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A scuola a Ramiseto bambini dal parmense?

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L'autunno nella capitale reggiana delle vScuolaalli dei cavalieri potrebbe portare grandi novita nell'ambito scolastico. A Ramiseto potrebbe capitare di avere la sorpresa, a settembre, quando ricominceranno le scuole, di avere 20 bambini in più. Come dice l'antico adagio "fra i due litiganti il terzo gode" potrebbe proprio succedere che fra i vicini comuni parmigiani di Palanzano e Monchio delle Corti in completa guerra "atomica" perchè non riescono a trovare la quadra e cioè un accordo per decidere quale delle due scuole montane chiudere (ovviamente i due comuni montani dell'alta Val d'Enza e della valle del Cedra vorrebbero tenere aperta la propria) potrebbe intervenire d'autorità il provveditorato agli studi di Parma che chiuderebbe tutti e due i plessi scolastici e l'unica alternativa (per la distanza in chilometri e per la buona nomea che si è fatta) rimarrebbe la scuola di Ramiseto. Che aumenterebbe la propria sede di ben venti ragazzini in più con tutte le conseguenze del caso.

"Non potendo accettare che la situazione scolastica del Comune di Monchio sia messa sullo stesso livello di quella di Palanzano" - Lino Franzini, sindaco di Palanzano, scrive una lettera per fare chiarezza - "sui dati e sui pericoli che certi campanilismi possono portare". Il tema su cui interviene il primo cittadino del comune montano è la paventata chiusura delle scuole medie di Palanzano e Monchio.

La "Gazzetta di Parma" titolava un grande articolo in questo modo: "Sei iscritti per entrambe le nuove classi: i genitori attendono risposte; ne potrebbe restare in vita solo una, ma i due comuni non hanno ancora trovato un accordo su quale". La realtà, che la "Gazzetta di Parma" si è ben guardata dallo scrivere, è un po' diversa: 6 sono i bambini a Monchio ma ben 13 (tredici) a Palanzano. C'è qualcosa che non va nella grande stampa quotidiana locale?

La lettera del sindaco di Palanzano di rettifica ad un articolo completamente infondato e falso non è ancora stata pubblicata dal grande giornalone locale di Parma.

Provvediamo noi.

* * *

La lettera

Sui paesi montani ci stiamo adattando ad accettare di tutto e di più, compreso le attuali condizioni della viabilità e il dissesto del territorio per la mancanza di interventi preventivi, ma non toccateci la scuola. L'articolo apparso sulla Gazzetta lunedì 23 u.s. ha creato molte preoccupazioni sul territorio montano, comprendo che il calo demografico dei comuni del crinale negli ultimi dieci anni ha raggiunto percentuali preoccupanti; Palanzano 13%, Monchio delle Corti 22%, dati sicuramente allarmanti, ma un errore numerico apparso su questo articolo non deve indurre qualcuno a minacciare la chiusura delle scuole medie di questi due comuni dell'alta Val d'Enza e della Val Cedra.
L'articolo pubblicato si basava sul fatto che gli alunni che frequenteranno le medie a Palanzano e a Monchio nel 2014-15 saranno solamente 6 a Monchio e 6 a Palanzano; un dato forse corretto per Monchio, ma completamente errato per gli alunni di Palanzano; con certezza posso confermare che gli alunni di questo Comune che frequenteranno le classi medie di Palanzano nel 2014-15 è di almeno 12-13 ragazzi.
Già il numero degli alunni di Palanzano dovrebbe giustificare il mantenimento delle scuole media su questo paese, ma se a questi 12-13 ragazzi si aggiungessero anche i 6 di Monchio delle Corti ci sarebbero solo delle certezze.
Comprendo le difficoltà di tutti, in particolare quelle di un preside o di un dirigente scolastico di un ambito territoriale nel dover decidere o proporre quale scuola mantenere e dove mantenerla; il numero degli alunni presenti è importante ma lo è pure la sua ubicazione; se sui comuni montani dovesse restare aperta una sola scuola media dovrà essere baricentrica al territorio da servire; per essere facilmente raggiungibile dagli alunni, in particolare quelli con handicap e dagli insegnanti che provengono dalla città o dai paesi a valle, specialmente nei mesi invernali.
Palanzano, oltre ad avere un numero doppio di ragazzi che frequenterebbero le medie rispetto a Monchio, è ubicato al centro del territorio dell'alta Val d'Enza e del Cedra, più vicino a Parma, Langhirano, Ramiseto e Castelnovo ne' Monti e con un clima invernale sicuramente più mite; se una scelta andrà fatta, mi auguro che terrà conto di questi parametri.
Da anni i ragazzi delle scuole medie di Monchio si recano a Palanzano per tante attività; scrutini, esami, saggi ginnici, feste, ecc. e da anni Palanzano cerca di sostenere l'asilo di Monchio con l'iscrizione di alcuni suoi bimbi per garantirne l'apertura e il mantenimento, questo dovrebbe indurre tutti ad abbassare i toni, evitare guerre tra poveri, tenere conto della realtà dei numeri e del territorio ed evitare i campanilismi.
Purtroppo il calo demografico negli ultimi dieci anni ha colpito tutti i comuni montani e quelli del crinale ne hanno risentito maggiormente; su queste terre alte abbiamo il primato dell'età media più elevata della provincia e quello della natalità più bassa.
Ci auguriamo che su questi paesi montani, oltre a tutti i problemi legati al sociale, al dissesto e alla mancata realizzazione di interventi strutturali che avrebbero riportato il lavoro su queste terre, ci dovessimo preoccupare di mandare i ragazzi delle medie di Palanzano e di Monchio a Langhirano o a Ramiseto; credo che converrebbe a tutti i genitori avere la certezza che almeno a Palanzano le scuole medie resterebbero aperte; pur comprendendo che per tanti genitori di Ranzano, Palanzano e dei paesi della Val d'Enza è comodo portarli a Ramiseto, o per motivi di lavoro dei genitori, a Langhirano.
Credo che tutti dovremmo lottare per tenere aperta almeno la scuola di Palanzano; se le medie di Palanzano dovessero chiudere e i suoi alunni andassero a Ramiseto o a Langhirano che fine farebbero le medie di Monchio con 6 alunni?, chiuderebbero anche loro; pensiamoci.

