Home Cronaca Migranti sul nostro Appennino / A Vetto la minoranza interpella il sindaco

Migranti sul nostro Appennino / A Vetto la minoranza interpella il sindaco

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"Da notizie di stampa si apprende che a livello provinciale è in atto un'azione di collocamento di migranti provenienti dai paesi africani e asiatici anche sul territorio del nostro Appennino. Pur se il problema sia di una dimensione umanitaria che va ben al di là dei confini territoriali, siamo a cogliere le perplessità e i timori che pervadono diversi strati della nostra popolazione, per l'impatto sociale che ne deriverebbe inevitabilmente".

Lo scrivono in un'interrogazione che è stata presentata per la discussione in aula a Vetto dai consiglieri di minoranza Margherita Crovi, Renzino Fiori e Andrea Muzzini.

"Anche se il collocamento di dette persone avvenisse presso strutture non solo pubbliche, riteniamo che si debbano considerare tematiche di integrazione nel contesto di una piccola comunità, quella del comune di Vetto, poco abituata a gestire eventi di questa natura. A tal fine, interpelliamo la S.V. (il sindaco, ndr) in merito allo stato e chiediamo:

1) in primo luogo se la situazione sopracitata riguardi anche il nostro Comune;

2) se si è preso in considerazione che sia il centro che le frazioni sono composti da piccoli nuclei di abitanti spesso anziani e quindi maggiormente vulnerabili e in difficoltà di fronte all'innesto di culture così diverse;

3) se sono state affrontate preliminarmente ipotesi sull’integrazione nel tessuto sociale del territorio e relative azioni di vigilanza/supervisione e di assistenza sociale;

4) se, nel caso di un collocamento nel nostro comune, si tratterebbe di nuclei familiari o singoli;

5) se verrà richiesto un impegno finanziario da parte del Comune, a qualunque titolo;

6) se parimenti si preveda un aiuto alle famiglie bisognose del nostro comune, che ci risultano non essere poche".

2 COMMENTS

  1. Non sono ovviamente in grado di interpretare il pensiero dei vettesi riguardo all’eventualità che anche sul proprio territorio arrivi un gruppo di persone “migranti”, ma ipotizzo che pure qui, come altrove, possa verosimilmente esservi chi nutre preoccupazioni e riserve rispetto a una tale evenienza, per l’una o altra ragione, e potrebbe nondimeno accadere che stenti a manifestare il proprio e siffatto punto di vista per il timore di venir “bacchettato” e tacciato di xenofobia e razzismo.

    (P.B.)

    • Firma - P.B.