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Giugno, profumi inebrianti e dolci stuzzicanti

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(Lilium candidum in una stampa d'epoca)
(Lilium candidum in una stampa d'epoca)

A giugno il giardino è tutto colorato, i fiori si sono aperti o stanno per farlo. Le concimazioni sono già iniziate a maggio e sono da portare avanti.

Con il caldo è meglio effettuare le innaffiature al mattino o alla sera, in maniera tale che l'acqua non evapori, soprattutto nei vasi. Innaffiare anche i prati, specialmente se è stato riseminato per l'infoltimento.

Le potature "grosse" sono state fatte; siepi, rose e rampicati vanno potati con regolarità per mantenere la forma (siepe) e per eliminare i fiori appassiti (rose). Evitiamo di tagliare le piante in maniera massiccia perché il caldo sommato alla perdita di linfa vitale potrebbe portare alla morte della pianta.

Raccogliete la lavanda da essiccare, meglio farlo nelle ore centrali della giornata. Preparate mazzetti con gli steli e metteteli ad essiccare a testa in giù, all'ombra.

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Il fiore del mese: Giglio di San Luigi

Il Lilium candidum, (in italiano Giglio candido), detto anche "Giglio della Madonna" o "Giglio diSan Luigi", è una pianta del genere Lilium. È originario dei Balcani e dell' Asia occidentale.

Forma i bulbi a livello del suolo, fa una rosata di foglie alla base d'inverno, che poi muoiono in estate. Il fusto ha molte foglie e di solito raggiunge 1,20 m di altezza, anche se a volte arriva fino ai 2 m; cresce a fine primavera e fiorisce (particolarmente profumato) in estate, per questo deve stare esposto al sole. I fiori sono di colore bianco che tende al giallo alla base dei petali. È suscettibile alle malattie dei normali gigli e ad un fungo parassita.

Questo fiore, essendo simbolo di purezza e castità, è diventato il simbolo di Maria, a volte nei dipinti che raffigurano l'Annunciazione è l'arcangelo Gabriele che glielo porge. Appare anche nell'iconografia di Sant'Antonio da Padova, che viene raffigurato con questo giglio in mano a simboleggiare la purezza del corpo e dell'anima.

LILIUM CANDIDUM
(Un gruppo di Lilium è un colpo d'occhio assai decorativo)

In araldica, il giglio candido era il simbolo della monarchia francese, originariamente infatti era il simbolo araldico della dinastia Capetingia, ma poi è stato adottato da tutte le successive case regnanti da esse discese. Viene detto infatti "Giglio di San Luigi" proprio perché è presente nell'iconografia dell'unico re della dinastia capetingia proclamato santo, Luigi IX di Francia, che considerava i tre petali simbolo della fede, della saggezza e della cavalleria. Tuttavia dal XIV secolo i tre petali saranno considerati in Francia il simbolo della Trinità. Come simbolo dei Borbone è entrato anche nell'araldica di altri regni, come ad esempio nella bandiera del Regno delle Due Sicilie o nella bandiera spagnola (oltre che nel suo stemma) dove è tutt'oggi presente.

È presente anche nella bandiera del Québec, essendo stata una provincia fondata dai francesi, che faceva parte della Nuova Francia e nello stemma della città di Firenze.

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La ricetta del mese: budino alla menta

Ingredienti:

- 1 lt. di latte

- 100 gr. di burro

- 100 gr. di farina

- 100 gr. di zucchero

- 1/2 bicchiere di sciroppo alla menta

- la scorza grattugiata di 1 limone

BUDINOMettete sul fuoco il latte; in un'altra casseruola mettete a sciogliere a fiamma lenta il burro con lo zucchero mescolando spesso ed amalgamando bene il composto.

Quando il latte sarà arrivato ad ebollizione toglietelo dal fuoco; quando il burro sarà fuso e ben amalgamato con lo zucchero cominciate ad aggiungere a pioggia la farina, mescolate di continuo per evitare la formazione di grumi.

Il composto  dovrà risultare omogeneo e privo di grumi, aggiungete un poco di latte per diluirlo quindi aggiungete la menta, amalgamate ancora e quando noterete che la menta sarà ben incorporata sempre pian piano e sempre mescolando continuate a versare tutto il latte.

Aggiungete la scorza di limone grattugiata e rimettete sul fuoco finché il composto non riprenderà il bollore; appena ripreso il bollore togliete dal fuoco e lasciate raffreddare qualche minuto.

Nel frattempo prendete un grande stampo o degli stampini piccoli e bagnateli con dell'acqua fredda, eliminate l'acqua e versatevi il composto; scuotete leggermente gli stampini per evitare eventuali bolle d'aria e lasciate raffreddare.

Quando il budino risulterà freddo mettetelo in frigorifero per almeno 4 -5 ore, poi sformate.

Potete guarnirlo con frutta candita, scaglie di cioccolata o, per creare una robusta contrapposizione di gusti, chicchi di caffè ricoperti di cioccolata

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Proverbio del mese:

Biondo ondeggia di giugno il grano pronto sta il contadino con falce in mano.

Finché giugno non è all'otto non togliere il cappotto.

Per San Barnaba (11), l’uva viene e il fiore va.

In giugno, in bene o in male, c'è sempre un temporale.

(Informazioni tratte da Wikipedia)