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Via libera della Regione al progetto di legge di fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto

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FusioneVia libera dell’Assemblea legislativa al progetto di legge di fusione dei comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto.

“Il voto di oggi in aula, con 48 sì, è un risultato che denota la grande consapevolezza dell’importanza di una sfida, quella della fusione, che i territori vogliono cogliere e che la Regione sostiene fortemente”. E’ la soddisfazione espressa dall’assessore regionale a bilancio e riordino istituzionale Emma Petitti, che ricorda: “E’ una fusione fortemente voluta dai sindaci dei quattro comuni dell’alto Appennino reggiano, con costanza e senza incertezze e che, dopo essere stata avviata durante la scorsa amministrazione, era arrivata ad uno stadio avanzato. Noi ribadiamo il nostro appoggio e la continuità molto forte con le scelte già compiute che rispettano la volontà degli amministratori locali”.

“Il processo porterà ad una semplificazione della rappresentanza politica del territorio”, sottolinea Petitti. “Si tratta di quattro comuni con meno di 5000 abitanti in un’area molto vasta che già da tempo avevano deciso di gestire i servizi in modo associato e il passaggio ad un unico ente consentirà risparmi e razionalizzazione della gestione in modo ottimale, aumentando la competitività del territorio all’interno di un sistema regionale che vuole cogliere l’occasione di ripensare il quadro del governo del territorio, per semplificarne l'organizzazione e migliorarne efficienza ed efficacia”.

Le tappe del progetto di fusione

L’Aula ha dato il via libera all’indizione del referendum consultivo nei quattro comuni. Dopo il suo svolgimento, l'Assemblea legislativa sarà riconvocata per il pronunciamento definitivo. Con il referendum i cittadini saranno anche chiamati a scegliere il nome del nuovo comune unico. Questa la rosa dei nomi possibili: Ventasso, Nasseta, Crinale reggiano, Crinale dell'alto Appennino reggiano, Alto Appennino reggiano, Nasseta e Valle dei Cavalieri, Vallisneri, Due Valli. Con la fusione, il nuovo comune unico avrebbe una popolazione di circa 4.500 abitanti e una superficie di 257 km quadrati. Secondo la proposta di legge presentata dalla giunta e approdata ieri in Assemblea, il nuovo ente - a decorrere dal primo gennaio 2016 - riceverà dalla Regione un contributo annuale di 247mila e 500 euro per quindici anni e, in aggiunta, un contributo straordinario in conto capitale di 200mila euro all’anno per un triennio.

 

17 COMMENTS

  1. Iniziativa lodevole che rivela l’alto grado di senso civico delle vostre comunità. Riguardo ai possibili nomi, mi piacciono Valle dei Cavalieri e Due Valli. Un altro possibile nome che mi sentirei di suggerire sarebbe Alpe del Gigante, che gioca un po’ sul Parco del Gigante e delle alte montagne che lo contraddistinguono ed anche sul comune diventato Gigante; inoltre potrebbe stuzzicare la curiosità di potenziali turisti della montagna inducendoli a passare una vacanza in quelle zone che anche io frequento spesso. Cordiali saluti.

    (Giuliano Macchi)

    • Firma - GiulianoMacchi
  2. Ottima notizia, ora tutte le forze politiche, che hanno votato all’unanimità per il via libera al progetto di fusione, diano il sostegno sul territorio per il buon esito del referendum che si terrà in estate.

    (Francesco Benassi)

    • Firma - FrancescoBenassi
      • No, ha ragione, hanno votato 48 consiglieri su 50. Le buone idee non sono di una sola parte politica, le fanno proprie tutte le persone di buon senso; non ho dubbi che il M5S molto attivo a Castelnovo Monti, potrà aiutare il PD in questa giusta battaglia.

        (Francesco Benassi)

        • Firma - FrancescoBenassi
        • Questo progetto di legge regionale era stato votato, sì, da 48 consiglieri su 50 ma poi, essendosi dimesso il presidente Vasco Errani per motivi giudiziari, è stato salvato con un provvedimento su cui parte degli attuali Consiglieri hanno sollevato dubbi di costituzionalità in quanto, decaduto il precedente Consiglio, sarebbero dovuti decadere anche i suoi provvedimenti non conclusi. Da questo ne deriva che ad oggi ci siano 33 consiglieri favorevoli (PD, SEL e LAER) e 16 astenuti (FI, LN, M5S), come da seduta del 24 febbraio 2015. Da ciò si può logicamente concludere che questa fusione, oggi, è una scelta di centro sinistra.

