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Si apre con il maestro Corrado Greco il progetto “I concerti di marzo” del Teatro Bismantova

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Corrado Greco
Corrado Greco

Si apre con il maestro Corrado Greco il progetto “I concerti di marzo” del Teatro Bismantova, che vede sul palco diversi musicisti i quali racconteranno di sé e del proprio modo di pensare e fare musica.

È con una lezione intitolata Musica immaginaria – Audiovisioni pianistiche che il pianista italiano, docente al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, e professore di comunicazione musicale e multimediale presso l’Università dell’Insubria di Varese, Corrado Greco intrattiene il pubblico del Teatro della Montagna.

Si parla di musica, dei modi possibili di sentirla, interpretarla, scriverla e dirigerla, fra Ravel e Debussy, fra Beethoven e Gino Paoli (quello de Il cielo in una stanza).

Che rapporto c’è, per un pianista, fra suono e immagine?

Noi musicisti studiamo prevalentemente con un percorso per immagine, creandoci delle storie, che poi verranno tradotte in musica. E credo che le immagini si fondano con la musica in un modo quasi trascendentale: a Teatro, e soprattutto al Cinema, ogni scena può essere letta e interpretata in maniera differente a seconda della musica scelta dal regista.

Cosa possono comunicare, assieme, musica ed immagini?

La musica potenzia tantissimo il valore delle immagine, e a sua volta, la musica, racchiude in sé una quantità infinita di sensi, di idee, di pensieri. La sinergia delle due forme d’arte, quando ben congegnata, può portare risultati di assoluta eccellenza, come nel caso di Shining di Kubrick, dove le musiche danno al film i giusti abiti, la giusta forma che il regista desiderava. E l’incredibile forza della musica coniugata a quella delle immagine può dire molto di più di qualsiasi parola.

Qual è il tuo pensiero sulla musica contemporanea?

Ho la più grande stima della musica contemporanea, in quanto è semplicemente uno specchio della nostra società, come lo era la musica di Mozart ai suoi tempi. Posso dirti che la musica della nostra epoca è una musica che riflette tutte le nostre complessità, la nostra psiche e le nostre contraddizioni, ed è per questo che va rispettata, perché ci sono delle ragioni profonde che la giustificano. Mentre altre forme di musica moderna le giustifico solo perché hanno valenze commerciali, ma non riescono ad emozionarmi più di tanto.

Cosa significa, per Corrado Greco, essere un musicista?

La musica è la mia vita. Come molti ho iniziato a suonare da bambino e ha preso, poco a poco, ma comunque molto rapidamente, ogni pezzo di me, ogni parte della mia vita. È un mestiere complesso, è un mestiere che ti impone ogni giorno cose nuove con cui confrontarti, ed è proprio questo che mi piace, il senso di scoperta che si cela dietro ad ogni strumento, ad ogni nota. Nonostante il fatto che abbia dovuto sacrificare tante cose per scegliere la musica al resto, non ho rimpianti, perché è un mondo così affascinante, così piena di sfaccettature, che mi completa, che mi dona tutto quello che vorrei.

L’unica vera cosa che mi è venuta de pensare è che a volte ci sono modi di raccontare, di vivere, di ascoltare, che sono come i tasti di un pianoforte: ottantotto e infiniti.

Mercoledì 18 marzo il Duo Baldo porterà in scena la commedia musicale ConDivertimentoCerto, presso il Teatro Bismantova alle ore 21:00.