In fatto di gioco c'è chi, a Castelnovo ne' Monti, ha fatto il colpaccio per la vita: è il fortunato vincitore del concorso "Turista per Sempre" che ha vinto la bellezza di 200 mila euro, subito, e altri 6mila euro al mese per i prossimi 20 anni. E per finire, al termine della mensilità pluridecennale, un bonus finale di 100 mila euro.
Non poca, stamane, la sorpresa alla tabaccheria Comastri di Ruggero Tagliati e Nazarena Marastoni, coppia che esattamente due anni fa avviava a una nuova gestione questo storico esercizio in piazza Martiri della Libertà, nel capoluogo. "Che colpaccio ragazzi!" hanno scritto i due giovani esercenti su Facebook, mostrando il messaggio nottetempo lasciato sotto gli infissi da una mano anonima. Un foglio A4, con la copia del biglietto e una scritta a mano: "Finalmente me lo hai dato buono! Sarò riconoscente".
Il totale della vincita? Fa "un totale di 1 milione 700 mila euro circa. Quanto basta, come dice il concorso, per potersi permettere di stare in vacanza per i prossimi 20 anni".
Certo c'è la crisi. Certo c'è la discussione sull'aumento dell'Iva. Certo c'è il tema della dipendenza da gioco. Ma c'è un'Italia, montagna compresa, che continua a giocare. Anche parecchio.
Alla Tabaccheri Comastri, tra le vincite salienti degli ultimi due anni, si annoverano 50 mila euro assegnati sei mesi fa con il Maxi miliardario, quindi a luglio col gioco 10 e Lotto una cliente con un euro ha sfiorato 1 milione di euro prendendo 9 numeri su dieci e si è dovuto "accontentare" di 30 mila euro... "E' il premio più grosso tra i gratta e vinci - spiega Nazarena Marastoni a Redacon - di vincite simili in Italia se ne sono viste, a Reggio pensiamo sia la più grande vincita degli ultimi anni, in montagna sicuramente. Il Gratta e vinci è il gioco più diffuso... ma non da meno sono il Lotto e il 10 e Lotto".
Come ogni maxi vincita che si rispetti è "caccia" al neomilionario o neomilionaria: si ipotizza sia un montanaro. "Ieri, sabato, di persone ne sono passate parecchie - risponde Nazarena - anche se dal tono del messaggio pensiamo possa essere un cliente affezionato e abituale".
Nazarena Marastoni, già sindacalista, non definisce il ruolo del giocatore tipo: "Non esiste un profilo specifico di chi gioca, di certo Chi non gioca non vince". Anche se, va detto, a volte chi gioca troppo rovina la propria vita e, anche, quella dei familiari.
Vi aspettate riconoscenza?
"Questo lo vedremo... diciamo che è una scelta soggettiva. Di certo gli abbiamo cambiato la vita. I festeggiamenti li faremo domani... oggi siamo stati colti impreparati e molto emozionati, tra lo stupore la curiosità e incredulità di tutti i clienti della domenica".
Su Facebook, tra commenti di stupore e di congratulazioni, il primo di Marco dice: "Ricordiamo al fortunato che si ricordi dei meno fortunati!" (G.A.)
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Bene per chi ha vinto (soprattutto se non gliene avanzava). Ma vorrei aggiungere, senza voler sembrare stonato, che per fare il bene c’è sempre tempo e modo, anche senza disporre di somme esagerate come questa.
(Gastone)
La fortuna ti ha veramente baciato in fronte. Non rimanere solo a vivere questi attimi di gioia. Prendi a cuore e fai conoscere “Raggio di luce“, l’associazione che si preoccupa delle famiglie in difficoltà del tuo territorio. Informati e troverai il modo. In ogni caso spendili bene.
(Dilva Attolini)
Sarebbe buona cosa non enfatizzare queste notizie che incitano al gioco. Nel 99,999999 % dei casi vince solo lo Stato.
(Alberto Zanni)
Sono d’accordo con lei, troppe famiglie si sono già rovinate con grattini e slot con i quali, quello che vince, è sempre il banco (Stato e gestori).
(Alex)
Concordo con il signor Zanni e Alex, diciamo per uno che vince in quanti si sono rovinati. Inoltre non vedo come questa possa essere una “notizia” con un qualche rilievo sociale.
(Monja)
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Pur concordando sul fatto che “il banco vince sempre” (i tanti che non vincono finanziano quello che pesca il jolly e ce ne rimane ovviamente per il gestore) e che purtroppo tanti si rovinano e anche si ammalano, la notizia comunque rimane. Sta a ciascuno decidere responsabilmente di se stesso, in base ai valori in cui crede e agli obiettivi che si pone, a fronte di questa come di tante altre “tentazioni” – se così si possono chiamare – che si incontrano lungo la vita.
(red)
“Sarò riconoscente…”. Non mi convince. Perchè? Quale merito ha chi ti vende un biglietto fortunato? Se il cliente perde mica lo rimborsa!
(L. Pollenti)
A me non convince il biglietto esposto (in foto qui sopra), quello se non è un mero esempio direi che pare più una burla in quanto palesemente photoshoppato.
(Corrado Parisoli)