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Concluso il corso per la coltivazione e trasformazione dello zafferano in Appennino

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Si è concluso sabato 10 maggio presso l’Agriturismo Il Ginepro in Castelnovo né Monti, il corso professionale diretto alla coltivazione e trasformazione dello zafferano.
I corsisti, ben 73, dei quali 27 emiliani, provenienti in prevalenza proprio dal comprensorio di Castelnovo, hanno espresso viva soddisfazione per l’andamento del corso, organizzato dall’Associazione Nazionale Zafferano Italiano in collaborazione con L’Associazione produttori Zafferano del Ventasso, che dal 2011 ha introdotto questa innovazione colturale nel territorio ramisetano , nella zona di Montemiscoso e nell'alta valle del pievanino.
Il corso è stato aperto dal presidente di Zafferano, dr. GiovanniPiscolla, agronomo, mentre ha portato i saluti dell’assessore all'agricoltura della provincia di Reggio Emilia,Roberta Rivi, il dirigente della provincia dr Massimo Bonacini.
Le lezioni sono state teoriche e pratiche con una prova dimostrativa in campo sull'impianto di uno zafferaneto.
La parte teorica, sviluppata dagli agronomi Claudio Giampiccolo e Alessandro Mazzuoli e dalla biologa Sabrina Cesaretti ha preso in esame tutte le fasi della coltivazione e trasformazione dello zafferano, senza trascurare la fisiologia, la botanica , le condizioni pedologiche e climatiche per la miglior riuscita della coltivazione nonché le prospettive economiche dello zafferano per le piccole e medie aziende.
La prova dimostrativa in campo, in un terreno dell’agriturismo appositamente arato, ha evidenziato le modalità pratiche di impianto, mantenimento e cura dello zafferaneto.
Oltre alla generale soddisfazione dei corsisti, un punto importante è stato rappresentato dalla presenza al corso di rappresentanti delle piccole aziende agricole locali del comprensorio di Castelnovo né Monti, interessate all'avvio di una sperimentazione già da quest’anno.
A questo scopo, gli esponenti di Zafferano del Ventasso hanno dichiarato tutto il loro interesse e disponibilità ad una collaborazione in vista di realizzare sull'Appennino reggiano quel “distretto dello zafferano” che potrà rappresentare un valore aggiunto per l’economia delle piccole aziende rurali e un rilevante fattore di richiamo turistico.
Solo per l’occasione del corso le presenze, tra corsisti e accompagnatori, hanno superato il centinaio di unità, tutte ospitate presso l’agriturismo Il Ginepro, l’albergo Miramonti e la Locanda da Cines.