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È morto il geom. Enos Valcavi di Carpineti

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Enos Valcavi
Enos Valcavi

Un malore acuto e improvviso nella notte di martedì scorso non ha lasciato scampo a Enos Valcavi di Carpineti.

Titolare di impresa edile artigiana, prosecutore di una famiglia con alle spalle diverse generazioni di stimati muratori, il geom. Valcavi, per la sua attività professionale, era conosciutissimo in tutta la nostra montagna ma soprattutto a Carpineti dove era nato 56 anni fa e dove era davvero amico di tutti. In queste ore è una comunità intera ad esprimere alla famiglia di Enos un sentimento di profondo cordoglio per una perdita che lascia un grande vuoto in tutto il Paese. Una comunità alla quale Enos ha saputo offrire la sua simpatia e la sua vitalità davvero uniche, a sua volta ricambiato dai carpinetani con un affetto straordinario, vero e autentico.

Enos parlava con tutti, dappertutto. Amante della buona compagnia e di tutti coloro che la sanno apprezzare, senza limiti di età. Ragazzi o anziani, non importava. Battuta pronta, ironica e intelligente, ma soprattutto persona buona e generosa. Una genuina generosità che ha voluto testimoniare per l’ultima volta donando i propri organi affinché possano offrire nuove speranza di vita.

Il Geom. Enos Valcavi lascia la moglie Marilena, i figli Luca e Verena, la mamma Vittoria e il papà Arrigo, la sorella Sandra ed il cognato Fabio.

Domani, domenica, alle ore 20.30, presso la Camera ardente dell’“Ospedale S. Anna” di Castelnovo ne' Monti, verrà recitato il Santo Rosario. Le esequie si terranno lunedì 19 alle ore 14.30 presso la Chiesa del centro di Carpineti “Maria Ausiliatrice”.

6 COMMENTS

  1. Ciao Enos, adesso ti sei aggiunto lassù alle persone care che ci hanno lasciato, anche se troppo in fretta, ma come dicono sempre siamo solo di passaggio e adesso farai divertire lassù con la tua simpatia tutti quanti! Adesso da lassù, dai la forza alla tua mamma e a tutti i tuoi cari per superare questo triste e precoce momento, certa che veglierai su tutti noi anche tu!
    Ciao, fai buon viaggio!
    Un bacio

    (Sara)

    • Firma - Sara
  2. Enos, già mi manchi stasera. Tutti i parenti si erano riuniti in casa di mamma e papà e poi sono arrivati i tuoi figli; io allora attendevo che da un momento all’altro tu potessi aprire la porta ed arrivare con il tuo immancabile sorriso e la battuta pronta. Siamo ancora scossi e attoniti, ci tiene vivi solo il dolore che proviamo. Sono certa però che dal Cielo non mancherai di aiutarci e sostenerci, tutti noi che ti abbiamo voluto un mondo di bene. Sarei sempre nel mio cuore. Ti voglio bene, tua sorella.

    (Alessandra)

    • Firma - Alessandra
  3. Uno di noi. Enos, con te, come con altri, ci siamo incontrati che avevamo pochi anni di età, le nascite a quei tempi erano tante e non era difficile incontrarsi, l’asilo, le elementari, le scuole medie, poi le superiori, scuole diverse, ma la stessa corriera. Enos un ragazzo di Valverde e avevamo i nostri luoghi di ritrovo: il cortile della casa popolare, i giochi di fianco al cinema, in estate la gelateria di Gin, le scale del cinema. Più tardi, da ragazzi, il bar della Vittoria, la mamma di Enos, da adulti la Cooperativa o se si preferisce la Trattoria del Mercato. Gli stessi posti, la medesima voglia di stare assieme, di condividere, stesse strade che a volte si separavano, ma poi si intersecavano di nuovo, non avevamo nemmeno la necessita di conoscerci, conoscevamo meglio gli altri della compagnia di noi stessi. Enos, era o è, una parte di noi, è uno di noi. Uno di noi: quando andavamo a scuola e facevamo le ricerche perché solo tu avevi l’enciclopedia Conoscere e Universo. Uno di noi: quando giocavamo insieme a pallone dietro le scuole medie. Uno di noi: c’era quando in tre sulla bicicletta cademmo ed il risveglio avvenne l’indomani con il ghiaccio in testa. Uno di noi: quando da novelli paleontologi ricercavamo fossili sulle Rive Bianche, effettuavamo scavi sul castello o cercavamo nidi nei boschi, fra i la fontana dei Fondi e la Peschiera. Ancora uno di noi: quando andavamo a scuola a Castelnovo ne’ Monti e prendevamo la mitica “Savognatica”. Uno di noi quando alla ricerca di divertimento, dopo esserci ritrovati al bar della Vittoria, frequentavamo le discoteche della pianura e sempre ci divertivamo. Uno di noi: quando al rientro dalla discoteca, volevi andare Siena a riarruolarti nei parà. Uno di noi: quando nell’agosto del 1979 allo stadio di Rimini abbiamo visto in concerto il tuo mito “Adriano” e lì hai ballato, cantato e suonato come se avessi dovuto accompagnarlo nell’esecuzione. Uno di noi: quando salutavi un amico in distanza o incrociandolo in automobile sollevando l’indice e puntandolo al cielo. Uno di noi quando si parlava di qualsiasi problema e tu con le tue capacità trovavi sempre una soluzione decisiva alla cosa. Uno di noi, quando parlavi dei tuoi figli e ti sorridevano gli occhi. Uno di noi sempre, e per sempre, con la tua simpatia, la bontà, la tua umiltà, la tua professionalità e la tua intelligenza, ti mettevi sempre e sottolineo sempre a disposizione degli altri così come anche in questa ultima occasione ci hai dimostrato… Per tutto quanto hai saputo dare, Enos, rimarrai sempre… UNO DI NOI.

    (I tuoi amici di Carpineti)

    • Firma - ItuoiamicidiCarpineti