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Il punto di vista di Alberto Corsi sul tema della fusione Toano-Villa Minozzo

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Trasudano non v'è dubbio di tanta supponenza le affermazioni con cui il Sindaco di Villa Fiocchi sta cercando di contrapporsi alle motivazioni che i sostenitori del "NO" alla fusioni di Villa Minozzo - Toano, con buon diritto vogliono argomentare con i cittadini del nostro comune.

Basta un aggettivo come "becero", per qualificare lo spregio altezzoso di Fiocchi nei confronti di chi, soprattutto se, ex Sindaco, ex Assessore, ed ex Consigliere, crede di dovere esprimere un giudizio diverso da quello del primo cittadino di Villa Minozzo.

In verità Fiocchi è sempre stato insofferente nei confronti di una vera democrazia amministrativa; questa, anche nella vicenda della fusione attualmente molto dibattuta, è stata molto carente nel nostro comune, quantomeno in tutta la prima parte, tanto precipitosa, ma anche molto privata dell'ascolto e del relativo parere di "tutti i cittadini", soprattutto nel tempo immediatamente successivo allo studio di fattibilità redatto in tutta fretta con impegno a tal fine affidato al comune di Toano "comune Capofila".

Le assemblee della popolazione si sarebbero dovute effettuare prima delle deliberazioni consigliari di approvazione di tale frettoloso studio di fattibilità ed il conseguente procedimento per i relativi pareri di enti superiori allo scopo previsti.

Vicenda fusione a parte, è più che ampiamente recepito dal buon senso il cronico scarso ascolto di chi amministra il nostro comune nei confronti della gente.

Soltanto in quest'ultimo anno significativo è stato al riguardo il comportamento dell'amministrazione comunale nei confronti di vicende quali, l'imposizione ormai decisa del traliccio per la telefonia di Rete3 in località Saldine di Villa Minozzo, o quali l'intubamento delle acque del torrente Lucola, a monte dell'abitato di Sologno, finalizzato alla costruzione a valle di una centrale idroelettrica.

Per fortuna, almeno il Comitato "Lucola da salvare" pare sia riuscito ad avere al fine ragione, mentre peggior sorte è toccato invece al "Comitato Saldine per la decisione virtuosa".

Le argomentazioni in tal senso potrebbero continuare, ma la conclusione è per chi scrive, sempre la medesima: un Sindaco, Fiocchi, ed anche una Giunta Comunale, che assumono iniziative e impegni mesi prima senza consultare la popolazione, che è costretta a ribellarsi, e, pestando i piedi, ad ottenere a malapena, un pubblico confronto con gli amministratori comunali.

Non è certo un buon amministrare. Non è certo assumendo atteggiamenti scostanti, da parte del primo cittadino del comune, quali quello " un canile in montagna non serve ", o permettendo l'abbandono di molte zone (si pensi alla situazione di tutto il Crinale, dall'Appennia di Civago, all'Alpe di Cusna di Febbio, ed al Parco di Stracorada del Monte Prampa-forse per questo si è forse ipotizzato per il nuovo comune il nome di Trevalli, stante il degrado del nostro Crinale).

Così pure, non è certo un buon amministrare la non adempienza per la creazione effettiva di posti di lavoro, e l'assunzione di ripetuti dirompenti atteggiamenti di contrarietà con la Provincia, e gli altri comuni della montagna, specie il comune capoluogo Castelnovo ne' Monti.

In tal modo certamente non potrà mai essere realizzato un qualcosa che si possa davvero definire concreto sviluppo socio-economico di un comune. Pare, davvero di cogliere in tutto il procedimento finalizzato a raggiungere l'obbiettivo della fusione del proprio comune con quello di Toano, tutta la debolezza di amministratori forse consapevoli di non essere riusciti, per loro conto, e soprattutto per la mancanza di un approfondimento sufficiente della situazione socio-economica del comune rappresentato, e bisognosa di una "spalla" di salvataggio.

Ho letto da qualche parte che un abitante di Toano, chiaramente impostato, per un deciso "NO" al prossimo referendum, giustamente menava il vanto per il suo comune di avere quattro grossi centri importanti. Non altrettanto si può dire per Villa Minozzo, perchè questa amministrazione ha operato per indebolire e minimizzare, con la mancata assunzione di iniziative adeguate, tutto quanto riguarda il contesto del suo centro più importante ossia la frazione di Minozzo.

Il Sindaco Fiocchi ha esplicitamente fatto intendere che fusione o meno dei due comuni, continuerà a candidarsi per un nuovo mandato.

Con molta schiettezza, pur nel rispetto della persona in quanto tale, non posso che fare gli scongiuri perchè questo non accada.

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