          (Toro Seduto)

          • Firma - toro seduto
  3. E pensare a come si scagliavano tutti contro la fusione in un unico comune di Toano e Villa, che per altro uno dei nomi era Tre Valli. Ora che l’idea è partita dallo zoccolo duro della sinistra va tutto bene, anzi è un’ideona! Se c’era meno campagna contraria da parte di certi personaggi a quest’ora avremmo avuto due grandi Comuni. Il tempo sembra dare ragione a chi all’epoca si era mosso per avere gli incentivi e fare qualcosa di nuovo per il nostro territorio, ne son felice, anche se saranno altri ad usufruirne. Un plauso va alle Giunte comunali di Busana, Ligonchio, Collagna e Ramiseto, che nonostante le differenze, le strade messe male, i tempi biblici per raggiungere gli antipodi del futuro Comune unico (problematiche che c’erano anche a Villa e Toano), non si son fatti scoraggiare e stanno cercando di portare i loro Comuni nell’era moderna, acquisendo anche un peso decisionale maggiore. Bravi e spero che i cittadini votino per il meglio.

    (Francy)

    • Firma - francy
    • Il progetto di fusione tra Villa e Toano era un’altra cosa: affrettato (costruito in pochi mesi), confuso, senza approfondimenti seri e, a ben guardare, illogico. I cittadini, a grande maggioranza, lo hanno bocciato ritenendolo, come in effetti era, sbagliato. Collagna, Ligonchio, Busana e Ramiseto dopo più di 13 anni di unione (quasi tutti i servizi sono gestiti in modo associato) completano un percorso. Non tutti i progetti di fusione sono sbagliati e non tutti sono giusti e logici; quello che coinvolge i quattro Comuni del crinale reggiano ha un senso, è stato preparato da anni di lavoro assieme ed è il naturale coronamento di anni di lavoro di amministratori lungimiranti e seri. Se, al referendum, i cittadini sceglieranno di fondersi ne avranno indubbi vantaggi.

      (Felicino Magnani)

      • Firma - Felicino Magnani
  4. Considerato che avevo già posto il quesito nell’articolo pubblicato da Redacon il 24 febbraio e nessun amministratore ha risposto, rifaccio la domanda. Agli Aamministratori dei 4 Comuni interessati chiedo il motivo per cui non sono voluti entrate a far parte della grande Unione di Castelnovo come hanno fatto tutti gli altri Comuni della ex Unione Montana, se si tratta solo di campanilismo o se ci sono motivazioni valide. Vorrei una spiegazione non nelle riunioni che verranno fatte nelle singole frazioni, ma pubblicamente su questo sito, grazie di nuovo.

    (Alessandro N.)

    • Firma - alessandron.
  5. I comuni di Busana, Collagna, Ligonchio e Ramiseto hanno aderito da gennaio 2014 all'”Unione Montana dei Comuni dell’Appennino Reggiano”, esattamente come tutti gli altri Comuni dell’ambito territoriale individuato dalla Regione con la L.R. n.21/2012 e i quattro sindaci fanno parte a tutti gli effetti della Giunta dell’Unione Montana a cui partecipano regolarmente. Per effetto del comma 3 bis della citata normativa regionale, fino a conclusione del percorso di fusione in corso, questi Comuni possono continuare a portare avanti le proprie gestioni associate (già avviate come Unione del crinale) e partecipare anche a nuove gestioni associate nella Unione Montana. Per precisione in questo ambito ne sono state avviate tre. Questa doppia partecipazione si risolverà entro la fine di quest’anno quando, ad esito positivo del prossimo referendum, i quattro Comuni diventeranno uno, o nel caso di esito negativo rimarranno come nell’attuale situazione. Nessun campanilismo quindi, ma semplice applicazione della normativa.

    (Daniela Pedrini)

    • Firma - (Daniela Pedrini)
  6. Mi scusi, signora Pedrini, ma la normativa esiste perchè è stato avviato il percorso della fusione. Non è stato risposto alla mia domanda. Chiedo nuovamente il motivo per cui è stato avviato l’iter della fusione e non si è pensato di rimanere nella grande Unione Montana, come fanno gli altri Comuni, esclusi quelli del crinale. Mi scuso di nuovo se non riesco a capire, grazie.

    (Alessandro N.)

    • Firma - alessandron.
  7. Per Alessandro: per capire basta andare a leggere cosa prevedono le norme per i Comuni in funzione del numero di abitanti. Stare nella grande unione con un Comune di 1000 abitanti e starci con un Comune con più di 4000 è molto diverso, sia dal punto di vista strettamente normativo che da quello del “peso specifico”.

    (Lorenzo)

    • Firma - Lorenzo
    • Certo, certo, un Comune come Ramiseto con la fusione perderebbe sindaco, sede comunale, tutti i servizi compreso il servizio di anagrafe, il proprio nome di origine, il suo peso e il suo peso specifico. Busana cosa perderebbe signor Lorenzo?

      (Toro Seduto)

      • Firma - toro seduto
  8. Il problema è che non solo Ramiseto perderebbe tutto, ma anche gli altri comuni perdono tutto, l’unico che ci guadagna è quello dove verrà istituita la nuova sede, che per ora è ancora un mistero ma presto si saprà pubblicamente.

    (Alessandro N.)

    • Firma - alessandron.