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Si rafforzano le associazioni dei produttori di castagne grazie ai progetti Goi

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È nel segno della valorizzazione della castanicoltura  da  frutto dell’Emilia-Romagna  che  è  nato un sodalizio tra ricercatori esperti, tre associazioni di produttori di castagno e ben sei aziende castanicole, che,  davanti ad un notaio, hanno dato vita alla costituzione ufficiale dei Gruppi Operativi per l’Innovazione (Goi): Biodiversamentecastagno e Castanic-Co.

Una tappa che marca un risultato importante verso una migliore integrazione tra il sistema della conoscenza (Università, enti di sperimentazione e ricerca, ecc.) e il mondo emiliano-romagnolo delle imprese castanicole.

Presso la Sala Poggioli della Terza Torre della Fiera, sede dell’Assessorato “Agricoltura, caccia e pesca” della Regione Emilia-Romagna, i partner dei due Goi hanno presentato gli obiettivi e le attività dei piani di comunicazione, volti ad animare e favorire un confronto propositivo e costruttivo tra i ricercatori, gli agricoltori partner e i funzionari regionali.

In particolare è stata evidenziata l’elevata sostenibilità ambientale della castanicoltura da frutto, che favorisce il sequestro di carbonio e la biodiversità dell’agro-ecosistema e l’importante ruolo che svolge il castanicoltore nella tutela, valorizzazione e salvaguardia dell’ambiente montano nonché nella produzione di un prodotto di qualità a elevato valore nutraceutico.

L’Assessore regionale all’Agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli, concludendo l’incontro,  ha   sottolineato    come    “nel    nostro Appennino sono    presenti,    come testimoniato anche  dalla significativa  adesione  ai  due  Goi,  diversi nuclei  di  produttori o  di   semplici   appassionati fortemente  interessati al  mantenimento  ed  al rilancio  di  una  castanicoltura moderna e sostenibile sotto il profilo economico, sociale ed ambientale. I castagneti continuano ancora oggi a rappresentare, in ampie zone del territorio regionale, un patrimonio storico, culturale  e paesaggistico di fondamentale importanza che si è accumulato grazie al secolare lavoro delle popolazioni  montane e  che  rischia  di  andare definitivamente  disperso;  anche  per  questo   siamo fortemente impegnati per sostenere e valorizzare tutte le iniziative in grado di contribuire     al rilancio di questa coltura”.

I partecipanti ai GOI

I due progetti sono coordinati da I.TER Soc. Coop., azienda bolognese attiva nello studio dei suoli, e vedono la partecipazione di:  ALMA  MATER  STUDIORUM  - UNIVERSITA'  DI  BOLOGNA, AZIENDA TIZZANO DI FOGACCI STEFANO, AZIENDA AGRICOLA ANTICO BOSCO DI CANOVI DANIELE, AZIENDA AGRICOLA LA MARTINA DI DEGLI ESPOSTI ANDREA, AZIENDA MARCO PICCIATI, SOCIETA’ AGRICOLA TERRA AMICA DEI MENETTI S.S., SOCIETA' AGRICOLA MONARI & C., CONSORZIO CASTANICOLTORI DELL'APPENNINO    BOLOGNESE, CONSORZIO    CASTANICOLTORI DELL'APPENNINO REGGIANO e ASSOCIAZIONE NAZIONALE CITTA' DEL CASTAGNO.

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