Home Cronaca Sullo stato delle strade provinciali in montagna: una nota di Sergio Fiorini

Sullo stato delle strade provinciali in montagna: una nota di Sergio Fiorini

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Riceviamo e pubblichiamo una lettera che Sergio Fiorini ha inviato al presidente della Provincia e al dirigente competente sul degrado delle strade provinciali in montagna.

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Gentilissimo presidente Manghi, gentilissimo ing. Bussei,

percorro tutti i giorni la viabilità provinciale della montagna, in particolare quella che attraversa il comune di Villa Minozzo, ma non solo. Parlo con la gente, sento i commenti dei residenti che debbono spostarsi in auto, di chi ha casa in montagna, dei turisti che vengono sul nostro territorio.

Verifico di persona, condividendo con tutti quelli di cui sopra, una situazione insostenibile ed inaccettabile di trascuratezza, interventi ordinari mai fatti, degrado incipiente e nessuna informazione, nessun programma neppure enunciato: assistiamo al niente, aspettiamo solo il peggio del peggio.

Nel frattempo noi deterioriamo le auto e la nostra salute, aumenta l'insicurezza, chi vorrebbe venire ci pensa due volte, i ciclisti ed i motociclisti una volta abbondanti sulle nostre strade ormai sono rari non volendo rischiare l'osso del collo.

Allora, come amministratori e dirigenti, penso di non poter fare a meno di rivolgervi alcune domande, alle quali vi prego di non dare la classica risposta: la Provincia non ha più soldi. Nel vicino modenese, ad esempio, la viabilità provinciale da questa primavera come tutti gli anni è oggetto di ripristini, tratti di nuovo manto, segnaletica orizzontale. Siccome ci vado spesso vedo la stessa cosa anche nelle confinanti province toscane.

Allora chiedo:

  1. Perché sulle nostre strade, fatta eccezione per alcune emergenze, frane o massi incombenti, e per alcune badilate di bitume, da anni non si fa praticamente niente e da questa primavera non è ancora stato fatto nulla?
  2. Si pensa di intervenire, prima o poi?
  3. Se sì, bisogna aspettare l'inizio dell'inverno quando, per l'irrigidirsi del clima, ogni lavoro è destinato a non durare, e se quindi, dovremo ancora veder trascorrere l'estate, stagione in cui l'utilizzo delle strade aumenta considerevolmente, in questo stato pietoso?
  4. In definitiva, dobbiamo rassegnarci, come peraltro avete in qualche modo paventato, alla chiusura delle nostre strade per il venir meno dei minimi requisiti di sicurezza?

Per concludere, anche perché riscontro con i miei occhi che nelle direttrici di pianura l'incuria viene combattuta, la manutenzione viene fatta, mi pare che anche la montagna meriti almeno la stessa attenzione che le altre province dedicano e quella di Reggio Emilia no.

Attendo cortesemente una risposta non solo con le parole ma con i lavori. Una risposta che, come potete capire, non è dovuta a me ma a tutte quelle migliaia di persone che vivono e rendono vivibile il nostro appennino, tutti i giorni.

Ringrazio per la considerazione e porgo cordiali saluti.

(Sergio Fiorini)

2 COMMENTS

  1. Grazie Sergio per esserti esposto in prima persona, aggiungerei anche che personalmente li ritengo responsabili di eventuali incidenti che possono accadere soprattutto a ciclisti e motociclisti, in quanto più che una strada provinciale sembra una pista da motocross. Purtroppo il problema è che nessuno ne risponde in prima persona, a partire dal capo cantoniere, al geometra fino al dirigente, aspettiamo quindi le risposte che non arriveranno, ricordando che l’ultima asfaltatura importante è stata fatta nel 2001 per il passaggio del giro d’Italia. Grazie.

    (Paolo Diambri)

    • Firma - Paolo Diambri
  2. Un grazie anche da parte mia al signor Fiorini per il problema molto importante che ha esposto e che richiederebbe urgente intervento. La viabilità nella nostra montagna risulta ormai devastata, tutte le strade sono abbandonate ad un incuria costante e continuata ormai da anni. Siamo trattati in questo modo forse perchè siamo cittadini contribuenti troppo onesti e qualcuno pensa che il nostro ruolo sia solo questo? Spero vivamente che chi di dovere ascolti ogni tanto anche le richieste della montagna.

    (Ania)

    • Firma - ania