 

11 COMMENTS

  1. Mi dispiace per gli alunni di Palanzano e Monchio se i due plessi non riescono a trovare un accordo, ma sono pienamente soddisfatta del fatto che ancora una volta si dimostra quanto siano legati i comuni parmensi con il comune di Ramiseto, a dispetto di chi vuole fondersi con Busana, Collagna e Ligonchio, su tutt’altra vallata. Se i ragazzi verranno a Ramiseto, saranno sicuramenti ben accetti.

    (Moira)

    • Firma - moira
    • Cara signora Moira, visto che lei non vuole a quanto mi pare la fusione quando ci sarà il referendum voti “no” e faccia votare più gente possiblie per il “no”; si ricordi di proporre anche un referendum per cambiare provincia ed andare nel parmese se si vuole fondere con loro…

      (Pietro)

      • Firma - pietro
    • Ma di cosa è soddisfatta, signora Moira? Del fatto che chiudano una scuola e si spostino dei bambini? Così Lei potrà dimostrare che la fusione con Busana è sbagliata? Ma per favore, non strumentalizziamo fatti che tra di loro non hanno nessun collegamento! Inoltre nella lettera Franzini non fa nessun riferimento alla scuola media di Tizzano Val Parma: c’è? E’ aperta? Perché se così fosse sarebbe sicuramente più agevole di Ramiseto.

      (ic)

      • Firma - ic
  2. Caro signor Pietro, no, voto anche senza che nessuno me lo suggerisca, questo è poco ma sicuro. Per quanto riguarda il resto della sua risposta, non serve che Lei faccia ironia, magari potessi fondermi con i comuni del parmense; e considerato che non si può fare, potrò pur permettermi di dire che noi di Ramiseto non abbiamo niente a che vedere con la valle del Secchia; la realtà non si cambia, noi siamo nella Valle dell’Enza, mi dispiace per lei doverglielo ricordare.

    (Moira)

    • Firma - moira
    • Se ha qualcosa da recriminare deve andare dal sindaco che avevate nel 1999 (Zambonini) che vi ha fatto entrare nell’unione dei comuni; noi (Busana, Collagna, Ligonchio) facevamo anche senza di Voi, mi dispiace ricordaglielo. Cordialmente.

      (Pietro)

      • Firma - pietro
  3. Sono una delle mamme di Monchio, il problema qui è che nessuno ha preso in considerazione i ragazzi. Non è solo una questione di scuola, ma di territorio, in quanto se incominciamo a chiudere anche le scuole chi rimarrà su queste montagne? I ragazzi se ne andranno via e tutti i sacrifici fatti per tenerli sul territorio sono nulli. Andremo a Ramiseto, anche se la distanza è molta, ma perlomeno non si troveranno tra due fuochi, troppa politica e nessuno che in bene o male abbia preso una posizione chiara fino ad oggi.

    (or)

    • Firma - or