di canile...

 

uno scarpile

 

mi avvicino e non resisto...

le accarezzo lieve

con la punta delle dita...

quell’offerta di avanzi

di magazzino...ma poi che

fine faranno...dopo ???

 

una volta ne ho comprato un paio,

ma, si sa, nelle offerte non

c’é mai il mio numero...

erano strettissime e le ho

tenute come soprammobile

sulla mia libreria

insieme ai miei libri...

 

erano rosse laccate, con

una zeppa altissima

quando le zeppe alte

non se le metteva piú nessuna...

e una scarpa di qua e una di lá

dalla fila mi facevano

da perfetti fermalibri

rossi..

 

poi un giorno ho fatto trasloco...

e le ho perdute

quelle mie scarpe laccate rosse

con la zeppa alta

che  non ho mai potuto indossare,

 

quelle mie scarpe laccate rosse

che  hanno vissuto

tra poeti e scrittori e artisti e fotografi

nella mia libreria

e li tenevano uniti

come in un lungo passo...

e mi immaginavo tutti quegli

artisti che se ne andavano

a passeggio dietro un paio

di scarpe da donna

laccate rosse

con la zeppa alta...

 

voglio pensare che

un giorno le rivedró

camminando per la strada...

 

rosse laccate lucide

provocanti e colte

andarsene per il mondo...

a zeppa alta...!

 

(Simona Sentieri)

 

2 COMMENTS

  1. Mi è piaciuta molto, mi ha ricordato quando bambina vedevo nelle cose che mi circondavano non le cose in quanto tali e specifiche per il loro uso, ma le riempivo di significati e fantasie. Roger McGough ha scritto poesie così, personificazioni del nostro vivere, e visioni fanciullesche. Brava Simona.

    (Antonella)

    • Firma - antonella
  2. Oh, Simo, che bella! Anche a me le scarpe buttate lì, in un cesto, alla rinfusa, danno l’impressione che siano abbandonate al loro destino, che nessuno le voglia. Sembrano dire: “Ma comprami, sono ancora buona, sai? Farai ancora tanti passi con me ai tuoi piedi, ti prego, abbi fiducia”. Allora, mi farei convincere e chissà, potrei avere delle sorprese…

    (Claudia)

    • Firma - Claudia.