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“Fare cooperazione, fare comunità”

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“In un tempo che sembra unicamente dominato da una forte competizione che tende a spingere al ribasso – e non al rialzo – la capacità di innovazione delle imprese e il valore di un’economia e di azioni sociali che costruiscano comunità più solide e solidali, è urgente aprire un confronto sul senso strategico di una cooperazione non vista unicamente come modello d’impresa, ma piuttosto come uno stile di lavoro e un insieme di relazioni che ha alimentato tanta parte della crescita del nostro territorio e di cui anche la crisi impone il rilancio”.

Così Giuseppe Alai, presidente della Confcooperative reggiana, spiega il senso del confronto che la centrale cooperativa propone per il 30 gennaio con il seminario “Fare cooperazione, fare comunità – per un nuovo welfare, per una nuova economia”, in programma ore 8,45 nella sala convegni dell’organizzazione di Largo Gerra, a Reggio Emilia.

Il confronto giunge a conclusione dei lavori condotti da uno specifico gruppo all’interno di Confcooperative, che ha approfondito le questioni legate a quella “Scienza economica di comunità” che – spiega il coordinatore Luigi Codeluppi, presidente di Federsolidarietà/Confcooperative – nelle diverse forme dell’intraprendere riconosce determinante ed economico costruire legami, reciprocità e compartecipazione con la comunità e i suoi attori, determinando un orizzonte preciso e un senso per la competizione e spingendo le imprese non già a “rubarsi” commesse per paura di perdere qualcosa, ma a migliorarsi e fare qualche movimento in avanti per trovare qualcosa di più adatto alle proprie caratteristiche e ai propri obiettivi e utile al costruire comunità”.

“In questa logica – prosegue Codeluppi – il cooperare non si contrappone al competere, anzi, perché proprio nella cooperazione si affrontano anche i conflitti, le disarmonie, le problematiche che non sempre hanno una risposta immediata. Fare cooperazione, infatti, e a maggior ragione nelle situazioni di competizione forte, implica un approccio progettuale di prodotto e di produzione con uno stile di costruzione con gli altri e col contesto, che si estende anche alla valutazione di ciò che si produce e di come s’investono le risorse per farlo”.

Ai lavori del seminario di giovedì – introdotti e coordinati da Antonella Morlini, psicosociologia - interverranno il direttore e il presidente di Confcooperative, Giovanni Teneggi e Giuseppe Alai, il presidente di Federsolidarietà/Confcooperative provinciale, Luigi Codeluppi, il presidente dell’associazione Centro sociale Papa Giovanni XXIII, Matteo Iori, il presidente del Consorzio Oscar Romero, Emma Davoli, il presidente della coop sociale Pangea, Laura Molinari, il direttore della coop sociale L’Ovile, Silvio Bertucci, l’assessore comunale Matteo Sassi, il direttore generale dell’Ausl di Reggio, Fausto Nicolini, la dirigente del programma “politiche per la coesione sociale e la solidarietà” del Comune di Reggio, Elena Margherita Davoli e la dirigente servizi sociali del Comune di Reggio, Germana Corradini.