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Agosto, sole mio non ti conosco

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Con il brutto tempo che imperversa e colpisce l' Italia, in giardino, ahimè, c'è ben poco da fare. Le piante che ne traggono maggior beneficio sono soprattutto le ortensie che hanno un bisogno più intenso di acqua rispetto le altre. Infatti, nel mio giardino sono al momento i fiori più belli e rigogliosi che si possono trovare.

La continua pioggia che cade causa il mancato lavoro nel giardino, perciò in questo mese al posto dei soliti consigli (che non si riescono a mettere in pratica) vorrei proporre un "articoletto" un po' diverso.

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Ferragosto

E' una festa popolare che cade a metà dell'estate e che una volta segnava la fine dei grandi lavori agricoli. Tutte le manifestazioni relative si fanno alla chiusura del ciclo estivo e riflettono riti antichissimi che riaffiorano, anche se sbiaditi nel tempo o "inquinati" da nuove mode.

Le origini risalgono con i primi romani, quando l'anno era composto da 10 mesi ed il sestile (il sesto mese dell'anno) combaciava con il nostro ottavo mese: agosto.

ANTICHI ROMANIIl 15 sestile si svolgevano delle feste che in onore del dio Conso, protettore dell'agricoltura, venivano dette consuali: erano particolari cerimonie che prevedevano tra l'altro gli auguri dei lavoratori al padrone e la mancia come consuetudine. Gli auguri erano rivolti con una precisa frase: "buone feste consuali".

Il mese venne in seguito dedicato ad Augusto, l'imperatore per cui le feste divennero "feriae augusti" da cui ferragosto. Tra le altre antiche celebrazioni di carattere agricolo che tipicizzavano queste feste, insieme al culto di Cerere, dea delle messi, era l'offerta del frumento e della spiga, la confezione di speciali pani estivi e i banchetti che duravano diversi giorni.

Con l'avvento del cristianesimo si cominciò a celebrare in questa data l'Assunzione di Maria Vergine. L'origine precisa di questa festa non si conosce, ma in Roma era già stabilita verso la fine del VII secolo.

Tale festa diede certamente a questi cerimoniali un carattere religioso, ma non eliminò completamente alcuni usi, tradizioni e costumanze di tipico sapore popolano, quali i divertimenti, i giochi, i banchetti. Col passare del tempo, le due diverse manifestazioni si unirono, si confusero e si sovrapposero.

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Il fiore del mese: l’Ortensia

UN BEL CESCPUGLIO DI ORTENSIAHydrangea L. è un genere di piante della famiglia delle Hydrangeaceae, originarie della Cina e del Giappone, comunemente note comeortensie. Tale nome volgare fu imposto alla pianta dal naturalista Philibert Commersonche che la introdusse dalle ombrose foreste della Cina in Europa nel XII secolo, avendo compiuto tra il 1766 e il 1769 uno dei primi viaggi intorno alla terra alla scoperta di nuove piante, insieme con il navigatore Luise Antoine de Bungainville. Egli, innamoratosi di Hortense Lapaute, moglie dell'astronomo Jerome Lalande e da lei ricambiato, volle eternare la loro storia d'amore battezzando la pianta con il nome dell'amata.

La particolarità di questa pianta sono i fiori, riuniti in infiorescenze più o meno sferiche, dette corimbi o pannocchie, che portano fiori per lo più sterili, soprattutto quelli esterni, per cui sono sostituiti dai sepali, grandi e petaliformi, mentre le altre parti fiorali sono abortite.

ORTENSIA ROSANella maggior parte delle specie i fiori sono bianchi, ma in alcune (come H. macrophylla), possono essere blu, rossi, rosa, violetto o viola scuro. Questi cambiamenti si devono al differente pH del suolo. In particolare per laH. macrophyllae la H. serrata se il terreno è acido (pH inferiore a 6) si avranno fiori tendenti al blu. se invece è basico/alcalino (pH superiore a 6) i fiori saranno rosati. Il cambiamento è dovuto al pigmento del fiore che è sensibile alla presenza di ioni d'alluminio.

La coltivazione in piena terra richiede clima fresco durante l'estate, esige terreno di brughiera con aggiunta di terriccio di foglie e sabbia, neutro o acido. L'acidità del terreno influenza il colore dei fiori: il blu indica un terreno più acido (pH < 6).

L'ortensia può essere coltivata in vaso, forzandola in serra per la fioritura primaverile.ORTENSIA VIOLETTA

L'esposizione da preferire è a mezz'ombra con irrigazioni generose e frequenti concimazioni liquide nella stagione calda.

La potatura viene effettuata prima della ripresa vegetativa accorciando drasticamente i rami vecchi e lasciando solo due gemme per ramo in alcune specie, o semplicemente togliendo le vecchie infiorescenze e sfoltendo i rami vecchi.

La moltiplicazione avviene per talea erbacea o legnosa nel periodo di ottobre.

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La ricetta del mese: turbante di melone

Ingredienti (dose per 8 persone):

zucchero semolato 250 gr.

colla di pesce 30 gr.

un grosso melone, dolce e maturo

una bottiglia di spumante

un limone

vanillina

Per il decoro:

diversi grappolini di ribes rosso

foglie di menta fresca

TURBANTE DI MELONEMettete ad ammorbidire in acqua fredda la colla di pesce. Versate in una casseruola lo zucchero, 250 gr. di acqua e il succo filtrato del limone; ponete il recipiente sul fuoco e fate sciogliere lo zucchero lasciandolo bollire per 5 minuti. Toglietelo dal fornello ed incorporatevi subito la colla di pesce ben strizzata, mescolandola fino ad averla sciolta. Aggiungete mezza bustina di vanillina e lo Spumante, mescolando.

Tagliate il melone in otto spicchi, puliteli dei semi e togliete la scorza; deponeteli ad uguale distanza in uno stampo semisferico della capacità di circa 2 litri tagliando le punte che fuoriescono dal recipiente. Versatevi un terzo della gelatina e passatelo nel freezer per 15 minuti, in modo che indurendosi fissi la posizione degli spicchi di melone; riempite poi lo stampo con la restante gelatina e rimettetelo in freezer per un 'ora e mezza, affinché si rapprenda.

Se manca molto tempo al pranzo passatelo in frigorifero, poco prima di servire immergetelo in acqua calda stando attenti che non entri nel composto, asciugatelo e sformatelo su un piatto leggermente profondo, freddo.

Guarnite il dolce con grappoli di ribes rosso e foglie di menta e servite.

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Proverbio del mese:

Agosto ci matura grano e mosto.

D'agosto l'uva fa il mosto.

A san Lorenzo l'uva si tinge.

D'agosto cura la cucina, di settembre la cantina.