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Un piano per il contrasto al gioco d’azzardo

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Si gioca tanto, anche troppo, nei diversi esercizi pubblici dell'Appennino. Quello che dovrebbe essere solo un gioco (o fonte di introito per lo Stato) sta diventando piaga sociale. Arriverà in Assemblea Legislativa il piano integrato di durata triennale per il contrasto, la prevenzione, la riduzione del rischio della dipendenza dal gioco patologico previsto dalla Legge Pagani sul gioco d’azzardo.
“Con il piano integrato – afferma Beppe Pagani, consigliere eletto nella nostra circoscrizione - diamo piena attuazione alla legge per il contrasto al gioco d’azzardo patologico, non ci saranno più alibi. Per quanto concerne le azioni di prevenzione, il centro di riferimento regionale “Luoghi di Prevenzione” è sito a Reggio Emilia e propone laboratori sulla dipendenza cui possono accedere le scolaresche della Regione e gli operatori sociosanitari per percorsi formativi sulla prevenzione.”
La Regione ha inoltre impegnato risorse ulteriori rispetto ai Livelli essenziali di assistenza oggi definiti, per attivare in ogni AUSL un punto sperimentale di accoglienza e valutazione delle persone con problemi di gioco patologico situato nel contesto dei Servizi per le dipendenze patologiche. “Tutto questo sarà in rete con Associazioni del terzo settore attive sul tema, - prosegue Pagani- ad esempio il Progetto Pluto del Centro sociale Papa Giovanni XXIII di Reggio Emilia. La Regione si impegna a proseguire tali attività, nell’attesa della definizione, a livello nazionale, dei LEA”.
“La pianificazione in ambito distrettuale potrà comprendere – prosegue Pagani- in particolare seminari pubblici di informazione e dibattito, mostre itineranti, concorsi letterari e altre forme di coinvolgimento attivo dei partecipanti”.
Prendono avvio anche i corsi di formazione rivolti ai titolari e al personale operante nelle sale da gioco. “Questi corsi tratteranno aspetti legati alla normativa del settore- spiega Pagani- alla pubblicità nei luoghi di gioco e alla disponibilità di corrette informazioni sulle probabilità di vincita nonché sui rischi della dipendenza. La Regione metterà a disposizione professionisti delle Aziende Sanitarie”.
La Regione, con la collaborazione dei Comuni, renderà attuativo il marchio Slot freE-R. “La domanda per il rilascio del marchio, presentabile se sussistono i requisiti previsti dal piano integrato, andrà inoltrata al Comune sul cui territorio viene esercitata l’attività. Il Comune provvederà a comunicare il risultato dell’istruttoria alla Regione e terrà un elenco pubblico degli esercizi virtuosi nella pagina web, consultabile da tutti i cittadini”.
“E’ stato un lavoro lungo ed importante quello che ha portato prima all’approvazione della legge regionale n.5 del 2013 e ora al piano integrato che dà concretezza alla normativa. Sarà possibile presentare emendamenti in Commissione Sanità- conclude Pagani- ma mi pare buono il contenuto del piano e presto verrà approvato in Assemblea il testo definitivo”