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A Viano “domani splende il sole”

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Riceviamo e pubblichiamo.

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Tre nuovi impianti di fotovoltaico sugli edifici pubblici di Viano, per un totale di 104 kWp di potenza installata, si vanno ad aggiungere ai 20 kWp installati già da alcuni anni sulla palestra comunale di Viano. Nello specifico 20 kWp sul tetto del nuovo polo per l’infanzia (nido), 32 kWp sulla palestra di Regnano e 52 kWp sulla scuola primaria di Viano.

I benefici ambientali dell’intervento, commenta l’Assessore all’Ambiente Nello Borghi, si registrano in fase di esercizio degli impianti in termini di emissioni evitate grazie all’utilizzo di energia rinnovabile. A fronte di una produzione stimata di 112.744 kWh/anno non si immetteranno in atmosfera 44 ton di CO2 (anidride carbonica), 158 kg di SOX (ossido di zolfo), 192 kg di NOX (ossido di azoto), VOC ( idrocarburi incombusti volatili) e calore, come invece accadrebbe nel caso in cui la stessa energia elettrica fosse generata mediante l’uso di tradizionali impianti termoelettrici. In termini di energia primaria si risparmieranno 24 tep (tonnellate equivalenti di petrolio). Tutto ciò creerà un’ottima base su cui fondare il Paes (Piano di azione per l’energia sostenibile) in fase di redazione.

Le tre location fanno parte di un progetto di 100 impianti di fotovoltaico denominato “Domani splende il sole” che è stato realizzato secondo un modello virtuoso che vede la sinergia tra pubblico e privato e il coinvolgimento del territorio (tutti e 45 Comuni della Provincia). Agac Infrastrutture ha affidato l’incarico ad Iren Rinnovabili che ha ideato e proposto il progetto, finanziato dal Banco Emiliano attraverso lo strumento del project financing, mentre per la progettazione e la realizzazione sono state coinvolte circa 20 aziende del territorio.

La fine dei lavori è prevista nel mese di maggio 2014. La tecnologia scelta è quella dei cosiddetti “moduli in silicio policristallino ed inverter distribuiti di piccola potenza”, che permettono di realizzare impianti in grado di coniugare la maggior potenza possibile, il minore impatto in termini di superficie occupata e i minori costi di realizzazione e manutenzione.

(Nadia Borghi, assessore all’ambiente ed uso ed assetto del territorio)