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Dalla Toscana il riconoscimento al Grillo

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Solo pochi giorni fa raccontavamo della cessata attività della storica Foto orologeria Valdenza di Amerigo Battilani. Oggi, vi raccontiamo una nuova storia con ... il medesimo protagonista.

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Conosciamo tutti il grillo parlante,  ovvero il saggio ed inascoltato  consigliere del burattino  immortalato  sul finire  dell’ottocento  dallo scrittore toscano  Carlo Collodi  nelle “Avventure di Pinocchio”,  raccolte  poi in  un libro molto famoso, ma anche in terra  reggiana, agli inizi anni cinquanta,   prese  i natali un grillo  piuttosto conosciuto  dentro e fuori i confini provinciali, e forse oltre quelli nazionali.

E’ un Grillo meccanico a tre ruote, fatto di tubi, volante e pedali, e non ha voce, salvo il suono del suo muoversi, ma sa parlare al cuore di tutti coloro che da bambini e ragazzi vi sono saliti sopra,  nelle piazze, parchi e  giardini  dove veniva noleggiato  a tempo.   La sua lunga pedalata dava l’illusoria sensazione   di prendere velocità,  come se fossimo veri piloti  su una vera vista,  il che era molto piacevole ed  appagante per un adolescente.

Nella memoria  dei  meno giovani la nascita  del Grillo  coincide  con  l’epoca  in cui il nostro Paese stava  riprendendosi  dalle ferite della  guerra, con pochi soldi in tasca ma  con una  contagiante  energia  che  faceva apprezzare a grandi e piccini tutte le  cose buone e gradevoli del vivere quotidiano,  nonostante  le infinite tribolazioni di quegli anni difficili, e talvolta succede  che tutti quei ricordi irrompano così acutamente  dentro di noi  da farci emozionare e commuovere.

l padre del Grillo reggiano è stato il vettese Manlio Battilani,  che in una intervista  degli anni ottanta raccontò la storia della sua “invenzione”,  ed il suo  “peregrinare”,  per farla conoscere, in tanti luoghi d’Italia, anche piuttosto lontani dalla sua casa di Groppo, frazione di Vetto,  fino a quando ne interruppe la produzione causa il sopraggiunto pensionamento.

Ora il testimone è passato al figlio Amerigo, un signore estroso   e professionale,  che da qualche tempo ha fatto rivivere il “mestiere”  del genitore, cui potrà  ora dedicarsi  più intensamente  dopo aver gestito per circa  quarant’anni  un’attività di Foto-Orologeria  nel centro di Vetto, guadagnandosi ampia  stima tra i  suoi compaesani, e non solo.

Da quanto  risulta,  in una località della Toscana, ossia la regione che fu patria del Grillo Parlante di Pinocchio,   sarebbe stata pubblicamente  riconosciuta ai Battilani la  paternità del Grillo Triciclo,  nel corso di una  recente e partecipata manifestazione turistica. Una gratificante soddisfazione per il nostro Amerigo,  giunta inattesa  ma  del tutto meritata, e che fa onore alla sua disponibilità e simpatia, oltre che  al suo talento.

Dobbiamo augurargli  che il suo originale  “mezzo” sappia regalare  per lungo tempo ancora,  alle nuove generazioni,  divertimento ed emozione,  come avvenuto   per quelle del  passato.  (P. B.)

 

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