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A capo dei “Rambo” ora c’è Zanelli

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Zanelli

Intervenire dove pochi oserebbero. Calandosi dal cielo con operazioni mirate. Sono le forze speciali che intervengono sempre più spesso nelle «guerre coperte», come recentemente l’Italia ha scelto per l'Afghanistan. Alla caserma Gamerra di Pisa, sede del Centro addestramento paracadutismo, è appena costituito, nei giorni scorsi, il Comando delle forze speciali dell’esercito (Comfose), il primo del suo genere in Italia. Esso riunisce sotto un comando unificato il 9° Reggimento d’assalto Col Moschin e il 185° Reggimento acquisizione obiettivi Folgore di stanza a Livorno, il 28° Reggimento comunicazioni operative Pavia di stanza a Pesaro e il 4° Reggimento alpini paracadutisti Rangers con sede nei pressi di Verona. A questi si aggiungerà tra poco il 26° Reparto elicotteri per operazioni speciali, destinato a trasformarsi in 3° Reggimento elicotteri per operazioni speciali Aldebaran. E presso la medesima caserma si è svolta la cerimonia della costituzione del neaonato Comfose, il comando delle forze speciali dell'esercito. Alla cerimonia hanno partecipato il direttore nazionale degli armamenti, generale di corpo d'armata Enzo Stefanini, il capo di stato maggiore dell'esercito, generale di corpo d'armata Claudio Graziano, e numerose autorità civili e militari insieme ad un numeroso pubblico. Il nuovo comando, fortemente voluto dall'attuale capo di stato maggiore, era stato istituito nel settembre 2013 nell'ambito della vasta riforma delle forze armate prospettata dal ministro Giampaolo Di Paola ed aveva raggiunto un primo grado di capacità operativa nel febbraio di quest'anno.

Il comando di tale struttura è stata affidata generale di brigata Nicola Zanelli (nella stessa caserma dove ha sede anche la scuola militare di paracadutismo) ed ha il compito principale di procedere all'addestramento ed alla validazione delle unità dipendenti, che sono il 9° Regg. d'assalto "Col Moschin",  il 185° Regg. Ricognizione acquisizione obiettivi e dal 1° luglio il 28° Regg. comunicazioni operative''Pavia'' ed il 4° Regg. Alpini paracadutisti; entro  pochi mesi a questi si aggiungerà il 26° reparto elicotteri per operazioni ''Aldebaran''.

Il geografo esperto di questioni militari Manlio Dinucci, in una cronaca trascrive le parole di Zanelli: "Il Comfose è nato per assicurare la disponibilità immediata di uno strumento dedicato, idoneo ad assolvere l’intero spettro delle operazioni speciali. In altre parole, una volta addestrati per essere in grado di sopravvivere e combattere in ogni ambiente operativo contro avversari estremamente determinati e insidiosi". Gli specialisti delle forze speciali potranno essere immediatamente proiettati attraverso l’hub aereo di Pisa nei vari teatri bellici. Quali siano quelli immediati lo ha spiegato, a margine della presentazione del Comfose, il Capo di stato maggiore, generale Graziano: "Nell’Est Europa l’Italia deve essere presente, così come si è riproposto il fronte mediorientale".

Il Comfose nasce per garantire la disponibilità immediata di uno strumento idoneo ad assolvere l'intera gamma delle operazioni speciali e per razionalizzare e ottimizzare le esigenze peculiari delle unità della forza armata con spiccata specializzazione,da impiegare in compiti ad alta valenza  strategica e con breve preavviso.

"Come ex paracadutista militare non mi posso che super complimentarmi con il Generale Zannelli - ci scrive Tiziano Bertacchi che ci ha segnalato la notizia - perchè per raggiungere tali traguardi ci vogliono moltitudini qualità non ultimo posso affermare che ha dovuto mettere in pratica le qualità addestrative che spesso buona parte di noi ha visto sugli schermi cinematografici impersonate da Silver Stallone (Rambo).

 

 

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